FAI CHE PER TE IO SIA L'ESTATE ANCHE QUANDO SARAN FUGGITI i GIORNI ESTIVI (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Triste realtà. Non c'è via d'uscita.

SIMBOLO DELLA CRISI - L’analisi di Handelsblatt sottolinea come la Firem non sia stata l’unica impresa a prendere una simile decisione in questa nuova estate di crisi. Oltre al gruppo modenese, anche la milanese Hydronic Lift e la forlivese Dometic Italy hanno optato per delocalizzazioni segrete che simboleggiano le difficoltà dell’economi italiana.
“Mentre l’eurozona sta mostrando i primi segnali di crescita, l’Italia è ancora intrappolata nella recessione. Le perdite delle fabbriche sottolineano quante difficoltà sta affronta il paese per far ripartire le attività produttive e l’economia”.

Secondo la graduatoria del World Economic Forum l’Italia si trova al 128esimo posto, dietro solo al Burkina Faso, nella classifica della produttività e dei salari.
La Polonia, dove voleva trasferirsi Firem, si trova invece al 39esimo.
Sempre più grandi gruppi del nostro paese hanno deciso di delocalizzare le produzioni negli ultimi mesi, dalla Fiat all’Indesit, al fine di recuperare competitività abbattendo i costi di produzione.
 

Val

Torniamo alla LIRA
EMORAGGIA PROSEGUE - Fabrizio Pedroni ha rimarcato come per lui non fosse fondamentale massimizzare gli utili, ma semplicemente tornare a fare quei profitti che Firem non era più in grado di realizzare producendo in Italia.
“Molti colleghi mi hanno chiamato complimentandosi con me. Non sono il primo che va via dal nostro paese, e non sarò neppure l’ultimo”.

Il paese dell’Est Europa appare una delle poche oasi continentali dove investire.
Dallo scoppio della grande crisi la Polonia è stata l’unica nazione ad aver evitato la recessione.
Nel 2013 l’economia polacca crescerà poco, ma il Pil aumenterà comunque dell’1,1%.
 

Val

Torniamo alla LIRA
SCELTA OBBLIGATA - Indesit, storica azienda di elettrodomestici, andrà in Turchia ed in Polonia cancellando 1400 posti di lavoro nel nostro paese.
La Fiat occupa già più di 4 mila persone in Polonia

....e NOI paghiamo la cassa integrazione......
 

Giannigas

Forumer storico
Aspettando che sto mercato si muova un po' :-o
 

Allegati

  • 20090505_c4_irina-sheik-11.jpg
    20090505_c4_irina-sheik-11.jpg
    51,2 KB · Visite: 193

Caront€

Succube a prescindere!
Triste realtà. Non c'è via d'uscita.

SIMBOLO DELLA CRISI - L’analisi di Handelsblatt sottolinea come la Firem non sia stata l’unica impresa a prendere una simile decisione in questa nuova estate di crisi. Oltre al gruppo modenese, anche la milanese Hydronic Lift e la forlivese Dometic Italy hanno optato per delocalizzazioni segrete che simboleggiano le difficoltà dell’economi italiana.
“Mentre l’eurozona sta mostrando i primi segnali di crescita, l’Italia è ancora intrappolata nella recessione. Le perdite delle fabbriche sottolineano quante difficoltà sta affronta il paese per far ripartire le attività produttive e l’economia”.

Secondo la graduatoria del World Economic Forum l’Italia si trova al 128esimo posto, dietro solo al Burkina Faso, nella classifica della produttività e dei salari.
La Polonia, dove voleva trasferirsi Firem, si trova invece al 39esimo.
Sempre più grandi gruppi del nostro paese hanno deciso di delocalizzare le produzioni negli ultimi mesi, dalla Fiat all’Indesit, al fine di recuperare competitività abbattendo i costi di produzione.

EMORAGGIA PROSEGUE - Fabrizio Pedroni ha rimarcato come per lui non fosse fondamentale massimizzare gli utili, ma semplicemente tornare a fare quei profitti che Firem non era più in grado di realizzare producendo in Italia.
“Molti colleghi mi hanno chiamato complimentandosi con me. Non sono il primo che va via dal nostro paese, e non sarò neppure l’ultimo”.

Il paese dell’Est Europa appare una delle poche oasi continentali dove investire.
Dallo scoppio della grande crisi la Polonia è stata l’unica nazione ad aver evitato la recessione.
Nel 2013 l’economia polacca crescerà poco, ma il Pil aumenterà comunque dell’1,1%.

SCELTA OBBLIGATA - Indesit, storica azienda di elettrodomestici, andrà in Turchia ed in Polonia cancellando 1400 posti di lavoro nel nostro paese.
La Fiat occupa già più di 4 mila persone in Polonia

....e NOI paghiamo la cassa integrazione......

fortuna che almeno gli aerei e i ristoranti sono pieni...:-o:-o:-o:wall:
 

Val

Torniamo alla LIRA
Una nuova attività.....

Una misura di precauzione, dunque, che durava 24 ore al giorno e che fruttava a Zanichelli 5000 euro al mese, secondo quanto scritto da 'La Gazzetta dello Sport'. L’ex guardia del corpo di Fiorello e in seguito di Boateng è considerata, non a caso, una delle migliori in circolazione e sarà dura quindi per il calciatore trovare un valido sostituto
 

Users who are viewing this thread

Alto