Fortezza Bastiani - elaborazione di trading systems, analisi ciclica, onde di Elliott

Domenica scorsa ore 19,01

Quello lo avevo letto....intendevo più a lungo?
Ci sono 2 ipotesi principali in campo......

7BAG1wkm
 
Sembra che il settimanale possa salire ancora un po'.
Certo è che, su tutti gli altri timeframes, siamo proprio al limite.
Io credo che si arriverà in area 21.000 punti (magari 20.900 punti, visto che la prossima settimana la BB+ scenderà ancora) e poi si dovrebbe ritracciare.

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Cioè, io qua son l'ultimo arrivato, :mumble: a Robdey scusa eh, invece di fare gli elastici colorati di Gann, c' è la figlia di Migliorino di qua, se non lo sa lei dove siamo. Vai col Battleplan e l'intermestrale. :pollicione: :)

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andate su HOME > ieri ore 10.31

fine giugno inizio luglio, zona massimi a 22400
 
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Cioè, io qua son l'ultimo arrivato, :mumble: a Robdey scusa eh, invece di fare gli elastici colorati di Gann, c' è la figlia di Migliorino di qua, se non lo sa lei dove siamo. Vai col Battleplan e l'intermestrale. :pollicione: :)

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fine giugno inizio luglio, zona massimi a 22400
Volumi al minimo, prospettive ancora deboli
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Cosa dicono gli indicatori sul medio-lungo periodo? Nel 2019, come sottolinea Paola Migliorino, analista dei mercati, è partito il ciclo biennale. Adesso ci troviamo sulla prima parte, annuale. In particolare nel secondo ciclo intermestrale. Di cosa si tratta? Stando alle teorie di Giuseppe Migliorino, teoria che lo studioso elaborò nell'ultimo periodo, sarebbe un arco di tempo di circa 4 mesi che rientrerebbe all'interno del più ampio ciclo annuale.

Da qui la presenza di 3 cicli intermestrali in un anno. Come detto quello attuale sarebbe il secondo interciclo annuale che dovrebbe avere come target qualcosa intorno a 22.400 punti, un rialzo che non sembra superare di molto il massimo già visto ad aprile.

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Infatti nella centratura di @robdey da 18.000 punti è partito un T+6.
 
I 3 cicli intermestrali in cui si divide l'annuale non sono nient'altro che onda A, B, C di Elliott.
La suddivisione del T+5 in cicli intermestrali funziona bene sul nostro indice perché sono 10 anni che noi procediamo per terne, senza impulsi (ne vedremo mai uno nelle nostre vite? ho i miei dubbi).
 
Può essere che a 22.400 punti ci arriviamo con un ABC.
Adesso stiamo facendo un'onda a** (verso 21.000 punti), poi correggeremo con un'onda b** e poi su con un'onda c**.
Questo abc sarà una y* (con wxy = B).

Poi partirà la C ribassista.

Però, procedendo il nostro indice sempre per terne, il conteggio può essere allungato (o diminuito) a piacimento.

Prima o poi, inaspettato, partirà un impulso: le terne spariranno e, con esse, i cicli intermestrali.
Noi ci saremo ancora? Io spero di sì, perché vorrei davvero assistere a un impulso rialzista sul nostro indice.

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Oggi è morto Franco Zeffirelli, un grande regista italiano.
Noto alle cronache per le sue sfuriate contro la Juventus (lui era della Fiorentina), politicamente di destra (fu senatore per Forza Italia), come regista Zeffirelli fu davvero allievo di Luchino Visconti: la perfezione formale dei suoi lavori, infatti, è quasi assoluta.

Questo film è bellissimo
Romeo e Giulietta

Il film su Romeo e Giulietta fu girato nel 1968: mentre il mondo si metteva in moto a "sinistra", mentre i giovani scendevano in piazza per combattere il sistema, nell'epoca in cui il collettivo, il "pubblico", inglobava e divorava l'individuale, il "privato", Zeffirelli girò un film su una storia d'amore archetipica.
L'amore raccontato da Zeffirelli ambiva a una purezza religiosa, in contrasto evidente con lo spirito del tempo: si trattava di un amore assolutamente poetico (infatti, come diceva Leopardi, "Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte ingenerò la sorte").

La sua opposizione con l'epoca del '68 è evidente.

Tuttavia, Romeo e Giulietta resta, secondo me, il capolavoro di Zeffirelli.
Quando mi accingevo a vedere il film, se devo essere sincero, ero molto diffidente: credevo di assistere alla rappresentazione di una storia già conosciuta, alquanto noiosa.
Invece la visione fu davvero splendida: la forma del film è curatissima, perfetta (qui si sente la lezione di Visconti, il regista di "Senso"), e il senso di tragedia è reso in tutta la sua immediatezza dalle splendide musiche di Nino Rota e dall'età giovanissima dei protagonisti (che, ai tempi, fece un certo scalpore).

Zeffirelli volle raccontare la purezza proprio nel momento in cui il Dopoguerra perdeva l'innocenza: proprio per questo egli fu, nell'arte, uno degli ultimi custodi della Forma.

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