FTSE Mib Futures Gli amici di Fibonacci - Cap. 1

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spoore già detto giorni fà considerando che sul daily non hanno ancora effettuato il classico rinkulo è lecito aspettarsi un minimo e speriamo di rilievo

Vedi l'allegato 457754
spoore minimo che speriamo vada a coincidere anche con il minimo atteso sul settimanale per il suo rinkulo :ciapet:

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è passato 1 anno da quando parlavo di lupo ribassista sullo spoore, il tempo è scaduto ma è rimasto sempre nei miei pensieri

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Euro-Dollaro: potenziale bottom di lungo termine
by RICCARDO FRACASSO on 30/12/2017 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI VALUTE,EURO-DOLLARO
Con la chiusura del 2017 mi è balzato all’occhio la particolare situazione grafica di lunghissimo termine del cambio euro/dollaro.

Grafico:

EURODOLLARO.jpg

EURO-DOLLARO – Canale rialzista – Bullish Engulfing annuale

Tutti sappiamo che l’Euro ha debuttato sui mercati finanziari nel 1999 e fisicamente nel 2002, per cui un grafico a 30 anni può sorprendere.

In realtà questo grafico, come si usa in questi casi, ricostruisce a ritroso l’andamento virtuale dell’Euro tenendo conto del cambio del 1999.

Una considerazione: la tendenza rialzista di lungo termine dell’Euro contro il Dollaro mette in discussione la credenza comune del dollaro come valuta forte o, perlomeno, dell’Euro come valuta debole.

Proprio questa forza di fondo dell’Euro ha rappresentato uno dei principali problemi per i Paesi Europei che in passato facevano ricorso a forti svalutazioni per spingere la ripresa (in primis l’Italia con la Lira).

Il time frame annuale elimina il rumore di fondo e mantiene esclusivamente le tendenze di lungo termine.

Tendenze che si sono estese per periodi con durate molto simili, tra i 7 ed i 9 anni.

Tale aspetto rappresenta un elemento di distinzione dai mercati azionari, in cui la durata delle fasi ribassiste solitamente è molto più breve (entro 2 anni).

Distinzione che, evidentemente, esclude una correlazione fissa tra il cambio euro/dollaro ed i mercati azionari (si creano invece correlazioni temporanee su archi temporali più ristretti).

La reazione rialzista dell’Euro nel corso del 2017 proprio a contatto con la trendline di minimi ribassisti di lunghissimo termine rappresenta il riconoscimento di quest’ultima.

Inoltre, la formazione dell’Engulfing Bullish annuale (per la cui attivazione sarà sufficiente segnare un massimo superiore ad 1,2093) avvalora ulteriormente la tesi secondo cui l’apprezzamento del dollaro avviatosi nel 2008 possa essersi concluso ed aver lasciato posto ad un lungo trend rialzista dell’Euro, con potenziale top nel periodo 2024-2026.

Se così fosse, anche gli obiettivi di prezzo sarebbero notevoli, ma ne parleremo eventualmente in un secondo momento.

Si precisa comunque che simili tendenze contengono comunque finestre temporali di direzione opposta anche notevoli (come l’apprezzamento del dollaro nel 2005 all’interno di un forte trend rialzista pluriennale dell’Euro) e di interesse per gli investitori.

Ad ogni modo, poichè nessuna analisi garantisce certezze, sarà bene tenere sullo sfondo tale ipotesi grafica e continuare ad esaminare grafici con time frame inferiore (settimanale/mensile), più utili dal punto di vista operativo.

Infatti, per quanto le considerazioni poste sul tavolo siano tecnicamente corrette e si confermino reciprocamente, gli interventi delle Banche Centrali e più generalmente gli sviluppi economici sono imprevedibili e possono stravolgere l’impostazione (fondamentale la tenuta della trendline che unisce i minimi di lungo termine).

Se da una parte è vero, come scritto, che non si rivelano correlazioni stabili di lunghissimo termine tra il cambio ed i mercati azionari, dall’altra si segnala che le uniche due svolte di lungo termine del rapporto da quando l’Euro realmente esiste (2000 e 2008), sono cadute o all’interno o alla vigilia di autentici crolli dei mercati azionari.

Se il passato dovesse ripetersi (il che è tutto da verificare) il biennio 2018-2019 potrebbe rivelarsi alquanto difficile per i mercati azionari.

Riccardo Fracasso
 
Oro: aggiornamento di fine anno
by RICCARDO FRACASSO on 30/12/2017 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI MATERIE PRIME, ORO
Con la chiusura annuale aggiorniamo la situazione grafica dell’oro, a distanza di tre mesi dall’ultima analisi.



ORO.jpg

ORO – Ritracciamenti di Fibonacci

L’andamento degli ultimi anni è sintetizzabile nei seguenti punti:

  • TOP di lungo termine nel Settembre 2011 (1.921 dollari).
  • Dal massimo del 2011 ha rispettato per anni una trendline di massimi decrescenti e, al tempo stesso, dal 2013 i prezzi sono stati perfettamente governati da un canale ribassista pluriennale.
  • Nel Febbraio del 2016 l’oro è fuoriuscito dal canale, successivamente respinto proprio dalla trendline di lungo termine per poi ridiscendere verso la trendline superiore del canale, riconoscerlo e ripartire (il classico movimento di pull back).
  • Rottura della trendline di massimi crescenti, inviolata da quasi 6 anni.
Riprendiamo un passaggio di quanto si scrisse tre mesi fa:

“Quanto sta accadendo dal momento in cui i prezzi hanno oltrepassato la trendline di lungo termine (che attualmente transita in area 1.240 dollari) potrebbe anch’esso dar vita ad un pull back.

In buona sostanza, l’eventuale discesa in area 1.240 dollari potrebbe rivelarsi un’ulteriore occasione di ingresso.

Premesso che la chiusura mensile sui minimi rafforza l’ipotesi di ulteriori vendite, giusto evidenziare che la correzione dei pull back talvolta si spegne prima del raggiungimento dell’ex resistenza.”.

Nel frattempo, l’oro ha segnato un minimo crescente a 1.236 dollari, sfiorando la trendline di lungo termine e ripartendo al rialzo.

Attualmente vale 1.303 dollari.

Troppo presto per escludere a priori ulteriori discese nei pressi della trendline ma, al momento, è doveroso segnalare come tutto confermi la correttezza della nostra lettura grafica sull’oro negli ultimi anni.

Inoltre, la chiusura del trimestre sui massimi anticipa nuovi allunghi per il prossimo.

Ammesso e non concesso che il bottom non verrà ritoccato, ricerchiamo un target.

Se i precedenti rialzi si sono spenti al ritracciamento del 38,2% della discesa A-B, è lecito supporre, dopo l’importante sviluppo inversivo degli ultimi due anni, che l’obiettivo minimo dell’attuale rialzo sia rappresentato dal ritracciamento superiore: area 50% (1.483 dollari).

Esaminando il phau (un etc con sottostante l’oro fisico coperto da rischio valutario), troviamo importanti conferme rialziste:

PHAU.jpg

PHAU

La falsa rottura dei minimi di Luglio con successiva chiusura mensile sui massimi, peraltro concretizzatasi a contatto della parallela inferiore del canale ascendente, rappresenta un potente segnale rialzista.

Passiamo ora ad analizzare i titoli auriferi prendendo come riferimento l’AUCO (ETF aperto al rischio cambio):

AUCO.jpg

AUCO – Tenuta area 18

Si osservi come nella prima parte del 2016 i prezzi hanno superato l’importante resistenza statica in area 18, per poi ritestarla e riconoscerla come nuovo supporto (pull back).

La chiusura mensile sui massimi suggerisce nuovi importanti allunghi, al di là della possibile volatilità di breve termine.

Insomma, attualmente tutto volge a favore del comporto aurifero in un’ottica di ampio respiro.

Si conclude ricordando che nel corso del 2017 sono state poste sul tavolo due strategie:

  • market neutral (long S&P 500 e short Ftse Mib).
  • oro (per gli investitori più aggressivi titoli auriferi).
Entrambe le operazioni stanno generando una performance positiva (a mio avviso destinata ad ampliarsi nel corso del 2018) a fronte di un rischio controllato, rischio che spesso non è considerato da chi investe, per poi riscoprirlo solo quando si manifesta, quando è tardi.

Riccardo Fracasso
 
provo a seguire questo. Sono dentro da 1254. Ora guardo la stagionalità da un articolo che avevi postato.
Buona fine intanto e grazie sempre
gold dipende dall'arco temporale che ti sei assunto sul breve 1254 è stata un'ottima entrata sulla rottura della media daily + recupero della media mensile bianca successivamente il prezzo ha rotto anche la media settimanale rossa e si è attivata una statica rialzista, sul pattern piccolo è stato raggiunto il tg massimale a 1300 se le condizioni rimangono tali il prezzo punta in alto,

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gold dipende dall'arco temporale che ti sei assunto sul breve 1254 è stata un'ottima entrata sulla rottura della media daily + recupero della media mensile bianca successivamente il prezzo ha rotto anche la media settimanale rossa e si è attivata una statica rialzista, sul pattern piccolo è stato raggiunto il tg massimale a 1300 se le condizioni rimangono tali il prezzo punta in alto,

Vedi l'allegato 457891
gold ovviamente non dimenticare che su ogni rottura di resistenza o supporto devi aspettarti il rinkulo, nel caso specifico del gold abbiamo massimi e minimi decrescenti per cui deve ancora invertire questa situazione venendo a creare massimi e minimi crescenti ed è proprio su questi minimi che si dovrebbe intervenire con posizioni long per cui una eventuale uscita dal long monetizzando il gain non sarà mai una brutta cosa perchè le opportunità poi arriveranno comunque

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