FTSE Mib Futures Gli amici di Fibonacci - Cap. 1

Stato
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bovespa settimanale in primo piano sempre la divergenza + l'ottimo rvrs sell, devono ancora tornare con i piedi per terra dopo le loro votazioni, un pò come è successo a noi :down::down:

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S&P 500: analisi grafica
by RICCARDO FRACASSO on 23/03/2019 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI INDICI BORSE, S&P500
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.800 punti, registrando un -1,9%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -0,77%.

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S&P 500
Scattano quindi le prime vendite anche per il listino americano che, ancora una volta, parrebbe aver riconosciuto la parallela superiore della forchetta rialzista A-B-C.

Solitamente la formazione del top di un mercato rialzista di lungo termine avviene tramite un processo distributivo piuttosto prolungato (ne sono un esempio il 2000 ed il 2007).

Pertanto, ogni calo può rivelarsi l’inizio del crollo ma anche l’ennesima correzione temporanea all’interno di una fase laterale.

Se da una parte tale sviluppo ha il pregio di offrire agli investitori diverse occasioni d’uscita, dall’altra questo suo snervante ‘mantenersi in alto senza crollare’ può generare la percezione di un mercato forte destinato a riprendere la corsa al rialzo.

Inoltre, non s’ha la certezza di essere realmente in una fase distributiva (anzichè riaccumulativa) fino a che il calo non è ben visibile sul grafico (nel caso specifico con la rottura dei minimi di dicembre = 2.346 punti).

In un ambito come quello dell’analisi tecnica in cui regna l’incertezza, è giusto comunque considerare i pochi elementi certi, e tra questi ricordiamo gli svariati eccessi ed un rapporto rischio/rendimento nettamente sbilanciato dalla parte del rischio.

Nell’attuale contesto, si resta convinti della bontà della strategia market neutral long oro e short S&P 500.

Riccardo Fracasso
 
Ftse Mib: scattano le prime vendite
by RICCARDO FRACASSO on 22/03/2019 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI INDICI BORSE
Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 21.078 punti, registrando un -1,38%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +0,16%.

Resta in piedi il potenziale pull back del Ftse Mib sulla parallela inferiore della forchetta rialzista A-B-C:

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FTSE MIB
Al tempo stesso prende corpo il pull back nei confronti delle rispettive medie mobili a 200 giorni da parte sia del Ftse Italia Banche che di Unicredit (importante indice guida del listino italiano):

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FTSE ITALIA BANCHE
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UNICREDIT
L’ipotesi di una prosecuzione delle recenti vendite sul Ftse Mib è avvalorata da:

  • le vendite concentrate nella parte finale della settimana;
  • la chiusura nei pressi dei minimi settimanali;
  • la debolezza di Unicredit (- 3,13%) e più in generale del comparto bancario (-2,22%).
Riccardo Fracasso
 
FED: nessun rialzo nel 2019
by RICCARDO FRACASSO on 21/03/2019 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI INDICI BORSE, ANALISI MATERIE PRIME, ANALISI TITOLI OBBLIGAZIONARI, ANALISI VALUTE,EURO-DOLLARO, ORO, TBOND
Come da attese, ieri la FED ha mantenuto invariati i tassi al 2,25-2,5%.

La notizia sta invece nell’annuncio che nel triennio 2019-2021 vi sarà un solo rialzo (previsto nel 2020).

Ricordiamo come, originariamente, per il 2019 fossero previsti ben 4 rialzi dei tassi.

Un cambio radicale che non può sorprendere chi mi segue da tempo, in particolar modo attraverso i check up: inflazione troppo debole per poter permettersi una politica eccessivamente restrittiva.

Va comunque detto che la posizione della FED è complicata: se da una parte l’inflazione non decolla, dall’altra tassi troppo bassi alimentano le bolle finanziarie ed economiche che, in alcuni casi, potrebbero già dirsi in potenziale fase di sgonfiamento.

Inoltre, tassi contenuti riducono lo spazio di manovra monetaria per fronteggiare eventuali future recessioni.

Powell ieri ha praticamente annunciato la fine della normalizzazione dei tassi.

La scelta di interrompe il rialzo dei tassi ad un livello del 2,25-2,5% rappresenta un’anomalia, anomalia che descrive un’economia forte in superficie ma molto meno in profondità.

Le previsioni riviste al ribasso dalla FED rappresentano un campanello d’allarme, soprattutto tenendo conto che le Banche Centrali sono sempre piuttosto ottimiste in pubblico.

In buona sostanza, è lecito supporre quantomeno un deciso rallentamento dell’economia americana.

Poiché sul lungo periodo il mercato azionario riflette l’andamento economico, c’è il concreto rischio di un calo della borsa americana.

La notizia ha avuto ovvi effetti positivi su:

  • euro nei confronti del dollaro: la probabile fine del rialzo dei tassi americani depone a favore dell’euro (si attendono comunque conferme grafiche);
  • tresury: in linea generale il raggiungimento del top dei tassi di interesse rappresenta un’occasione di ingresso per i bond, seppur i rendimenti non siano di quelli per cui strapparsi i capelli.
  • oro: esiste una chiara correlazione inversa tra i rendimenti reali del tresury bond e l’oro.
D’altra parte quanto sta succedendo non sorprende se si pensa a quanto s’era pubblicato ad inizio anno:

2019: contesto finanziario

Riccardo Fracasso
 
Tassi di interesse sputter ... è l'economia degli Stati Uniti il prossimo?
di Chris Kimble | 21 marzo 2019 | Kimble Charting



La Federal Reserve non era così aggressiva quanto gli investitori si aspettavano. Il risultato: i rendimenti dei titoli del Tesoro (tassi di interesse) sono diminuiti drasticamente.

Nel grafico di oggi del rendimento del Tesoro USA decennale , evidenziamo l'inversione dei tassi verificatasi alla fine dello scorso anno.

Questo non era solo un vecchio rovesciamento, però. Si è verificato lungo la stessa linea di tendenza al ribasso a lungo termine che ha prodotto inversioni negli anni 2000 e 2007.

Uno sguardo più da vicino al grafico e sembra che i rendimenti a 10 anni stanno rompendo il supporto a breve termine. Ciò si verifica anche quando il momentum mensile passa da livelli elevati

I tassi di interesse possono fornire informazioni sull'economia molto prima che gli esperti inizino a riferire su di essa. Potrebbe il recente declino dei tassi di interesse essere un segnale che l'economia sta iniziando a farfugliare? Come minimo, vale la pena guardare! Rimanete sintonizzati!
 
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