CHINA: IL GRANDE BLUFF DI TRUMP A WALL STREET.
Scritto il
30 settembre 2019 alle 08:45 da
icebergfinanza
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Dei pessimi dati macroeconomici usciti venerdì in America è inutile che vi parlo, fare analisi macro non serve più a nulla in un mercato drogato dalla liquidità e dalle illusioni delle banche centrali, l’ultimo grande bluff di Trump messo sul tavolo venerdì è semplicemente ridicolo, non servirà a nulla…
IlSole24ORE
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Trump va alla guerra sui mercati dei capitali: delisting dei colossi cinesi da Wall Street
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10:58 - 29 set 2019
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NEW YORK – Nella guerra sovente guerreggiata e a volte patteggiata con la Cina, l’amministrazione Trump adesso attacca su un nuovo fronte. È pronta a trasferire il conflitto commerciale direttamente sui parterre di Wall Street. E per combatterlo a mobilitare l’equivalente di un arsenale atomico nella finanza. Vuole prendere di mira tutti i flussi di investimenti verso Pechino, un obiettivo finora solo accarezzato. E con assalti davvero draconiani: in discussione é un delisting d’autorità di grandi società di Pechino oggi quotate sulle piazze americane e l’imposizione di barriere a ulteriori progetti cinesi di attingere ai mercati dei capitali per eccellenza, quelli a stelle e strisce.
Limiti agli investitori istituzionali
Altre misure considerate sarebbero rivolte a circoscrivere la possibilità di fondi pensione e investitori istituzionali americani di scommettere su aziende cinesi, limitando la loro presenza in indici azionari a gestione statunitense compresi quelli globali targati MSCI.
Semplicemente ridicolo!
a) Ennesima minaccia che non cambierà nulla, la Cina non si farà intimorire. Levatevi dalla testa alcune fesserie che già vedo scrivere da analisti e commentatori ignoranti, la Cina non potrà in alcun modo vendicarsi sui titoli di Stato americani, di cui ha bisogno come l’aria.
b) Si tratterebbe di un boomerang terrificante per il settore tecnologico americano. I portafogli dei fondi pensione americi e assicurativi sono imbottiti di titoli cinesi, evitiamo di progettare autentiche fesserie.
c) Messaggio diretto a ingenui e fessi, la guerra commerciale con la Cina continua, non ci sarà alcun accordo ne a ottobre ne mai, questo è l’ennesimo inutile bluff.
Quello che invece non è un bluff è il seguente, giusto per coloro che stanno dimenticando come ottobre sarà il mese del conflitto o accordo con l’Europa…
Andrea Mazzalai@icebergfinanza
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Dazi: in arrivo da Usa misure contro Ue fino a 7 miliardi - Il Sole 24 ORE
https://www.ilsole24ore.com/art/dazi-arrivo-usa-misure-contro-ue-fino-7-miliardi-AClNzjn …
Dazi: in arrivo da Usa misure contro Ue fino a 7 miliardi
Washington potrebbe imporre presto tariffe sui prodotti europei per circa 7 miliardi di euro colpendo aerei e parti di aerei prodotte in Europa ma anche altri settori, in primis l'agroalimentare
ilsole24ore.com
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23:20 - 28 set 2019
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Washington potrebbe imporre presto tariffe sui prodotti europei per circa 7 miliardi di euro colpendo aerei e parti di aerei prodotte in Europa ma anche altri settori, in primis l’agroalimentare. È quanto scrive l’Ansa citando fonti di Bruxelles, dove è attesa per la settimana prossima la pubblicazione del documento del Wto che stabilisce l’entità delle compensazioni che gli Usa possono chiedere all’Ue per gli aiuti a Airbus giudicati illegali dalla stessa organizzazione mondiale per il commercio.
Si certo troveranno un accordo anche qui, intanto l’indice manifatturiero tedesco collassa anche senza alcun dazi contro l’Europa.
Queste qui sotto sono chiaramente dinamiche che non interessano quasi a nessuno, io cinicamente mi diverto ad osservare come la storia si stia prendendo gioco degli uomini…
Andrea Mazzalai@icebergfinanza
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State sereni Ragazzi il prossimo botto sarà guerra civile!
Usa, torna l’allarme sui prestiti a leva (che balzano a 1.400 miliardi)
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I prestiti a leva negli Usa balzano a 1.400 miliardi
Crescono i finanziamenti a società già iper indebitate e poi negoziati sul mercato come fossero bond: forte esposizione dei fondi a caccia di rendimenti
ilsole24ore.com
49
21:54 - 27 set 2019
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Sul mercato cresce un certo senso di déjà-vu. Negli Stati Uniti ha raggiunto dimensioni enormi, pari a 1.400 miliardi di dollari, un mercato che assomiglia tanto a quello dei vecchi mutui subprime dai quali partì la crisi del 2008. Si tratta del mercato dei leveraged loans, cioè dei prestiti “a leva” erogati a società già super-indebitate e poi negoziati sul mercato quasi come bond. Il senso di inquietudine nasce perché sono prestiti molto rischiosi, come i mutui subprime di allora. Perché il loro mercato ha dimensioni simili a quelle raggiunte dai mutui nel 2007. E perché anche questi vengono cartolarizzati in grandi quantità e “impacchettati” in veicoli che assomigliano tanto ai Cdo di allora. In questo caso si chiamano Clo (collaterlized loan obligations), ma la sostanza è molto simile.
Ricordate la grande scommessa, Michael Burry, bene il tempo giusto sta per arrivare, nel frattempo ci accontentiamo di performance spettacolari sui Tbond americani, come gli amici di Machiavelli sanno, siamo solo all’inizio.
Concludo infine con un semplice riferimento a quello che vi stiamo suggerendo da mesi e mesi, state lontani dai fondi di investimento se non sapete sceglierli, se il Vostro consulente non sa cosa c’è dentro questi fondi, tanti auguri, davvero!
«Se sembra un’anatra, nuota come un’anatra e starnazza come un’anatra, allora probabilmente è un’anatra» sentenzia uno dei più popolari ragionamenti induttivi coniato a suo tempo dal poeta statunitense James Whitcomb Riley e rispolverato più volte ai tempi della guerra fredda. Provate a ribaltare il ragionamento noto come “duck test”, il test dell’anatra appunto, e scoprirete probabilmente l’inganno della stragrande maggioranza dei fondi obbligazionari americani che non si comportano come indicato dal nome della categoria in cui sono classificati, e quindi altrettanto probabilmente non lo sono, pur finendo regolarmente nei portafogli di investitori che credono lo siano.
Solo il 12% dei prodotti obbligazionari Usa resiste al «test di fedeltà»
Il test che a posteriori mostra come molti dei prodotti più popolari fra i risparmiatori siano di fatto «adulterati» lo ha condotto direttamente Morningstar, una delle principali società che classifica e fornisce giudizi su strumenti di investimento a livello globale, basandosi appunto sulle sue categorie e sui risultati ottenuti negli ultimi 36 mesi dai fondi che ne fanno parte. Fra gli strumenti classificati come «Intermediate Term Bond» – cioè una categoria che investe, o almeno dovrebbe farlo, in obbligazioni Usa a medio termine (principalmente titoli di Stato) con giudizio elevato (nessun junk bond e non oltre il 10% di «Triple B»), che contiene oltre 300 prodotti e che vale 1.400 miliardi di dollari – soltanto il 12% a conti fatti si è comportato come tale.
Andrea Mazzalai@icebergfinanza
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Chiaro il significato di beni di lusso come i treasuries o volete continuare ad investire in ciofeche? Fondi Usa con il trucco. Ecco spiegato il mistero del risparmio inquinato - Il Sole 24 ORE
https://www.ilsole24ore.com/art/fondi-usa-il-trucco-ecco-spiegato-mistero-risparmio-inquinato-ACzlkFH …
Fondi Usa con il trucco. Ecco spiegato il mistero del risparmio inquinato
«Se sembra un’anatra, nuota come un’anatra e starnazza come un’anatra, allora probabilmente è un’anatra» sentenzia uno dei più popolari ragionamenti induttivi...
ilsole24ore.com
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22:47 - 27 set 2019
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Godetevi gli ultimi giorni di quiete prima della tempesta.