hai ragione
quello che non capisco è perché si usi uno stereotipo sessualmente coinvolgente per un uomo quando gli acquisti sono un attributo/competenza prevalentemente femminile
io di marketing non capisco una fava (ed evito sistematicamente tutte le pubblicità che non riguardino materiale alpinistico)
cosa scatta nella testa di una donna che vede una coogenere a quattro zampe , per spingerla ad acquistare quel detersivo ?
ne deduco altresì che se le pubblicità sono infarcite di tette e cùli significa che chi decide l'acquisto di determinati beni è l'uomo.
e anche questo non va bene, come se una donna non fosse in grado di decidere autonomamente qual è la migliore tariffa per il suo telefono o quale auto comprare.
Si produce un meccanismo dannosissimo chiamato autoggettivazione.
In pratica una donna smette da sé di vedersi in primo luogo come una persona e fa di tutto per risultare gradevole agli occhi dell'uomo.
Questo accade perché si è tanto immersi in questa cultura che non se ne vede un'altra alternativa.
E quindi diventa attraente un certo prodotto perché si pensa che ci faccia diventare più seducenti e sexy.
E tutti i messaggi pubblicitari sono vòlti a questo: compra quel bagnoschiuma e sarai sexy.
I danni dell'autoggettivazione a livello sociale sono fortissimi.
Guardate che non è facile proprio per niente affrancarsi da questo modo di vedersi che ci insegnano fin da piccolissime.
E infatti capita anche a me.