Giornalai e confusione...
Dollaro corregge anche su yen e sterlina (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 02 gen - Prosegue il rally del periodo festivo per l'euro che dal 22 dicembre ha guadagnato circa l'1,6% nei confronti del dollaro e nella prima seduta del 2018 ha messo nel mirino i massimi degli ultimi tre anni muovendosi verso quota 1,21: il top segnato in mattinata, a 1,2083, e' poco al di sotto dei massimi del 2017 registrati a inizio settembre a 1,2093, ma oltre questa soglia il riferimento statistico andrebbe spostato indietro a gennaio 2015. Il trend del cambio, secondo gli analisti, e' motivato in prima battuta dalla scarsa convinzione degli operatori sul fatto che, vista la dinamica ancora scarsa dell'inflazione negli Usa, la Federal Reserve difficilmente potra' operare l'annunciato triplice ritocco dei tassi di interesse (dall'1,25-1,5% ) entro dicembre. Guardando anche agli altri cambi e' principalmente la debolezza del dollaro a spingere il rapporto con la moneta unica: la valuta Usa infatti cede lo 0,4% nei confronti di quella giapponese (a 112,16 yen per un dollaro) e lo 0,25% verso la sterlina (a 1,3555 dollari per un pound). Comunque l'attenzione degli operatori negli ultimi giorni dell'anno e' stata attratta anche dalle parole dell'economista Benoit Coeure, membro dell'Executive Board della Bce. In una intervista a Caixin Global, Coeure ha sottolineato che la forza dell'espansione economica nell'eurozona fa essere fiduciosi sul raggiungimento del target dell'inflazione vicino al 2% nel medio termine e giustifica una ricalibratura graduale e cauta della politica monetaria: "I mercati devono capire che il Quantitative easing non durera' per sempre", ha aggiunto dichiarando che "c'e' una ragionevole possibilita'" che l'estensione del programma di acquisto di asset da parte di Francoforte annunciato a ottobre "possa essere l'ultimo". In autunno la Bce aveva programmato la riduzione, da 60 a 30 miliardi di euro, degli acquisti mensili a partire da gennaio 2018 e l'estensione del Qe fino a settembre non escludendo eventuali prolungamenti se necessario.
1- la FED ha parlato di 3 probabili rialzi, con ogni probabilità di 0,25% cadauno...quindi cosa significa dall'1,25-1,50% ???
2- Draghi ha appena dichiarato che difficilmente il target del 2% di inflazione verrà raggiunto prima del 2020, quindi vorrei sapere qual'è il medio termine per Coeure.