Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Quanto sono lontani i tempi del "Whatever it takes"...:sad:



BCE: DRAGHI LANCIA MESSAGGIO A MNUCHIN SU USO PAROLE PER INFLUENZARE CAMBI

Le parole pronunciate a Davos dal segretario al Tesoro Steven Mnuchin che ha espresso soddisfazione per la debolezza del dollaro e per l'effetto che questa ha sulle esportazioni non sono affatto piaciute a Francoforte. A piu' riprese il presidente della Bce Mario Draghi in conferenza stampa a Francoforte, pur senza mai fare nomi, ha fatto riferimento agli "statement" e alle politiche messe in atto "altrove" per chiedersi se il rafforzamento dell'euro sia frutto esclusivamente della forza dell'economia europea o non sia invece pilotato da chi invece ha interesse ad avere un tasso di cambio favorevole. Fare dichiarazioni sui tassi di cambio, ha detto Draghi, finisce inevitabilmente con l'avere un effetto sui medesimi e dunque equivale a cercare di farli arrivare verso l'obiettivo desiderato. "La Bce - ha ribadito invece Draghi - non persegue alcun obiettivo di cambio sebbene e' chiaro che questo ha ricadute importanti sulla stabilita' dei prezzi". In risposta a un'ulteriore domanda in merito, Draghi ha aggiunto che l'ulteriore crescita dell'euro in parte e' dovuta "al linguaggio usato nel discutere gli sviluppi dei tassi di cambio che non riflette i termini di riferimento concordati". Il riferimento e' a quanto concordato appunto dai vari paesi alla sessione autunnale del Fondo Monetario Internazionale a ottobre a Washington, quando ci si era impegnati "a trattenersi da svalutazioni competitive e ...a non cercare di influenzare i tassi di cambio per fini competitivi". In risposta a una domanda, Draghi ha infine aggiunto che la crescita dell'euro e dei prezzi del petrolio sono due fenomeni che in parte si possono compensare sebbene molto dipenda dal timing del pass-through di questi andamenti, cioe' di come questi si comunicano al resto dell'economia e questi sono pass-through sono molto variabili per loro natura.
 
Quanto sono lontani i tempi del "Whatever it takes"...:sad:



BCE: DRAGHI LANCIA MESSAGGIO A MNUCHIN SU USO PAROLE PER INFLUENZARE CAMBI

Le parole pronunciate a Davos dal segretario al Tesoro Steven Mnuchin che ha espresso soddisfazione per la debolezza del dollaro e per l'effetto che questa ha sulle esportazioni non sono affatto piaciute a Francoforte. A piu' riprese il presidente della Bce Mario Draghi in conferenza stampa a Francoforte, pur senza mai fare nomi, ha fatto riferimento agli "statement" e alle politiche messe in atto "altrove" per chiedersi se il rafforzamento dell'euro sia frutto esclusivamente della forza dell'economia europea o non sia invece pilotato da chi invece ha interesse ad avere un tasso di cambio favorevole. Fare dichiarazioni sui tassi di cambio, ha detto Draghi, finisce inevitabilmente con l'avere un effetto sui medesimi e dunque equivale a cercare di farli arrivare verso l'obiettivo desiderato. "La Bce - ha ribadito invece Draghi - non persegue alcun obiettivo di cambio sebbene e' chiaro che questo ha ricadute importanti sulla stabilita' dei prezzi". In risposta a un'ulteriore domanda in merito, Draghi ha aggiunto che l'ulteriore crescita dell'euro in parte e' dovuta "al linguaggio usato nel discutere gli sviluppi dei tassi di cambio che non riflette i termini di riferimento concordati". Il riferimento e' a quanto concordato appunto dai vari paesi alla sessione autunnale del Fondo Monetario Internazionale a ottobre a Washington, quando ci si era impegnati "a trattenersi da svalutazioni competitive e ...a non cercare di influenzare i tassi di cambio per fini competitivi". In risposta a una domanda, Draghi ha infine aggiunto che la crescita dell'euro e dei prezzi del petrolio sono due fenomeni che in parte si possono compensare sebbene molto dipenda dal timing del pass-through di questi andamenti, cioe' di come questi si comunicano al resto dell'economia e questi sono pass-through sono molto variabili per loro natura.



Quindi ora mancano solo i cinesi all'appello e poi possiamo aprire la scatole del Risiko :d:...
 
Bce: Draghi, diversi membri board preoccupati di politiche Usa
MILANO (MF-DJ)--Diversi membri del board della Banca centrale europea hanno mostrato la loro preoccupazione per le politiche dell'amministrazione Trump e per lo stato generale della relazioni internazionali.

Lo ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, puntualizzando che il maggior cruccio dei banchieri centrali è che se "ciò dovesse portare a un inasprimento non desiderato della politica monetaria, allora dovremmo ripensare la nostra strategia".


(END) Dow Jones Newswires

January 25, 2018 10:23 ET (15:23 GMT)
 
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