Gloria ai Bastardi - Cap. 1

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BCE: WEIDMANN, EURO FORTE NON E' MINACCIA PER CRESCITA EUROPEA

Il rafforzamento dell'euro rispetto alle altre valute, in particolare il dollaro, non e' di una natura tale da frenare la crescita dell'eurozona. Lo ha detto oggi il presidente della Bundesbank Jens Weidmann parlando a Francoforte. "Il recente apprezzamento dell'euro - ha detto - non dovrebbe compromettere l'espansione" in atto nell'eurozona. Dalla meta' di dicembre l'euro ha guadagnato il 4% rispetto al dollaro mentre su base annua il rialzo e' del 15% (e del 10% rispetto allo yen). Secondo Weidmann, questo trend riflette almeno in parte "una reazione alle prospettive piu' favorevoli di crescita dell'eurozona". L'apprezzamento dell'euro rende meno costosi i prodotti stranieri e quindi rappresenta un ostacolo per l'inflazione che rimane ancora a distanza dall'obiettivo di lungo termine della Bce, cioe' vicino ma sotto il 2%. "Indagini recenti indicano che le ripercussioni dei tassi di cambio, cioe' l'impatto delle fluttuazioni dei tassi di cambio sull'inflazione sono diminuiti", ha tuttavia rassicurato Weidmann.
 
BCE: WEIDMANN, EURO FORTE NON E' MINACCIA PER CRESCITA EUROPEA

Il rafforzamento dell'euro rispetto alle altre valute, in particolare il dollaro, non e' di una natura tale da frenare la crescita dell'eurozona. Lo ha detto oggi il presidente della Bundesbank Jens Weidmann parlando a Francoforte. "Il recente apprezzamento dell'euro - ha detto - non dovrebbe compromettere l'espansione" in atto nell'eurozona. Dalla meta' di dicembre l'euro ha guadagnato il 4% rispetto al dollaro mentre su base annua il rialzo e' del 15% (e del 10% rispetto allo yen). Secondo Weidmann, questo trend riflette almeno in parte "una reazione alle prospettive piu' favorevoli di crescita dell'eurozona". L'apprezzamento dell'euro rende meno costosi i prodotti stranieri e quindi rappresenta un ostacolo per l'inflazione che rimane ancora a distanza dall'obiettivo di lungo termine della Bce, cioe' vicino ma sotto il 2%. "Indagini recenti indicano che le ripercussioni dei tassi di cambio, cioe' l'impatto delle fluttuazioni dei tassi di cambio sull'inflazione sono diminuiti", ha tuttavia rassicurato Weidmann.
Questo dice sempre il contrario di quella che è la realtà!!!
 
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