Da un paese che va avanti ancora con "Titoli ed esami" che cosa ti aspetti ?
Non sono neanche quelli, è il marketing che comanda, come in politica: ciarlatani, millantatori, dispensatori di chiacchiere, vacui, ignoranti come buoi ma zeppi di cinismo.
Coniano slogan, passano il tempo a riunirsi in video conferenza per risolvere problemi che loro stessi hanno creato per giustificare la loro esistenza e i loro emolumenti.
Non conoscono il lavoro come tecnici, non sono amministrativi e non sono in grado di organizzare la passeggiata del cane. Ma scaricano le loro inefficienze sui sottoposti, fanno perdere le imprese e licenziano. E più perdono, più licenziano.
Lo chiamano "svecchiamento", nella neolingua del terziario milanese.
Assumono i ggiovani lasciando a casa i 50enni, distruggono competenze, gli piace l' europa (come concetto astratto perchè in realtà non sanno minimamente cosa kazzo sia), gli piace l'euro perchè vuoi mettere come è più chic della "liretta" dei populisti estremisti, danno l' euro quotidiano al rom al semaforo perchè sono solidali (prima di buttare fuori sui due piedi un handicappato "perchè non giustifica il costo" - con tanto di contorno di sechiuriti che li fa sentire ganzi come in iuessei-).
Intasano inutili corsi di comunicazione dove imparano come replicanti a starnazzare le stesse banalità, amano renzie perchè è ddinamico effà le riforme-e-guai-a-paragonarlo-con-belluscone; leggono repubblica, sognano la leopolda o almeno una cena da eataly a 1000 euro con il pataccaro per dire che c'erano anche loro.
Diciamo che non è sempre così perchè sarebbe ingeneroso, ma la media più o meno è questa, nelle multinazionali del terziario meneghino
