FED: GEORGE, "APPROPRIATE" ALTRE DUE STRETTE NEL 2018, TRUMP NON CONDIZIONA
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 23 ago - Esther George, numero uno della Federal Reserve di Kansas City, ha ribadito il suo sostegno a una ulteriore normalizzazione della politica monetaria Usa. "Credo che altri due rialzi dei tassi [dopo quelli di marzo e giugno] quest'anno siano appropriati", ha dichiarato in una serie di interviste televisive rilasciate da Jackson Hole. La donna a capo della sede regionale della Fed che dal 1978 organizza annualmente un summit che riunisce il gotha della finanza, ha affermato che le critiche del presidente americano, Donald Trump, contro le strette monetarie non la stanno influenzado. Considerata tra i membri piu' 'falco' della Fed - di cui pero' non e' un membro votante del suo braccio di politica monetaria, il Federal Open Market Committe - George ha spiegato: "Le espressioni di contrariera' contro tassi di interesse piu' alti non ci sono state solo in questa amministrazione. Sappiamo che un aumento del costo del denaro provoca aggiustamenti nell'economia. Il Congresso ha anticipato questo tipo di tensioni quando ha creato la banca centrale mettendo a punto delle protezioni affinche' l'istituto possa essere indipendente". Fino ad ora, durante l'amministrazione Trump la Fed ha alzato i tassi cinque volte (tre nel 2017 e due nel 2018), ognuna di 25 punti base. Dal dicembre 2015 - quando l'allora governatrice Janet Yellen inizio' la normalizzazione della politica monetaria alzando i tassi dal minimo storico dello 0-0,25% a cui furono portati nel dicembre 2008 - i tassi sono saliti sette volte. Secondo George, che nella riunione della Fed del 31 luglio e 1 agosto era tra i membri votanti dell'Fomc coprendo il voto mancante della Fed di San Francisco (il cui presidente e' passato a quella di New York), ha spiegato che il Pil Usa quest'anno potrebbe crescere del 3%. Per lei si tratta di una performance non sostenibile "per molti trimestri consecutivi".
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