Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
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Eeeeee........cazzo non mi voglio ripetere sempre, ma qui stiamo superando il bollettino del raccolto del grano al tempo di nasone nel profondo est.

Titolo: Ue: Moscovici, fondamentali solidi e occupazione record in 2018
 
sei mesi fa non lo era? :mumble:

Draghi a Italia, ridurre debito è obbligo


Buona giornata a tutti :)

Si, incominci lui a ricacciare tutti i soldi che abbiamo pagato per quei derivati !



"...responsabilità che va al di là di quanto richiesto dalle regole europee..." Lo dice lui stesso , infatti :-o, andiamo oltre :D



Oltre ai derivati e oltre all' operazione Mps-Antonveneta, uno dei pilastri del dissesto della banca con relativo assegno staccato alla disperata :-o



Buongiorno a tutti :)
 
Comunque tanto per chiarire da dove occorre incominciare a far pulizie, i krukki e i galli hanno nominato un italiano per la vigilanza bancaria, un tipo già osteggiato pubblicamente dal nostro sistema del credito e per sbilanciarsi loro, vuol dire che veramente è una minaccia.
 
Io, ex Bankitalia, dico: il governo fa benone a NON sponsorizzare Enria alla Vigilanza unica europea (startmag.it)





Interessante articolo trovato su startmag.it, con un commento di un vero insider, Angelo De Mattia, già ai vertici della Banca d’Italia con Antonio Fazio (vedasi la fonte seguendo il link sopra).

Purtroppo quanto emerge ben spiega quanti rischi di “intelligenza con paesi EU” (potenzialmente a scapito degli interessi nazionali, ndr) possano nascondersi nei meandri dei vari ruoli ricoperti da soggetti italiani sia in ambito Comunitario che ministeriale, ad esempio – appunto – negli stessi ministeri italiani (…).

Sembra che forse qualcosa si muova, ossia forse i nostri apparati – finalmente, visto che sono capacissimi – iniziano ad opportunamente categorizzare i vari ruoli diciamo”a rischio”.

Ottimo pezzo, da leggere assolutamente

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Io, ex Bankitalia, dico: il governo fa benone a non sponsorizzare Enria alla Vigilanza unica europea
l commento dell’editorialista, Angelo De Mattia, già ai vertici della Banca d’Italia con Antonio Fazio

Domani il Consiglio Direttivo della Bce delibererà, con voto segreto, chi dei due candidati rimasti – Andrea Enria e Sharon Donnery, l’uno attualmente presidente dell’Eba, l’altra vicegovernatore della Banca d’Irlanda – è il prescelto per guidare la Vigilanza unica.

IL RUOLO CONTROVERSO DELL’EBA DI ENRIA
La contesa è, in effetti, non tra giganti, bensì tra personaggi di low profile: Enria ha presieduto l’Eba, in un sostanziale conformismo nei riguardi della Commissione Ue, riscuotendo, e a ragione, molte critiche soprattutto per l’impostazione, la gestione e la comunicazione dei risultati degli stress test. Sono stati maggiori i danni dei benefici di queste prove. La visione della Vigilanza in chiave di netto rigorismo ne farebbe un successore pressoché identico, con un di più di grigiore burocratico, dell’attuale presidente, Danièle Nouy.

PERCHE’ LA GERMANIA APPOGGIA DONNERY
Si sa meno della Donnery, ma almeno si conosce che ella è molto gradita alla Germania. Si vuole, comunque, fare apparire la eventuale designazione di Enria come una sorta di contentino per l’Italia che, così, sarebbe esclusa dall’assegnazione di altre cariche comunitarie a motivo di una nomina che, del pari, risulterebbe gradita alla Germania e agli altri Paesi del Nord. Si pensi, con riferimento alla prima, l’assolutamente distratto atteggiamento tenuto dall’Eba nel confezionare le prove da stress nei confronti dei derivati e, in genere, dei titoli illiquidi: una distrazione particolarmente gradita, non certo all’Italia, ma alla Germania e agli altri Paesi le cui banche sono particolarmente esposte in questi titoli. Ne è derivato uno squilibrio nell’immagine concorrenziale tra diversi sistemi bancari.

COME HA VOTATO IL DEPUTATO DELLA LEGA
L’assenza nel voto con il quale si è avviato il procedimento di nomina presso la Commissione economica dell’Europarlamento da parte di un deputato leghista è ben motivata se ci si ferma all’affermazione secondo la quale non basta il passaporto italiano a favorire il voto a Enria; meno condivisibile è la precisazione che comunque nessuno dei candidati garantiva il sistema Italia, dal momento che si tratta, invece, di dare garanzia all’Europa tutta con requisiti alti di professionalità, capacità, esperienza, imparzialità, idoneità a innovare….
 
Per fortuna dentro uno, fuori un altro. L'italico, parente di prodi, con la legion d'onore è stato silurato dall'attuale Governo. Sembra sempre che nulla cambi e che krukki e galli spadroneggino ma in realtà qualche cosa si muove.

Come tutte le guerre, la prima vera inversione porta l'arresto dell'avanzata nemica, poi battaglie perse e vinte e poi un capovolgimento di fronte. Qui abbiamo appena iniziato ad organizzare l'arresto dell'avanzata, tutto qui. Poco quindi ma sempre di inizio si tratta.
 
Se avessimo avuto un Bagnai al posto di Savona, probabilmente i tempi sarebbero stati molto ma molto più brevi. Savona invece un lento e paziente uomo, che lavora come l'acqua. Personalmente mi sarei comportato in modo diverso, non all'assalto all'arma bianca ma neppure così come sta facendo lui. Detto questo è molto probabile che la strategia del nostro Ministro sia quella più efficace in assoluto. L'attesa è amara ma il frutto è dolce.
 
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