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La Federal Reserve sara' piu' "colomba" quest'anno e il prossimo e rivede la politica sui prossimi aumenti del costo del denaro: nessun giro di vite e' atteso ora nel 2019, contro i due ipotizzati durante la riunione precedente, e solo uno nel 2020. Dopo i quattro aumenti del 2018 e i tre del 2017, la Banca centrale americana, che ha lasciato invariato il costo del denaro a range tra 2,25% e 2,50%, ha optato per un atteggiamento piu' cauto. Come mostrano le tabelle allegate al documento finale del Fomc, pubblicato al termine della due giorni di riunioni iniziata ieri, la previsione mediana e' per nessun aumento nel 2019, uno nel 2020 e zero nel 2021. In particolare, come mostrano le tabelle, la Fed prevede che i tassi si attesteranno a un valore mediano del 2,4% a fine 2019, contro il 2,9% stimato a dicembre(questo implica appunto che i tassi restino fermi tutto l'anno) , per poi salire al 2,6% a fine 2020 e 2021 (contro il 3,1% ipotizzato a dicembre). Nel piu' lungo termine saliranno al 2,8%. Come si legge nelle tabelle, la "central tendency", che esclude le tre proiezioni piu' alte e le tre piu' basse, e' per tassi tra il 2,4 e il 2,6% nel 2019 e tra il 2,4 e il 2,9% nel 2020. Nel 2016 la Fed aveva alzato i tassi di interesse una sola volta, anche se a dicembre 2015, quando li aveva aumentati per la prima volta dal giugno 2006, aveva anticipato quattro giri di vite nel corso dell'anno successivo, idea appunto abbandonata progressivamente nel corso del 2016.