Gloria ai Bastardi - Cap. 1

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USA: CALO A SORPRESA DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE AD APRILE, -0,5%

Ad aprile, la produzione industriale negli Stati Uniti e' inaspettatamente calata. Secondo quanto reso noto dalla Federal Reserve, il mese scorso la produzione industriale e' decresciuta dello 0,5% rispetto a marzo. Gli analisti attendevano un dato invariato. Nel settore minerario la produzione e' aumentata dell'1,6% e in quello delle utili del 3,5% sul mese precedente. L'utilizzo della capacita' degli impianti - che misura la produzione industriale rispetto al potenziale - e' sceso ad aprile dello 0,6% al 77,9% contro attese per un 78,7%, restando sotto la media di lungo termine del 79,8% registrata tra il 1972 e il 2017. Prima dell'ultima recessione, il dato era solitamente oltre l'80%. La produzione industriale di marzo e' stata rivista in meglio: si e' passati a un +0,2% da un -0,1%. L'utilizzo della capacita' degli impianti di marzo e' stato rivisto al 78,5% dal 78,8%.



Un altro trimestre con dati deboli e tagliano i tassi a fine anno, poi tutti pronti per il QE nel 2020 :rasta:
 
Aumentare il reddito a pochi, non risolve il problema di tutti gli altri. La cosa assurda è che ancora i colletti bianchi non si rendono conto che i veri in pericolo sono loro. Fino a qualche tempo fa essi pensavano che a rimetterci fossero solo le tute blu ed invece, come è avvenuto per i calcolatori, finita la corsa di base sul processore, tutti si son concentrati sui programmi.
Oggi è più a rischio un colletto bianco che una tuta blu.
Nel nostro settore incomincia a farsi largo l'utilizzo, per i cumini mortali, di algo che lavorano le scelte di investimento di risparmio e pensione. Metti i tuoi dati e cosa vorresti avere e lui ti spara fuori il risultato, il consulente andrà in estinzione come il cassiere di banca.

Amazon, per riprendere il tuo discorso, licenzia in base ad un algoritmo, non c'è personale addetto a questo e sinceramente è un piacere veder calare la mannaia sui tagliatori di teste. E' una ruota che gira e alla fine quelli che fanno la peggior fine sono proprio i peggior sponsor di questo sistema.
Ricordiamoci Leman e che fine ha fatto anzi, che fine gli hanno fatto fare le consorelle. Teniamo a mente DB e che fine ha fatto. Tutti quelli che si riempono la bocca di nuovo mondo, competitività, automazione, sfruttamento del poco lavoro, prima o poi cadono nella loro stessa rete.

Occorre che la società civile accetti al realtà dei fatti e scelga:

A) Andare avanti ma prevedere un reddito base per tutti ma questo vorrebbe dire togliere il potere agli affamatori.
B) Negare il futuro, negare la tecnologia come fanno alcune società di persone.

Si deve scegliere per forza, via gli struzzi dalla società altrimenti sarà solo morte e distruzione prima di ricominciare.

A mio avviso la tecnologia, come si sta sviluppando ora, sta solo spostando il punto centrale dell'utilità della forza lavoro nel processo di sviluppo.

Se per sviluppo si intende migliore qualità della vita il problema è risolvibile; se invece per sviluppo si intende produzione di ricchezza, il nodo centrale diventa la redistribuzione della stessa e se non si scioglie questo nodo il problema ulteriore diventa la fruibilità al processo prodduttivo del genere umano in espansione progressiva in un contesto planetario che va verso la sovrapopalazione e la scarsità di risorse.

Quindi o si risolve il problema della redistribuzione o quello che diventerà estremamente problematico sarà il sovrasviluppo demografico e i problemi demografici potrebbero essere risolti con guerre e stermini immani.


La sola cosa che mi abbia mai convinto dei 5s è proprio il reddito di cittadinanza, infatti.
E' un embrione di idea nella direzione giusta. Peccato sia quasi casuale nel mezzo del nulla :tristezza:

Pure l' uscita di Gates sulla necessità nel futuro di tassare i robot appare molto meno provocatoria di quanto alcune interpretazioni superficiali avessero supposto.

L' impatto deflattivo attuale della tecnologia è paragonabile forse solo allo scenario nel quale nacque la protesta luddista inglese dei primi del 1800.
Paragonabile, ma non sovrapponibile, però: se allora i salariati erano abituati a condizioni di vita e di reddito sfavorevoli, tanto da non esitare a mettere a rischio la vita pur di non
rinunciare a quei minimi benefici da poco conquistati, adesso viviamo la situazione opposta, dove il rischio è invece la fame di ritorno. Che è una brutta bestia, perchè ora, almeno nelle cosiddette società avanzate, quasi chiunque è, bene o male, abituato a condizioni di vita in cui si è persa la memoria della fame e delle privazioni. E' frequente, in questi casi, che le capacità di reazione siano appannate proprio dall' assenza del ricordo, che impedisce di dare un volto al problema e ne causa la sottovalutazione, con il rischio di comprendere solo di fronte ad una situazione ormai irreversibile con strumenti pacifici.



Allegria:D e buongiorno a tutti :):)
 
Buondì a tutti.

Devo fare i complimenti a tutto il 3D per gli interventi di ieri da quello di Gipa con la newsletter dell'algoritmo di Trump a quelli successivi di Dog e Gipa e gli interventi di tutti sulla tecnologia vs lavoro umano in particolare di DDUke.

Sono interventi che non si leggono in rete e neanche nei media mainstream.

Alla grande.




Mi associo e aggiungo Nagual alle citazioni :up:
 
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