Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Governo: contatti Conte-Gianni Letta per blindare Senato (Stampa)

ROMA (MF-DJ)--La mossa di Matteo Renzi ha fatto riattivare canali di comunicazione aperti nella prima fase della crisi scatenata da Matteo Salvini. Quando si arrivò a una triangolazione tra pezzi del Pd, pezzi di Forza Italia e Palazzo Chigi.

Lo scrive La Stampa spiegando che si sentirono Mara Carfagna e Vincenzo Spadafora, il più attivo sul fronte del M5S durante le trattative per tenere a galla la legislatura. Si conoscono e si stimano da tempo. Si sentirono Renzi e Gianni Letta, come emissario di Silvio Berlusconi. Ed entrambi sentirono Conte. Mentre tra i 5 Stelle c'era chi aveva portato in fase avanzata un'interlocuzione con un gruppetto di berlusconiani, contandone almeno venti al Senato pronti a staccarsi all'occorrenza.

Un mese fa c'era innanzitutto da tenere assieme una maggioranza per la nascita di un governo. Oggi un governo c'è, ma il timore di una frana a

Palazzo Madama, dove i senatori di Renzi possono far traballare la maggioranza, è lo stesso di un mese fa. Ecco perché Conte e i 5 Stelle hanno rimesso mano alla rubrica per preparare le contromosse, casomai l'ex rottamatore smentisse per l'ennesima volta i suoi pacifici propositi.

Fonti del Movimento confermano un contatto tra il presidente del Consiglio e Letta, il più prudente tra i consiglieri di Berlusconi, convinto da sempre della necessità di partecipare all'asse istituzionale che è stato infilato tra le ruote di Salvini. Letta osserva il disfacimento e la faida biblica di Fi, abbastanza disincantato da comprendere che di quello che resta oggi in Parlamento potrebbe domani non esserci più nulla. E allora è questo che pensa e ha detto ai

capi forzisti che si contendono la leadership, anche alla presenza del patriarca di Arcore: "Non possiamo fidarci solo di Renzi".

La conclusione fa parte delle rassicurazioni spedite al premier terrorizzato dai veti dell'ex Pd. Non ci sarà, almeno a breve, uno

smottamento degli eletti di Fi verso il suo nuovo contenitore. Piuttosto nascerebbero gruppi autonomi, gli eterni "responsabili" che, in estrema emergenza, potrebbero addirittura sostituirsi agli uomini di Renzi. In cambio potrebbero ottenere persino qualche presidenza di commissione, da strappare di mano ai leghisti.



(END) Dow Jones Newswires

September 18, 2019 02:45 ET (06:45 GMT)





Per dirla in dolce stil novo,

un troiaio :-o
 
Governo: contatti Conte-Gianni Letta per blindare Senato (Stampa)

ROMA (MF-DJ)--La mossa di Matteo Renzi ha fatto riattivare canali di comunicazione aperti nella prima fase della crisi scatenata da Matteo Salvini. Quando si arrivò a una triangolazione tra pezzi del Pd, pezzi di Forza Italia e Palazzo Chigi.

Lo scrive La Stampa spiegando che si sentirono Mara Carfagna e Vincenzo Spadafora, il più attivo sul fronte del M5S durante le trattative per tenere a galla la legislatura. Si conoscono e si stimano da tempo. Si sentirono Renzi e Gianni Letta, come emissario di Silvio Berlusconi. Ed entrambi sentirono Conte. Mentre tra i 5 Stelle c'era chi aveva portato in fase avanzata un'interlocuzione con un gruppetto di berlusconiani, contandone almeno venti al Senato pronti a staccarsi all'occorrenza.

Un mese fa c'era innanzitutto da tenere assieme una maggioranza per la nascita di un governo. Oggi un governo c'è, ma il timore di una frana a

Palazzo Madama, dove i senatori di Renzi possono far traballare la maggioranza, è lo stesso di un mese fa. Ecco perché Conte e i 5 Stelle hanno rimesso mano alla rubrica per preparare le contromosse, casomai l'ex rottamatore smentisse per l'ennesima volta i suoi pacifici propositi.

Fonti del Movimento confermano un contatto tra il presidente del Consiglio e Letta, il più prudente tra i consiglieri di Berlusconi, convinto da sempre della necessità di partecipare all'asse istituzionale che è stato infilato tra le ruote di Salvini. Letta osserva il disfacimento e la faida biblica di Fi, abbastanza disincantato da comprendere che di quello che resta oggi in Parlamento potrebbe domani non esserci più nulla. E allora è questo che pensa e ha detto ai

capi forzisti che si contendono la leadership, anche alla presenza del patriarca di Arcore: "Non possiamo fidarci solo di Renzi".

La conclusione fa parte delle rassicurazioni spedite al premier terrorizzato dai veti dell'ex Pd. Non ci sarà, almeno a breve, uno

smottamento degli eletti di Fi verso il suo nuovo contenitore. Piuttosto nascerebbero gruppi autonomi, gli eterni "responsabili" che, in estrema emergenza, potrebbero addirittura sostituirsi agli uomini di Renzi. In cambio potrebbero ottenere persino qualche presidenza di commissione, da strappare di mano ai leghisti.



(END) Dow Jones Newswires

September 18, 2019 02:45 ET (06:45 GMT)





Per dirla in dolce stil novo,

un troiaio :-o


Imbarazzante...anzi no, da vomito, come sempre.
 
Afghanistan: colloquio telefonico Mogherini-Ghani su processo pace

MILANO (MF-DJ)--L'alto rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Federica Mogherini, ha parlato oggi telefonicamente con il presidente dell'Afghanistan, Ashraf Ghani.

Esprimendo condoglianze e vicinanza al presidente per l'attacco di ieri a Charikar, che ha ucciso e ferito decine di persone, l'alto rappresentante ha sottolineato il sostegno dell'Unione Europea al popolo afghano e ha sottolineato l'importanza di un processo di pace e riconciliazione inclusivo, guidato dall'Afghanistan, che spianerebbe la strada alla pace e alla prosperità nel Paese, si legge in una nota dell'Ue.

Dopo la battuta d'arresto nei colloqui tra gli Usa e i talebani e nel dialogo intra-afghano, le elezioni sono più che mai necessarie. Per questo motivo, Mogherini ha espresso la speranza che le elezioni presidenziali del 28 settembre si tengano in un clima tranquillo, equo e trasparente.

Rammaricandosi per la sospensione dei colloqui di pace tra Stati Uniti e talebani e del dialogo intra-afgano, l'alto rappresentante ha sottolineato che i colloqui diretti tra Governo e talebani rimangono l'unica strada per una pace duratura, con un accordo equilibrato a favore di tutti gli afgani, accompagnato da un cessate il fuoco. In tale contesto, Mogherini ha confermato che l'Ue continuerà a sostenere la popolazione afghana.


(END) Dow Jones Newswires

September 18, 2019 09:05 ET (13:05 GMT)



Ancora le rispondono al telefono ?:lol::lol:

Mi mancherà moltissimo la moncherini :eeh:
 
Stato
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