Buongiorno a tutti

I miei due centesimi sui recenti eventi.
A mio avviso, come letto anche su alcuni commenti, la miccia che ieri ha innescato lo storno violentissimo dopo l’ euforia iniziale è stata l’ ammissione di non poter proseguire oltre sulla strada dei rendimenti negativi, in riferimento specialmente al tasso free sui depositi delle banche in Bce.
Ovviamente si tratta di veleno inoculato direttamente nei conti degli istituti di credito, il cui modello di business, già ora compromesso, verrebbe distrutto insieme ai loro conti economici. Draghi è stato abile a controbilanciare il taglio con le operazioni TLTRO 2, premianti per le banche che richiederanno denaro per fare credito fino alla possibilità di controbilanciare in toto il free rate sui depositi.
Le deduzioni che se ne possono trarre, anche alla luce del comportamento dei mercati di ieri, sono 2, e consequenziali:
1) I mercati, di fronte al solo ipotizzare che la politica dei tassi negativi possa essere giunta al termine, vengono colti da convulsioni da panico di portata gigantesca, come testimonia il reverse di ieri e i volumi con cui è avvenuto;
2) Pertanto, assodato che ogni persona normodotata comprende che, se in teoria non esistono limiti all’ innalzamento dei tassi, al loro taglio si oppone invece il pavimento dello zero, al di sotto del quale non si può scavare più di tanto pena l’ innesco di effetti collaterali devastanti per il sistema creditizio, bisognerebbe sperare che l’ antidoto messo in campo da Draghi sia sufficiente a raggiungere quegli obiettivi di crescita e inflazione bastevoli a convincere i mercati che non siano più, in futuro, necessarie politiche monetarie fondate appunto su tassi negativi.
Per sovrammercato, il nostro ha lanciato anche l’ ultima latta di pomodori pelati piena di tritolo, cioè il programma di acquisto dei corporate bonds.
Basterà?
A mio parere, no, per ragioni ripetute infinite volte che non mi pare il caso di rivangare per l’ ennesima volta (in un assetto sbagliato, inutile accanirsi a curare i sintomi senza rimettere in discussione l’ impianto); potrei solo aggiungere che, in una struttura produttiva come la nostra, caratterizzata da un numero relativamente ridotto (rispetto alle altre grandi economie europee) di attori di grandi e medio-grandi dimensioni, i benefici derivanti dal rastrellamento di bonds societari saranno anche più limitati che altrove, finendo a favorire i soliti noti.
La parte che mi pare interessante, invece, è la reazione dei mercati alla sola ipotesi di perdita di controllo delle banche centrali: terrificante, come sperimentato da inizio dicembre e visto però molto bene anche ieri. E anche oggi, dove invece l’ orientamento sembra quello di concedere ancora credito ad un altro calcio al barattolo.
Dopo (sempre opinione mia), gli amici governatori dovranno lavorare di fantasia per trovare alternative credibili da dare in pasto ai mercati.
Altrimenti, ho l’ impressione che inizierà il balletto del rimpallo delle responsabilità con il mondo politico, evento di solito immediatamente precedente a mutamenti importanti…
Operativamente, che è la cosa che conta qui più di tutte, non mi faccio condizionare dalle opinioni (soprattutto dalle mie, che possono influire in ampia misura sulla sfera emotiva, e ciò non deve mai avvenire), però, diciamo in linea di massima, lo scenario di medio termine che mi prefiguro mi induce a essere vigile specialmente sugli investimenti azionari cassettati che ho in ptf.
Per il resto, sempre lungo di fib; stoppato invece in trailing lo short eur/usd a 1,115, con buon gain complessivo, considerata anche la quota già dismessa in precedenza, ma certo l’ amaro in bocca, visto l’ abbrivio iniziale e lo swing successivo, è innegabile.
Complimenti a Dog per le analisi e anche per la tempistica (blog)

