VIRUS CINA: S&P, RENDE PROSPETTIVE 2020 PER SETTORE AUTO PIU' IMPEGNATIVE
La diffusione del coronavirus sta rendendo il 2020 piu' impegnativo di quanto inizialmente stimato per il comparto auto mondiale. Nonostante una minore gravita' rispetto all'esplosione della Sars nel 2002-2003, una normalizzazione della situazione potrebbe protrarsi ben oltre il primo trimestre dell'anno. E' quanto stima S&P, ricordando di aver anticipato che il piu' grande rischio per il settore e' l'interruzione della catena produttiva, in quanto la componentistica ha radici profonde in Cina. In questa fase, tuttavia, per S&P risulta difficile fare previsioni sull'impatto del virus anche se l'attesa per un solo "lieve" recupero del mercato cinese porta con se' un rischio materiale al ribasso per il settore e per le previsioni dell'agenzia stessa sulle vendite globali di auto nel 2020. Qualsiasi recupero significativo che si dovesse verificare nel resto dell'anno in Cina, per l'agenzia di rating, dovrebbe probabilmente fare affidamento su un sostegno molto piu' ampio di quello proposto dal governo cinese nel 2019. Infine, per S&P, mentre tiene banco la questione coronavirus, si assiste a un aumento delle fusioni e acquisizioni nel settore automobilistico. Si tratta di uno sviluppo chiave che avevamo anticipato nei nostri articoli sulle principali tendenze del settore, evidenzia l'agenzia: "oltre a Psa-Fca, Borgwarner Delphi e Traton-Navistar confermano che le fusioni e acquisizioni sono un'opzione per contrastare condizioni sempre piu' difficili per l'industria automobilistica globale".