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BCE: PROSPETTIVE ECONOMICHE OFFUSCATE, DIFFICILE STIMARE DURATA IMPATTO SU PRODUZIONE
"La diffusione del Covid-19 ha offuscato le prospettive a livello mondiale. La situazione e' in evoluzione giorno dopo giorno ed e' pertanto molto difficile stimare quanto dureranno le perturbazioni alla produzione e al commercio, e quale sara' la risposta dei consumatori di tutto il mondo all'incertezza che da cio' deriva". E' quanto rileva la Bce nel consueto bollettino mensile in cui si osserva come l'epidemia arriva dopo un periodo di attivita' modesta a livello mondiale. "Lo scorso anno la crescita del Pil mondiale in termini reali (esclusa l'area dell'euro) - si ricorda - e' scesa al 2,9 per cento, segnando il ritmo piu' basso dalla Grande recessione. Il rallentamento e' stato piu' ampio e pronunciato rispetto agli episodi piu' recenti risalenti al 2012-2013 e al 2015-2016. Il fattore determinante e' stato il ricorrente inasprirsi delle tensioni commerciali che, comportando maggiore incertezza, ha spinto le imprese a rinviare gli investimenti e i consumatori a ritardare gli acquisti di beni durevoli. Questo ha a sua volta determinato un deciso calo dell'attivita' manifatturiera e degli scambi commerciali a livello mondiale".
"La diffusione del Covid-19 ha offuscato le prospettive a livello mondiale. La situazione e' in evoluzione giorno dopo giorno ed e' pertanto molto difficile stimare quanto dureranno le perturbazioni alla produzione e al commercio, e quale sara' la risposta dei consumatori di tutto il mondo all'incertezza che da cio' deriva". E' quanto rileva la Bce nel consueto bollettino mensile in cui si osserva come l'epidemia arriva dopo un periodo di attivita' modesta a livello mondiale. "Lo scorso anno la crescita del Pil mondiale in termini reali (esclusa l'area dell'euro) - si ricorda - e' scesa al 2,9 per cento, segnando il ritmo piu' basso dalla Grande recessione. Il rallentamento e' stato piu' ampio e pronunciato rispetto agli episodi piu' recenti risalenti al 2012-2013 e al 2015-2016. Il fattore determinante e' stato il ricorrente inasprirsi delle tensioni commerciali che, comportando maggiore incertezza, ha spinto le imprese a rinviare gli investimenti e i consumatori a ritardare gli acquisti di beni durevoli. Questo ha a sua volta determinato un deciso calo dell'attivita' manifatturiera e degli scambi commerciali a livello mondiale".