Gloria ai Bastardi - Cap. 1

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Buongiorno,
Dduke volevo chiederti se hai uno storico su queste divergenze dei volumi? Ossia non per sapere dopo quanto tempo dalla loro apparizione ( che sappiamo varia da periodo a periodo) poi si è concretato l'inversione del trend ma per vedere proprio una percentuale di affidabilità......se hai uno storico di 30 anni ad esempio.......visto che si parla di mesi di accumulo o distribuzione prima del cambio trend uno storico ultradecennale sarebbe di conforto. Tipo prima del crollo del 1987 c'erano queste divergenze mesi prima che ne annunciavano la discesa?.......oppure con la crisi russa del 1998 e le tigri asiatiche che trascinò giù le borse c'erano divergenze che ne annunciavano il crollo e poi la successiva ripartenza a razzo?......con il crollo delle torri gemelli e la crisi del 2002 c'erano divergenze che annunciavano poi un rialzo quinquiennale?.......ti parlo di questi periodi perchè era un altro tipo di finanza molto meno virtuale di oggi e senza tante macchinette a comandarle e con molta più burocrazia nel mezzo, quindi in poche parole volumi "veri" di fondi d'investimento e non di "trader cinesi" dell'ultima ora........ecco mi piacerebbe se ce l'hai fare un confronto con quei periodi e le tue divergenze sui volumi dell'epoca. grazie e spero di essermi spiegato bene :)

Dal 2006 in su e già la macchina ci mette del tempo a riportare i risultati, con un periodo più lungo avrei le ventole nelle orecchie.

Comunque a me non importa di periodi così lunghi, io lavoro gli intermedi, il medio/breve periodo, anche perchè non credo alle previsioni.

Detto questo sono arrivato ad una conclusione, che il tempo dell'accumulo e della distribuzione non è mai fisso e non riguarda mai il tempo ma bensì l'esito della manovra stessa. Detto chiramente io non so quando sono soddisfatti e per adesso mi sono arreso all'idea di non poterlo sapere. So "solo" però quello che non devo fare ovvero andare contro a prescinderese i prezzi vanno oppure no.

Nel 2015 dicevo che c'era forte distribuzione, m ail mercato continuava ad andare per poi piegarsi ad agosto e accelerare a gennaio quondo, in gennaio ho rilevato l'inizio dell'accumulo che va tutt'ora avanti. E' la coda di questi movimenti che ti mette in difficoltà, sia al rialzo che al ribasso.
 
Il bund continua a ridurre i rendimenti mentre il BTP sta sempre in zona 1.50/1.55. E' l'unica cosa che giustifica la debolezza dell'indice perchè a volumi oggi mi sa che facciam peggio di ieri.
 
Ciao Duke, buongiorno a tutti!

In usa

Nasdaq, che in genere anticipa, e russel, l'indice più legato ai fondamentali dell'economia, suggeriscono inversione dell'uptrend.
Sp500 e dow tengono duro. Guardando alle opzioni, non sono attesi tracolli, al limite uno scarico degli oscillatori.

Eur/usd

Come per Dog, considero il dollar index fondamentale. Lì, secondo me, si gioca la partita.
Graficamente si è fatto un doppio massimo sporco, ma a preoccuparmi è il grafico. Il primo massimo è stato fatto in spike con immediato ritraccio, quindi è un livello resistivo più psicologico che tecnico, rotto quello con conferma, addio euro debole. Con tutte le euroconseguenze che questo comporterà. Il secondo attacco al primo massimo, invece, è stato portato lentamente con candele più solide, da trend, appunto. Ecco cosa mi fa temere.
Inoltre, l'oi su fixe dà praterie verdi all'insù, a parte un tappo a 105 su giugno. Un'inversione di medio lungo su eur/usd sarebbe per noi devastante, altro che brexit!


Per me €/$ deve rientrare velocemente sotto 1,12 e successivamente sotto 1,10, nonostante il quadro macro e dati USA si sia deteriorato e scommettono sempre di più su un ennesimo rinvio del rialzo tassi da giugno a settembre.
 
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