Buongiorno e buona domenica a tutti.
A distanza di due mesi dall'inizio di questa Pandemia in Italia e sostanzialmente in tutto il mondo, in quanto prima pareva essere confinata unicamente in Cina, a Whuan, faccio alcune considerazioni.
Ieri, mentre ascoltavo il milionesimo "approfondimento" sul Covid19, dove un rappresentante sanitario di un regione parlava e cercava di analizzare oggettivamente quanto accaduto dal 21 febbario ad oggi e, lo faceva con un'oggettività ammirevole, senza scadere mai in pareri soggettivi o altre elucubrazioni dettate dal momento, mi sono balenate in testa alcuni aspetti legati a quanto accaduto in Italia durante la Grande Guerra.
Durante la Grande Guerra l'Italia è andata in guerra contro un nemico, l'Impero Austro-Ungarico: decisamente più forte, più numeroso e meglio organizzato rispeto al nostro Regio Esercito.
Molti dei nostri soldati di allora (e da qui la similitudine con i nostri medici e infermieri in prima linea contro il Covid19), erano ragazzi alle prime armi, molti venivano dal sud, e quasi tutti aiutavano le numerose e povere famiglie di allora nella coltivazione della terra e del bestiame.
Ma l'aspetto che più mi ha colpito e che trovo del tutto analogo a quanto sta accadendo a medici e infermieri è che, oggi come allora, lo Stato li ha lasciati senza "armi" adeguate a combattere il nemico, mi spiego:
> durante la Grande Guerra i nostri soldati hanno combatutto al Fronte con armi del tutto inadeguate, superate e decisamente di pessima qualità, basti pensare alle nostre mitragliatrici Fiat, che si inceppavano sistematicamente in battaglia e non venivano nemmeno requisite dai soldati austriaci, quando questi conquistavano postazioni italiane, questo per dire la pessima qualità degli equipaggiamenti dei nostro soldati in Guerra, ma per il "governo" di allora era tutto ok,
> stessa cosa si può dire per le forniture di tutto ciò che era necessario ad affrontare dignitosamente e con qualche oggettiva speranza di combattere alla pari con il nemico, quindi parlo dei vestiti, del rancio e dei mezzi.
> l'esercito Austro-Ungarico, composto anch'esso da uomini molto giovani e ugualmente poveri, aveva capito che il morale delle truppe era ed è un aspetto fondamentale in guerra, così come lo era e lo è, l'assistenza economica sia ai soldati, ma soprattutto alle famiglie che si erano viste private di preziosa manodopera per le attività agricole e commerciali dell'epoca.
> ai soldati austro-ungarici venivano garantiti rancio e cambio vestiti con puntualità; essi venivano pagati e alle loro famiglie venivano dato un sussidio dal mese successivo alla partenza dei figli e/o mariti per il Fronte. Ai nostri, nulla di tutto questo, anzi, se durante una battaglia, un nostro soldato rovinava la divisa si vedeva decurtata la paga in proporzione, idem se avesse perso il coltello o il fucile, quand'anche non fosse stato costretto dal superiore di turno a doverlo andare a recuperare, rischiando la vita (sono fatti realmente accaduti e documentati). I nostri dovevano pagarsi anche sigarette e sigari, quando questi erano disponibili, visto che anche il rancio era pessimo, scarso e mai puntuale.
Tutti questi aspetti, che hanno portato i nostri ragazzi a combattere, resistere e morire in condizioni atroci è figlio della mentalità di allora, dove regnava la monarchia e la nobiltà...dove i pochi e stolti uomini che erano chiamati a governare e dirigere il Paese, se ne stavano nei salotti di Torino e Milano, e da li dirigevano le operazioni militari contro un esercito nemico, degno di questo nome, in quanto organizzato in ogni suo minimo dettaglio.
Oggi abbiamo medici e infermieri che da due mesi combattono in prima linea, al Fronte, contro un nemico invisibile, molto organizzato e senza scrupoli alcuni.
I nostri "soldati" di oggi, stanno combattendo con le stesse identiche difficoltà di un secolo fa, dove allora mancava rancio, armamenti e un'adeguata preparazione ad affrontare un nemiico, numericamente e qualitativamente molto più forte...e oggi si ripete la stessa cosa, con medici e infermieri che per un mese hanno fatto fronte ad una situazione di una gravità assoluta, senza l'ausilio delle "armi" di base, quali i presidi medici basilari, come tute, mascherine, ventilatori etc...
Un secolo fa avevamo il re e i vari cadorna (volutamente in minuscolo)...oggi abbiamo i nostri governanti, autoproclamatisi democratici, moderati e per bene...ma la sostanza non è cambiata, la lezione non è servita e loro continuano a riempirsi la bocca di "armiamoci e partite".
Oggi come allora, io posso solo provare Rispetto, Ammirazione e Amore per tutte quelle persone, donne e uomini, che hanno combattuto e che combattono in prima linea contro il nemico...sia esterno che interno, dove quest'ultimo è di gran lunga il peggiore, perchè subdolo, infame e traditore.