Ma allora che fare?
Aspettare come propone Bifo?
"Da tempo il capitalismo si trovava in condizione di stagnazione irrimediabile. Ma continuava a pungolare gli animali da soma che noi siamo, per imporci di continuare a correre, anche se ormai la crescita era divenuta un miraggio triste ed impossibile.
La rivoluzione non era più pensabile, perché la soggettività è confusa, depressa, convulsiva, e il cervello politico non ha più alcuna presa sulla realtà. E allora ecco una rivoluzione senza soggettività, puramente implosiva, una rivolta della passività, della rassegnazione. Rassegniamoci. Tutt’a un tratto questo appare come uno slogan ultrasovversivo. Basta con l’agitazione inutile che dovrebbe migliorare e invece produce solo peggioramento della qualità della vita. Letteralmente: non c’è più niente da fare. E allora non facciamolo.
È difficile che l’organismo collettivo si riprenda da questo shock psicotico-virale e che l’economia capitalistica ormai ridotta alla stagnazione irrimediabile riprenda il suo cammino glorioso. Possiamo sprofondare nell’inferno di una detenzione tecnomilitare di cui solo Amazon e il Pentagono hanno le chiavi. Oppure possiamo dimenticare il debito, il credito, il denaro e l’accumulazione.
Quel che la volontà politica non è riuscita a fare potrebbe farlo la potenza mutagena del virus. Ma questa fuoriuscita occorre prepararla immaginando il possibile, ora che l’imprevedibile ha lacerato la tela dell’inevitabile."
Oppure sabotare? O ancora darsi per vinti e mettersi da parte?
Noi comunque siamo qui, su un forum di finanza, dubbiosi, scettici, sovversivi quanto si vuole ma complici di un sistema che ci sotterra, come vittime sociali non molto diverse e forse più sfortunate di quelle centinaia di migliaia che il virus ha già tolto dalle ambasce.