Dogtown
Forever Ultras Ghetto
ma cazz per na volta che chiedo una cosa non mi risponde sto depravato
Figa...io pensavo che parlassi della mia mela...e non ci ho capito più un cazz...
ma cazz per na volta che chiedo una cosa non mi risponde sto depravato
ma cazz per na volta che chiedo una cosa non mi risponde sto depravato
Ma allora che fare?
Aspettare come propone Bifo?
"Da tempo il capitalismo si trovava in condizione di stagnazione irrimediabile. Ma continuava a pungolare gli animali da soma che noi siamo, per imporci di continuare a correre, anche se ormai la crescita era divenuta un miraggio triste ed impossibile.
La rivoluzione non era più pensabile, perché la soggettività è confusa, depressa, convulsiva, e il cervello politico non ha più alcuna presa sulla realtà. E allora ecco una rivoluzione senza soggettività, puramente implosiva, una rivolta della passività, della rassegnazione. Rassegniamoci. Tutt’a un tratto questo appare come uno slogan ultrasovversivo. Basta con l’agitazione inutile che dovrebbe migliorare e invece produce solo peggioramento della qualità della vita. Letteralmente: non c’è più niente da fare. E allora non facciamolo.
È difficile che l’organismo collettivo si riprenda da questo shock psicotico-virale e che l’economia capitalistica ormai ridotta alla stagnazione irrimediabile riprenda il suo cammino glorioso. Possiamo sprofondare nell’inferno di una detenzione tecnomilitare di cui solo Amazon e il Pentagono hanno le chiavi. Oppure possiamo dimenticare il debito, il credito, il denaro e l’accumulazione.
Quel che la volontà politica non è riuscita a fare potrebbe farlo la potenza mutagena del virus. Ma questa fuoriuscita occorre prepararla immaginando il possibile, ora che l’imprevedibile ha lacerato la tela dell’inevitabile."
Oppure sabotare? O ancora darsi per vinti e mettersi da parte?
Noi comunque siamo qui, su un forum di finanza, dubbiosi, scettici, sovversivi quanto si vuole ma complici di un sistema che ci sotterra, come vittime sociali non molto diverse e forse più sfortunate di quelle centinaia di migliaia che il virus ha già tolto dalle ambasce.
Mi bruciano il cervello questi mercati.
Vi saluto, pace e bene
Bifo è figlio del 77 ed ogni tanto fa dei voli pindarici un po esagerati ma è evidente che sebbene non ami la costruzione stessa del modello capitalistico bisogna anche dire che la sua capacità di sopravvivenza è elevata grazie al meccanismo di adattamento che lo caratterizza molto più di altre forme societarie. Inoltre l'espansione dei mercati ha funzionato perfettamente per il suo ciclo espansivo e delle sacche di espansione si intravedono ancora in giro per il globo ma sono sempre di meno; è evidente che quando la condizione del capitale designerà con evidenza i vincenti ed i perdenti del suo modello di crescita allora ci sarà una volontà più chiara di reale cambiamento ma ho l'impressione che ci vorrà ancora parecchio tempo.
Nel frattempo occorre navigare in questo modello nel migliore dei modi.
Non vedo lo scandalo nel dire che Bifo è figlio del '77. L'ho conosciuto personalmente nei primi anni ottanta e posso dirti che fra quelli del '77, come forse vuoi catalogarli tu, era il meno "chierico" di tutti.
In quanto al tempo non lo so, forse dipenderà dal numero di sopravvissuti, al virus, al clima o a una probabile guerra. Nell'attesa mi sento di condividere un altro suo "volo pindarico":
"Sono pieno di dubbi e non azzardo previsioni, ma una cosa mi sembra di capirla: che la pandemia virale del 2020 segna un passaggio, o piuttosto lo rivela. Si tratta del passaggio dall’orizzonte dell’espansione che delimitava lo sguardo dell’umanità moderna, all’orizzonte dell’estinzione che in una maniera o in un’altra è destinato a delimitare lo sguardo dell’umanità che viene."
Mi sembra plausibile che ora sia più spontaneo pensare al buio che incombe piuttosto che al sol dell'avvenire che ci abbagliò.
Non vedo lo scandalo nel dire che Bifo è figlio del '77. L'ho conosciuto personalmente nei primi anni ottanta e posso dirti che fra quelli del '77, come forse vuoi catalogarli tu, era il meno "chierico" di tutti.
In quanto al tempo non lo so, forse dipenderà dal numero di sopravvissuti, al virus, al clima o a una probabile guerra. Nell'attesa mi sento di condividere un altro suo "volo pindarico":
"Sono pieno di dubbi e non azzardo previsioni, ma una cosa mi sembra di capirla: che la pandemia virale del 2020 segna un passaggio, o piuttosto lo rivela. Si tratta del passaggio dall’orizzonte dell’espansione che delimitava lo sguardo dell’umanità moderna, all’orizzonte dell’estinzione che in una maniera o in un’altra è destinato a delimitare lo sguardo dell’umanità che viene."
Mi sembra plausibile che ora sia più spontaneo pensare al buio che incombe piuttosto che al sol dell'avvenire che ci abbagliò.