Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
Sì, anche se lì la situazione era diversa, si era su un minimo.

Secondo me da tempo i mercati si trovano di fronte ad un'ambiguità di fondo, quella sulla credibilità e sostenibilità dei prezzi, in particolare dell'equity, e quella del reale scenario economico che ci attende. Perché se in teoria l'immissione di liquidità dovrebbe portare a una inflazione galoppante, in realtà la contrazione economica e soprattutto il prezzo delle commodity agitano piuttosto lo spettro della deflazione globale. Chiaro che i due scenari sono incompatibili e non potranno coesistere. Quale dei due ci attende veramente? Ecco la vera domanda che tutti si pongono. E in base alla risposta, i prezzi dell'equity potrebbero rivelarsi all'improvviso molto menzogneri.


Lì si gioca almeno metà della partita secondo me.

Nei vari speech dei banchieri centrali sentiti da giugno in avanti, è ovvio che il crollo dei prezzi delle materie prime, oil su tutti ha spiazzato le loro mosse in termini di tempo e vanificato buona parte delle azioni desiderate attraverso l'immissione di liquidità.

Dopo il selloff di agosto molti sono ancora fuori e secondo me attendono di capire le scelte e le tempistiche delle banche centrali: la bce si è espressa, la pboc si è espressa così come la boj, manca la "conferma" della fed che non è poco.

FED e BOJ sono più market oriented, mentre BCE e PBOC più attente alle politiche macro interne.

Sinceramente sono più preoccupato dai prezzi di alcuni mercati obbligazionari nella loro componente gov. che da quelli azionari.
 

DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
ed anche allora come ieri ci furono molte chiusure sulla scadenza trim

Sì, anche se lì la situazione era diversa, si era su un minimo.

Secondo me da tempo i mercati si trovano di fronte ad un'ambiguità di fondo, quella sulla credibilità e sostenibilità dei prezzi, in particolare dell'equity, e quella del reale scenario economico che ci attende. Perché se in teoria l'immissione di liquidità dovrebbe portare a una inflazione galoppante, in realtà la contrazione economica e soprattutto il prezzo delle commodity agitano piuttosto lo spettro della deflazione globale. Chiaro che i due scenari sono incompatibili e non potranno coesistere. Quale dei due ci attende veramente? Ecco la vera domanda che tutti si pongono. E in base alla risposta, i prezzi dell'equity potrebbero rivelarsi all'improvviso molto menzogneri.


Io vedo dei continui muri creati da 21K in giù, oltre non vado anche se il tempo, ovviamente, sta giocando a loro favore.

Comunque sono stati cotretti a difendere giù due volte e qualche cosa mi dice che non sono intenzionati a farlo una terza e quindi mi trovo in accordo con Lupo quando dice che potrebbe starci un'ultima gamba rialzista, utile per allontare quei livelli in caso di futuro ritracciamento.

Per quanto mi riguarda, però, non tocco nulla, sempre 60% lungo da poco sotto i 21 e corto dai 22.200, 20%. Credo anche che la parte corta la manterrò intatta comunque.
 

dark tranquillity

Torino è granata.
Lì si gioca almeno metà della partita secondo me.

Nei vari speech dei banchieri centrali sentiti da giugno in avanti, è ovvio che il crollo dei prezzi delle materie prime, oil su tutti ha spiazzato le loro mosse in termini di tempo e vanificato buona parte delle azioni desiderate attraverso l'immissione di liquidità.

Dopo il selloff di agosto molti sono ancora fuori e secondo me attendono di capire le scelte e le tempistiche delle banche centrali: la bce si è espressa, la pboc si è espressa così come la boj, manca la "conferma" della fed che non è poco.

FED e BOJ sono più market oriented, mentre BCE e PBOC più attente alle politiche macro interne.

Sinceramente sono più preoccupato dai prezzi di alcuni mercati obbligazionari nella loro componente gov. che da quelli azionari.

:up:

MSCI World ha un p/e di 16, S&P 500 lo ha a 17, Stoxx Global Select Dividend lo ha a 13, MSCI Emerging Markets lo ha a 11. Di per sè non sono alti, ecco il problema della sostenibilità, che naturalmente si riflette ancor più pesantemente sui debiti enormi delle economie occidentali.
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
:up:

MSCI World ha un p/e di 16, S&P 500 lo ha a 17, Stoxx Global Select Dividend lo ha a 13, MSCI Emerging Markets lo ha a 11. Di per sè non sono alti, ecco il problema della sostenibilità, che naturalmente si riflette ancor più pesantemente sui debiti enormi delle economie occidentali.

...mi sa che con tutto ciò che è stato messo in campo dalle BC, forse e dico forse, sarebbe opportuno rivedere il rapporto p/e in termini valutativi...ma questa è solo una mia idea.
 

dark tranquillity

Torino è granata.
...mi sa che con tutto ciò che è stato messo in campo dalle BC, forse e dico forse, sarebbe opportuno rivedere il rapporto p/e in termini valutativi...ma questa è solo una mia idea.

E io sono d'accordo con te, anzi, sto proprio dicendo questo, ma il p/e andrebbe rivisto proprio a seconda che ci attenda uno scenario di tipo fortemente inflattivo oppure deflattivo. Nel primo caso l'equity può considerarsi tuttora conveniente, o comunque interessante, nel secondo caso sarebbe sovrastimata e i suoi prezzi non credibili o comunque non sostenibili nel breve-medio termine.
 
Stato
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