HAHAHAHAHAHAHAHAHA
Ecco, a proposito, certamente vi sarà gradita la segnalazione, in alto a sinistra della pagina, proprio di fianco a "forum", della sezione MEMBRI
, all' interno della quale potete trovare l'elenco a scorrimento dei MEMBRI PIU' ATTIVI
Vedo con soddisfazione che il Gipa è piazzato in ottima posizione![]()
Lupo for PresidentE' un puzzle molto complicato composto da molti tasselli...Semplificando oltremodo, l'armonizzazione che per diversi decenni c'è stata e ha aiutato non poco a ridurre le distanze fra i popoli europei è stata spazzata definitivamente da due eventi consequenziali, a mio parere: il primo è stato l' euro (che è un sistema di cambi fissi, mai stato e mai sarà moneta unica e se lo sarà regolerà le transazioni all' interno di un cimitero); il secondo è stata la Grecia nel 2010.
L' euro è stata l'arma che ha sostituito quella militare e ha consentito il risveglio di politiche prevaricanti da parte di un paese che ne millantava l'avvenuta cancellazione, ma che invece le coltivava ancora, sopite, al suo interno.
D'altro canto, tutti, tranne gli inglesi, hanno accettato senza dibattere una questione di così grande importanza.
Il che dimostra come la democrazia ce la si debba meritare e questo dovrebbe anzitutto indurre i popoli europei a recitare un sonoro mea culpa.
Ma il mondo non funziona così, il benessere anestetizza le coscienze e la pace addormenta le sentinelle che dovrebbero vigilare sul proprio presente e sul futuro di chi verrà dopo di loro. Sono i cicli storici, da sempre le civiltà nascono, risplendono e declinano per queste ragioni, compatibilmente con le caratteristiche loro proprie e del loro tempo.
Noi ci troviamo alla giuntura fra il tramonto di un'epoca ed il principio di un'altra: cosa nascerà dipenderà soprattutto dal punto di rottura oltre il quale le persone non saranno più disposte a sopportare la stupidità e l'ingordigia omicida di un'intera classe dirigente. Fino a quando esiste la facoltà di scelta attraverso un voto, esiste una possibilità. Se però tale possibilità non verrà sfruttata alla svelta, allora avremo un problema, e soprattutto lo avrà chi verrà dopo di noi.
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Weidmann critica la politica generosa della BCE e il rischio deflazione
(Teleborsa) - Il Presidente della Bundesbank Jen Weidmann, notoriamente contrario ad una politica accomodante della BCE, continua a criticare l'iniezione massiccia di liquidità annunciata dall'Eurotower nell'ultimo meeting di marzo e si dice anche scettico circa il rischio deflazione.
Secondo il numero uno della banca centrale tedesca, infatti, la BCE è andata "troppo lontano" con il pacchetto di misure fatto di acquisti di asset e bassi tassi d'interesse.
"Non mi convince", ha detto Weidmann, in un intervento in Lichtenstein, citando i rischi connessi ad una politica fatta con strumenti non convenzionali, che equivale a gettare soldi dall'elicottero, e le ricadute sui profitti delle banche date da tassi di interesse troppo bassi e troppo a lungo.
Il Presidente della Bundesbank ha mostrato anche un certo scetticismo circa il rischio deflazione, affermando che "resta molto basso".
Poi, ha espresso perplessità sulla definizione di medio termine adottata dalla BCE per riportare l'inflazione sul target del 2%. La definizione comunemente accettata dai banchieri di Francoforte è due anni, vale a dire sino al 2018, ma Wedmann ha affermato che la BCE dovrà essere più flessibile circa i tempi necessari a riportare l'inflazione verso l'obiettivo fissato dal Patto di stabilità.
Notare come la flessibilità i krukki la invochino solo quando gli garba............
E' un puzzle molto complicato composto da molti tasselli...Semplificando oltremodo, l'armonizzazione che per diversi decenni c'è stata e ha aiutato non poco a ridurre le distanze fra i popoli europei è stata spazzata definitivamente da due eventi consequenziali, a mio parere: il primo è stato l' euro (che è un sistema di cambi fissi, mai stato e mai sarà moneta unica e se lo sarà regolerà le transazioni all' interno di un cimitero); il secondo è stata la Grecia nel 2010.
L' euro è stata l'arma che ha sostituito quella militare e ha consentito il risveglio di politiche prevaricanti da parte di un paese che ne millantava l'avvenuta cancellazione, ma che invece le coltivava ancora, sopite, al suo interno.
D'altro canto, tutti, tranne gli inglesi, hanno accettato senza dibattere una questione di così grande importanza.
Il che dimostra come la democrazia ce la si debba meritare e questo dovrebbe anzitutto indurre i popoli europei a recitare un sonoro mea culpa.
Ma il mondo non funziona così, il benessere anestetizza le coscienze e la pace addormenta le sentinelle che dovrebbero vigilare sul proprio presente e sul futuro di chi verrà dopo di loro. Sono i cicli storici, da sempre le civiltà nascono, risplendono e declinano per queste ragioni, compatibilmente con le caratteristiche loro proprie e del loro tempo.
Noi ci troviamo alla giuntura fra il tramonto di un'epoca ed il principio di un'altra: cosa nascerà dipenderà soprattutto dal punto di rottura oltre il quale le persone non saranno più disposte a sopportare la stupidità e l'ingordigia omicida di un'intera classe dirigente. Fino a quando esiste la facoltà di scelta attraverso un voto, esiste una possibilità. Se però tale possibilità non verrà sfruttata alla svelta, allora avremo un problema, e soprattutto lo avrà chi verrà dopo di noi.