Il 5 dicembre, il giorno dopo la consultazione referendaria, l' AD francese di UCG annuncia la trattativa in esclusiva con Amundi, gruppo Credit Agricole a controllo pubblico, se non erro, per la cessione di Pioneer, spiaggiando il concorrente nostrano Poste Italiane. Pochi gg dopo segue la formalizzazione di un piano di "risanamento" che raddoppia gli esuberi (ora 14000) e prevede un adc monstre di 13bn e la cessione di crediti deteriorati + svalutazioni.
Sono davvero curioso di vedere quale sarà il nuovo assetto societario dopo l' adc.
Per pura coincidenza il francese potrebbe diventare la lingua dominante, ma forse sono malevolo...
Sempre per puro caso, sempre a referendum concluso, sempre un francese parte lancia in resta alla conquista di Mediaset, sempre + o - spalleggiato da un sistema finanziario a prevalente controllo pubblico salvato 6 anni fa dalla bancarotta con il contributo solidaristico di tutta europa, noialtri in prima fila.
Nel gruppo Assicurazioni Generali, l' AD francese sta facendo piazza pulita dei dirigenti e pare che, senza preoccuparsi troppo dei soci, abbia intenzione di mettere in vendita Generali France (che, insieme alla costola tedesca, è uno dei 3 pilastri fondamentali per il business della compagnia) ad Allianz, in guisa da non incorrere in provvedimenti dell' antitrust e poter così favorire l' acquisizione di Generali stessa da parte di AXA.
Ovviamente Generali è ancora la più importante partecipazione di Mediobanca, dentro cui già i francesi hanno un piede.
Se così fosse, credo potremmo appendere un cartello fuori dalla vetrina di chiuso per cessata attività, senza retorica.
A dimostrazione che questo modello di Europa è esattamente quel trionfo di nazionalismi e di egoismi che la narrazione mainstream appioppa ai movimenti cosiddetti "populisti".
Ai krauti l' industria, ai franchi la finanza.
E' così da sempre, fin da quando il presidente italiano della commissione ue venne preso a calci nel deretano al monito di "zitto tu, che qui comandiamo noi e facciamo quello che ci pare".
Noi abbiamo una classe politica scadente, ma nessuno avrebbe potuto cambiare il corso delle cose se non rompendo un patto scellerato costruito, quello sì, da una classe politica ancora più scadente.
La realtà è che questa è una guerra vestita con il mantello ipocrita dell' unione e della pace e noi siamo ad un millimetro dal perderla in maniera ignominiosa.
Ma soprattutto di farla perdere ai figli e questo è imperdonabile.
Le ultime 9 righe si possono saltare, sono solo opinioni personali, ma il resto direi che può senz' altro far parte del bagaglio di questioni da tenere presenti quando si decide di fare una qualsiasi operazione sul nostro mercato, preda di situazioni di carattere eccezionale (e non ho citato Mps) che possono ribaltare qualunque previsione in un amen, anche la più sensata.
Mi sentirei, per quello che valgono i miei pareri, di suggerire di lavorare sempre con coperture, anche a costo di erodere i possibili gains o di vederli sfumare se limitati a poche centinaia di punti. Il contraltare può essere un treno in faccia di quelli talmente veloci che ci si ritrova piallati prima ancora di essersene accorti