Questi bastardi populisti, leghisti, fascisti, razzisti ecc...della CIA
Titolo: Pensioni: Cia, Boeri fa confusione tra assistenza e previdenza
Ora: 05/07/2018 16:34
Testo:
ROMA (MF-DJ)--Molte ombre e poche luci. Questo il commento di
Cia-Agricoltori Italiani sulla presentazione alla Camera della relazione
del presidente dell'Inps, Tito Boeri.
"Le ombre -fa sapere Cia- riguardano soprattutto le valutazioni sulla
sostenibilita' del sistema previdenziale italiano, sulle pensioni e sulla
demografia, dove Boeri ha esibito molti dati di comodo, facendo ancora una
volta confusione tra assistenza e previdenza, cioe' cercando di dimostrare
che la legge Fornero e' intoccabile e le future pensioni dei giovani
saranno basse per colpa dei padri e dei nonni".
In Italia, dice l'associazione, ben 2,2 milioni di anziani vivono con
pensioni al di sotto di 510 euro e, di questi, circa un milione sono ex
agricoltori. Una situazione di vera emergenza sociale, che rischia di
peggiorare nei prossimi anni.
In realta' con la reintroduzione del sistema contributivo i futuri
pensionati agricoltori e con contributi a partire 1996, non avranno
nemmeno piu' l'integrazione al minimo e quindi pensioni anche di 276 euro
al mese. Il bilancio 2016 dell'Inps, l'ultimo disponibile, dimostra in
modo incontrovertibile che nel 2016 la vera spesa previdenziale italiana
e' di 150,9 miliardi, al netto dell'assistenza, che deve essere a carico
della fiscalita' generale, e dei 49 miliardi di Irpef pagata dai
pensionati, una partita di giro per il bilancio dello Stato.
La spesa per pensioni in Italia, pari all'10,1 % del Pil, al di sotto
della media europea, non solo e' in perfetto equilibrio, ma grazie alle
entrate contributive registra nel 2016 un attivo di ben 30,3 miliardi di
euro. "Questo dovrebbe dire in modo chiaro e trasparente l'Inps e chiedere
di cambiare l'impostazione sbagliata dell'Istat quando comunica a Eurostat
dati gonfiati sulla spesa pensionistica italiana. A differenza di quello
che fanno la Germania e altri Paesi europei, addirittura si considera la
spesa per pensioni, comprendendo l'assistenza e l'Irpef, e quindi
calcolando un'incidenza assurda sul Pil del 17%".
Per queste ragioni, Cia-Agricoltori Italiani ritiene "ci siano le
condizioni concrete per aumentare le pensioni basse al di sopra del tetto
minimo fissato dalla Carta Sociale Europea al 40% del reddito medio
nazionale, che in Italia e di 640 euro". Nel bilancio previdenziale
italiano ci sono anche le risorse per garantire soprattutto alle nuove
generazioni, tra cui i giovani agricoltori, una pensione base da
aggiungere alla pensione contributiva.
"Tra le poche luci -continua l'associazione- la relazione di Boeri
contiene il giudizio negativo sull'eliminazione dei voucher, posizione che
riconosce la necessita' di garantire, specialmente per l'agricoltura la
disponibilita' di lavoratori anche immigrati sul mercato del lavoro.
Infine -buona per Cia- anche la richiesta di decurtare le pensioni d'oro".
vs