Gloria ai Bastardi - Cap. 1

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Starei attento di non essere su una molla ben caricata, ovvero l'inverso di quanto successo lo scorso anno.

Per me arrivano alla BCE/FED su questi livelli, se non più bassi, come scritto più volte.

I Mercati hanno/vogliono avere indicazioni sul proseguo...li hanno abituati così negli ultimi 10 anni :d:
 
C'è che se esce la notizia da parte di USA, FED, BCE etc...che supportano nuovamente i mercati con nuove operazioni straordinarie di politiche monetarie, come per altro la Cina ha già fatto...è possibile un rally da ricordare.


I mercati sono completamente e definitivamente dipendenti dalla forward guidance delle BC, e questo per quanto mi riguarda è una cosa aberrante in termini economici.

Quanto fatto dalle BC dal 2008 in avanti ha completamente cancellato tutte le regole/teorie sul libero mercato, portando il tutto ad un livello di moral hazard inimmaginabile e inaccettabile. E' come se avessimo già assistito allo scoppio della madre di tute le bombe atomiche, in ambito finanziario ovviamente...e questo che vediamo noi oggi, altro non è che il "nuovo mondo" che "rinasce"...con tutto ciò che questo comporta in termini economici e sociali, ovviamente.
 
C'è che se esce la notizia da parte di USA, FED, BCE etc...che supportano nuovamente i mercati con nuove operazioni straordinarie di politiche monetarie, come per altro la Cina ha già fatto...è possibile un rally da ricordare.
No, queste sono solo fantasie, io opero sui dati che i mercati buttano fuori, almeno quelli che riesco ad avere e lavorare. Per me c'è dell'altro e parlo dal punto di vista puramente tecnico.
 
Il 5 anni americano lotta ancora con il 2 anni. Le curve americane devono ancora normalizzarsi.
 
No, queste sono solo fantasie, io opero sui dati che i mercati buttano fuori, almeno quelli che riesco ad avere e lavorare. Per me c'è dell'altro e parlo dal punto di vista puramente tecnico.

Le news, intendo quelle di una certa rilevanza, che ovviamente "alcuni" hanno prima degli altri, muovono i mercati, da sempre, quindi pezzi & volumi.

I dati, intesi come valori, prezzi e volumi sono figli di questo a mio modo di vedere.
 
Le news, intendo quelle di una certa rilevanza, che ovviamente "alcuni" hanno prima degli altri, muovono i mercati, da sempre, quindi pezzi & volumi.

I dati, intesi come valori, prezzi e volumi sono figli di questo a mio modo di vedere.
Non lo so, rilevo solo, il resto non è roba per me, non ne sono in grado.
 
Visto che in questo covo di sovranisti mi chiedi cosa penso dell'Europa mi metti in difficoltà.. :p:d: A parte gli scherzi:
L'Europa nella sua eccezione attuale è un coacervo di contraddizioni non solo monetarie ed economiche ma anche politiche e fiscali.
Mi limiterò però a parlare dei limiti politici relativamente alle altre aree di influenza multipolare e cioè Cina e USA.
Dal punto di vista industriale la Cina la fa da padrona e gli altri due poli fanno fatica a seguirne il cammino esclusi gli USA nell'high tech e l'Europa in alcune componenti manifatturiere.
Dal punto di vista finanziario la realtà è rovesciata e sono gli USA a dominare con l'Europa che segue ad ampia distanza (soprattutto con UK in un cammino differente) e la Cina che sta costruendo ora un suo mercato dei capitali anche se come qualunque cosa Cinese con grande impeto.
Inoltre l'Europa fa fatica ad imporre, come invece riesce bene agli USA con la politica dei ricatti, o alla Cina con la politica della colonizzazione finanziaria, i propri interessi a livello globale.

Lo scontro in atto tra USA e Cina può avere diversi sbocchi e tutti possono avere una forte influenza sull'Europa.
Se lo scontro sarà diretto è evidente che i danni maggiori potrebbero interessare proprio le due realtà belligeranti (in senso economico almeno al momento) e quindi l'Europa potrebbe approfittare dei capitali che necessitano di aree meno volatili e magari con la brexit in corso potrebbe andargli anche meglio del previsto.

Se lo scontro sarà invece indiretto l'occupazione di spazi economici mal presidiati potrebbe diventare una priorità e questo scenario sarebbe molto poco favorevole all'europa e molto più favorevole a un UK fuori completamente dall'Europa.

Al momento in una fase reflazionistica dove le aspettative per un pesante ritorno delle banche centrali a immettere liquidità al sistema sta premiando gli asset di rischio l'Europa potrebbe fare meglio del previsto per le sottovalutazioni del caso delle aziende e per i limiti della perfezione a cui gli asset di rischio USA stanno tendendo oramai da un pezzo in spregio a tutte le potenziali difficoltà del momento.

L'area in se è comunque debole e una eventuale nuova crisi economica metterebbe completamente a nudo il progetto quantomeno dell'euro se non di tutta l'architettura dell'area.
Per questa ragione è urgente ridiscutere il funzionamento della stessa e le priorità che non devono solo riguardare quelle delle lobbies che infestano Bruxelles ma quelle dei popoli che dentro questo contenitore ci stanno con sempre più fatica.




:D:-D:D Il "taglio" del quesito era tutto tecnico ;)

Il fatto è che, purtroppo, le ricadute di certe scelte di filosofia economica, volendo usare un termine un po' aulico, non si possono ignorare anche all' interno di una analisi
dei mercati, tali sono i loro effetti. A prescindere da come la si pensi nel merito.

E grazie della risposta :up:



Buona giornata a tutti :)
 
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