Gloria ai Bastardi - Cap. 1

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Titolo: Autostrade: Toninelli, convenzione blindata da governi precedenti



Autostrade: Toninelli, convenzione blindata da governi precedenti

ROMA (MF-DJ)--"La complessità della procedura che stiamo portando avanti
è una conseguenza diretta di una convenzione costruita con grave
pregiudizio degli interessi pubblici da parte di un Governo di
Centrosinistra e per giunta successivamente blindata attraverso la sua
legificazione da un Governo di Centrodestra".
Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo
Toninelli, durante il question time alla Camera sull'annunciata procedura
di revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia, in relazione al
crollo del ponte Morandi di Genova.
"Quanto fatto fino ad oggi ha già avuto come prima conseguenza positiva
per l'interesse pubblico quello del pagamento da parte di Aspi dei
risarcimenti agli sfollati e alle imprese del territorio nonché della
messa a disposizione delle risorse necessarie alla demolizione e
ricostruzione del ponte, esattamente come avevamo annunciato. Questo è
un'ulteriore riprova dell'impegno del Governo affinché lo Stato torni a
fare lo Stato", ha concluso.



(END) Dow Jones Newswires

February 27, 2019 09:54 ET (14:54 GMT)


L' andamento di quel titolo di m.erda suggeriva un epilogo favorevole ai Benetton.

Dal canto mio, però, con tutta la comprensione del caso, non sono disponibile a giustificare tutto con "il cattivo operato
dei precedenti governi". Pretendo la concessione a questi delinquenti revocata. E se non lo fanno, quello che revocherò loro
io sarà il mio voto. Vale per entrambi i partecipanti alla coalizione.
 
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Bce: Weidmann; disposto a guidarla, non rinnego critiche a Qe

MILANO (MF-DJ)--Il governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, ha indicato, a margine di un evento della banca centrale tedesca, come il rinnovo della sua carica attuale non esclude la possibilità che possa diventare presidente della Bce dopo la scadenza del mandato di Mario Draghi.

Il numero uno della banca centrale tedesca è stato per lungo tempo indicato come il primo candidato alla successione di Draghi, ma le sue posizioni rigoriste in materia di politica monetaria hanno fatto pensare che una sua eventuale candidatura non riesca a raccogliere consensi sufficienti tra i Paesi della periferia dell'Eurozona per avere successo.

Weidmann ha inoltre affermato di non rinnegare le sue critiche alle decisioni di politica monetaria della Bce negli ultimi anni, in particolare al Quantitative Easing. Il programma di acquisto di titoli "non è un semplice strumento di politica monetaria, ma ha un impatto sull'indipendenza" della banca centrale.

Tuttavia, ha aggiunto Weidmann, "la presenza di opinioni differenti nel comitato direttivo è un fattore positivo".


(END) Dow Jones Newswires



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