Forse non mi sono espresso bene o forse hai frainteso:
è dimostrato da diversi studi/sondaggi che le generazioni dai 20 ai 40 anni oggi hanno abitudini di spesa compeltamente differenti dalle nostre
(io ho 45 anni)...nel senso che per loro la vita va vissuta oggi, proprio perchè non hanno le "certezze" che avevamo noi alla loro età (lavoro stabile, reddito, pensione, etc...)...e quindi preferiscono spendere anzichè accantonare e nello spendere preferiscono i lato esperienziale, quindi viaggi, abbigliamento/lusso e tecnologia...mentre "noi" avevamo come target la casa, l'auto e il risparmio.
Un 30enne di oggi che sa che difficiilmente percepirà la pensione, che ha un lavoro non stabile e quindi poco merito creditizio...pensa a vivere la vita se e quando può farlo...cioè "hic et nunc...perchè del domani non v'è certezza
E anche se dissento da questo pensiero, non mi sento di condannarlo in toto. Piuttosto mi fa rabbia che una volta che si trovano davanti persone di pochi anni più grandi di loro, che potrebbero essere i suoi fratelli maggiori, che gli consigliano quantomeno di ascoltare per capire cosa si può fare per avere una chanche in più un domani...non ti ascoltano.