Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
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Il Cac40 non mi piace, prevedo ulteriori affondi.


Piccolo rimbalzo da ipervenduto sul tf a 1 minuto, niente di che.

Prima di 5410 non penso che abbia la forza per fare di più.

2020-02-26_130241.png
 
Io non ho scritto che non è degna, ho solo detto che, nonostante il voto sia stato quasi del tutto espropriato del suo valore originario, rimane pur sempre una forma di espressione della propria volontà, così come lo è il non voto, a patto però poi di non lamentarsi per ciò che ne consegue, perchè di fatto con il non voto si accetta passivamente lo scenario politico.

Tutto qui. Nel rispetto più assoluto delle reciproche opinioni.
Come è altrettanto vero che votando si legittima il regime.
 
perchè di fatto con il non voto si accetta passivamente lo scenario politico.

Ecco, è su questo punto che dissento. La passività, a mio giudizio, sussiste se tu non ti poni il problema e diserti le urne per superficialità. Nel caso contrario, invece, è una maniera (magari discutibile ma pur sempre una maniera) di esprimere un dissenso. Che poi, alla fine, sai qual'è la verità?: che noi ci lamentiamo della mancanza di veri politici ma poi non siamo mai in grado di metterci la faccia e rischiare, facendoci protagonisti del cambiamento. Anche questa è una colpa dovuta ad omissione ed una responsabilità che dovremmo prenderci davanti ai nostri figli...
 
Io non ho scritto che non è degna, ho solo detto che, nonostante il voto sia stato quasi del tutto espropriato del suo valore originario, rimane pur sempre una forma di espressione della propria volontà, così come lo è il non voto, a patto però poi di non lamentarsi per ciò che ne consegue, perchè di fatto con il non voto si accetta passivamente lo scenario politico.

Tutto qui. Nel rispetto più assoluto delle reciproche opinioni.
rimane pur sempre una forma di espressione della propria volontà
non sono d'accordo, se nessuno mi rappresenta, se tutti sono solo una declinazione dello stesso sterco io, pur votando, non posso esprimere la mia volontà, anzi finisco per esprime re la mia nolontà!! (ossia confermare il sistema/regime/comecazzolosivuolchiamare)
con il non voto si accetta passivamente lo scenario politico
mettiamo anche che sia vero, con il voto lo scenario politico lo si accetta ATTIVAMENTE che è molto peggio.

Io ritengo il mio probabile futuro non-voto (salvo proposte politiche che ora mi paiono solo abbozzate sulla carta) fortemente attivo, tutt'altro che passivo.

ciao a tutti:)
 
Buongiorno a tutti fra il voto inutile e il non voto esiste una terza possibilità data dalla nostra Costituzione art 49 che recita: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale", secondo me ancora più cogente considerando il fatto che l'attuale classe politica in toto ha totalmente disatteso il 2 comma dell'art 3 che recita: "E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Bisognerebbe fare una lunga e pacata riflessione su quale era il campo d'azione della politica dal 1945 al 1992 e qual è l'attuale campo d'azione. Dopo quella data il ruolo della politica sulle decisioni importanti di una nazione è divenuto sempre più marginale. La classe politica ha totalmente abbandonato i due pilastri su cui si fonda: A) la Geopolitica; B) la Macroeconomia. Quale politico si domanda ancora quale è il ruolo geopolitico e strategico dell'Italia, nel Mondo in Europa, nel Mediterraneo. Avere aderito a organismi internazionali come la Nato o la UE ha totalmente deresponsabilizzato la classe dirigente del paese.
Seconda riflessione come si forma e si seleziona la classe dirigente di un paese. Negli anni 50/60/70 c'erano i grandi partiti di massa con le loro scuole di formazione, c'era l'industria Pubblica altro centro di formazione di classe dirigente, adesso i partiti tutti, sono dei comitati d'affari, la classe dirigente viene cooptata per fedeltà verso il capo, tradotto il capo sceglie sempre i collaboratori che può dominare psicologicamente.
Poi bisognerebbe chiedersi quali sono i centri di potere in una Nazione che rispondono a interessi esteri o comunque non alla volontà popolare. In Italia a naso, potrebbero essere: Quirinale, Farnesina, Ministero della Difesa dell'Intero e della Economia, Confindustria, grande stampa espressione della stessa, Vaticano. Questi centri di potere sono molto più sensibili alla volontà di centrali estere che non agli effettivi interessi del Paese. Fare politica significa anche individuare quali sono i tuoi veri nemici e quando puoi ,quando i rapporti di forza te lo consentono devi attaccare senza lasciare prigionieri. Purtroppo noi siamo ancora nella fase della tifoseria, Craxiani ed antiCraxiani , Berlusconiani e antiBerlusconiani, Salviniani ed AntiSalviniani, mentre lo scontro dovrebbe essere fra alto e basso, fra popolo ed elites.
 
. Che poi, alla fine, sai qual'è la verità?: che noi ci lamentiamo della mancanza di veri politici ma poi non siamo mai in grado di metterci la faccia e rischiare, facendoci protagonisti del cambiamento. Anche questa è una colpa dovuta ad omissione ed una responsabilità che dovremmo prenderci davanti ai nostri figli...

Su questo dissento io adesso :)...nel senso che io ho provato in diversi modi e nel mio piccolo a "farmi protagoniosta del cambiamento" ma come spesso accade in Italia, o accetti di scendere a compromessi, quei compromessi che per me non sono accettabili e cerchi di capire la situazione e trarne il meglio, quando possibile.

Mi sono più volte confrontato con il sistema politico, in ambito locale, perchè non ho ambizioni di cambiare il Paese, ma solo quelle di rendere migliore il posto dove vivo.

L'ho già scritto mesi fa...in politica, ovvero dove puoi...se vuoi...o se te lo lasciano fare...cambiare le cose...ci entri solo se:

1) non hai un lavoro perchè sei incapace di realizzarti nella tua vita.
2) hai conflitti di interessi e vuoi tutelarti o tutelare qualcuno.
3) sei un bigiardo e/o un truffatore.

Io non posseggo nessuna di queste caratteristiche e infatti ho un lavoro, mi sono inventato un lavoro e quindi ho un'obiettivo nella vita, che non è quello di fottere il prossimo o di aspettare che qualcuno mi assista a livello nazionale.

Più di metà del Paese vive di assistenzialismo, espedienti e se la fa bastare...ecco, questi dovrebbero prendersi le loro responsabilità e dare risposte ai loro figli, non ai miei.
 
Ultima modifica:
OT, "strategia" politica del PD di Reggio Emilia:

aumento dell'Irpef dal 0,50% allo 0,70% cioè + 40%...il tutto un mese dopo le elezioni, in pieno caos da corona virus...giusto per confondersi e passare inosservati agli occhi e alle orecchie degli stolti e creduloni.

Ah ovviamente loro, il PD, sono quelli che stanno RIMODULANDO l'Irpef a livello nazionale, sono proprio gli stessi...:titanic:
 
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Ecco, è su questo punto che dissento. La passività, a mio giudizio, sussiste se tu non ti poni il problema e diserti le urne per superficialità. Nel caso contrario, invece, è una maniera (magari discutibile ma pur sempre una maniera) di esprimere un dissenso. Che poi, alla fine, sai qual'è la verità?: che noi ci lamentiamo della mancanza di veri politici ma poi non siamo mai in grado di metterci la faccia e rischiare, facendoci protagonisti del cambiamento. Anche questa è una colpa dovuta ad omissione ed una responsabilità che dovremmo prenderci davanti ai nostri figli...

chi vorrebbe fare non può a meno di compromessi o disfatte valoriali. E non solo nella politica, ma in tutta la macchina pubblica.
circa 20 anni fa volevo insegnare. Pensavo mi avrebbe appassionato. Ero carico. Fecero di tutto per rendermelo difficilissimo e io rinunciai. Provai con la ricerca, ma ai concorsi veri c'erano 300 persone x 2 posti e volevano nozioni, a quelli truccati 10 persone per 6 posti (blindati). Qualunque giovane o diversamente giovane rivoluzionerebbe il pubblico se potesse lavorarvi con responsabilità, ma il sistema dei concorsi, taroccati e non, difende se stesso dal rinnovamento selezionando inetti che sanno a memoria decine di leggi inutili o fancazzisti che conoscono qualche politico.
Per quanto rigarda i partiti è identico: Non c'è spazio per il libero pensiero al loro interno: o ti uniformi o sei fuori o...peggio...ti tengono a servire qualche uniformato. Se ti uniformi bene c'è per te un bel premio alla carriera!!
Fuori dai partiti non c'è spazio politico, fondalo, candidati come presidente del consiglio e dimmi quanti voti prendi.
Il m5s ha avuto una chance e l'ha fatto con regole allucinanti, cavalcando una ondata di malcontento, ma soprattutto con un testimonial mostruoso e conosciutissimo che ci ha messo la faccia.
Poi quella faccia è diventata un culo e tutto è stato mandato a puttane, ma questa è un'altra storia
 
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