Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (2 lettori)

Stato
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ferdo

Utente Senior
report UBS:
l'adesione allo swap del 21 luglio non è mai stata comunicata;
era data sicura al 75%, poi un articolo greco l'aveva portata all'82%, qualche gg fa una fonte vicina a Venizelos aveva parlato del raggiungimento di oltre il 90%;
mi pare che dall'IIF si sia parlato di alta adesione senza dare % numeriche;
ufficialmente nessuno si è pronunziato;
la Grecia dal canto suo non ha pubblicizzato il raggiungimento del target come sarebbe stato di interesse
il report UBS la riporta a "some 70%"

report UBS riporta recovery del 30%
ultimamente si parla di haircut del 50%
il report IIF nel piano del 21/07 prevedeva il ritorno del debito al 98% del pil entro il 2020 - e ciò era ritenuto sostenibile;
un haicut del 50% nel 2011 corrisponderebbe già all'88% del pil di oggi;
perchè allora arrivare ad una recovery del 30%?

ipotizziamo uno swap con haircut del 35% ed adesione al 90%:
assicurerebbe una deviazione rispetto agli accordi di luglio di 18 mld di euro;
possibile che non sono sufficienti a colmare il gap tra previsione bilancio e mancate privatizzazioni?!
 

Imark

Forumer storico
cortesemente, un chiarimento:
nel primo post accenni ad una seconda ristrutturazione, nel secondo reputi macchinoso il secondo haircut
non ho capito lo scenario che prospetti

Secondo me, se fanno lo swap volontario, con primo haircut, a novermbre, non fanno poi il default, con il secondo haircut, a gennaio... fare due ristrutturazioni in 60 giorni lo ritengo macchinoso...

Credo che se fanno lo swap a novembre, poi la seconda ristrutturazione la fanno dopo... altrimenti fanno un solo default a novembre, con haircut per tutti del 50% (cosa più cosa meno) e poi la seconda ristrutturazione la fanno dopo le elezioni USA... sempre IMHO
 

carib

rerum cognoscere causas
L'ormai consueto angolo di Maurizio Piglia (Piglia non Paglia come lo vedo spesso chiamare qui), su Vloganza.tv .

Fa una domanda: ma da dove dovrebbe venire il denaro per salvare le banche?

La risposta semplice: il denaro, nel mondo contemporaneo, e' carta + credito della banca centrale.
La carta non manca, non mancano le presse, ne mancano computers alla BCE.
Ovviamente, se si "stampa" troppo, si svaluta la moneta.
Ma un € svalutato sarebbe un vantaggio per l'europa.
I giudizi di valore possono ovviamente divergere, come le idee politiche.
Ma dire che l'eurozona.. manca di €.. semplicemente ridicolo:
l'eurozona.. può decidere di stampare più o meno €.. ma certamente non può sostenere che gli mancano gli €.
 

carib

rerum cognoscere causas
Secondo me, se fanno lo swap volontario, con primo haircut, a novermbre, non fanno poi il default, con il secondo haircut, a gennaio... fare due ristrutturazioni in 60 giorni lo ritengo macchinoso...

Credo che se fanno lo swap a novembre, poi la seconda ristrutturazione la fanno dopo... altrimenti fanno un solo default a novembre, con haircut per tutti del 50% (cosa più cosa meno) e poi la seconda ristrutturazione la fanno dopo le elezioni USA... sempre IMHO

Corretto. Se si fa lo SWAP dell'IIF a novembre, seppure riveduto e corretto.. non si torna a ristrutturare prima di un paio d'anni.. ergo che ha i GGB 2012 vince la lotteria..

a meno che tra i dettagli da "correggere" non vi sia quello del carattere volontario dello scambio..
 

Rottweiler

Forumer storico
Secondo me, le osservazioni indicate nel report sono largamente condivisibili, ma anche, va detto, sono state esposte su questo 3D già in estate, prima dunque che venissero indicate nel report UBS.

In particolare, sono stati postati qui almeno altri due report (di Barclays e Jp Morgan), in cui con argomenti condivisibili si esprimeva scetticismo circa la possibilità che il 90% di adesione allo swap fosse raggiunto...

Prima ancora, un paio di forumisti - entrambi non professionisti della finanza - avevano espresso analogo scetticismo in un 3D per ex moderatori di obbligazioni disponibile nella sezione tecnica di IO, segno che non occorrevano acute capacità previsionali, né sfere di cristallo per arrivare ad una siffatta conclusione ... :lol: :lol:

Circa le privatizzazioni, sempre questa estate, sempre il paio di forumisti non professionisti che seguivano gli eventi erano arrivati alla medesima conclusione del report: a giugno, la Grecia riportava come proventi da privatizzazione poche centinaia di mln euro (circa 400, vado a memoria) generate dall'esercizio di una put su una quota di OTE, esercitata verso Deutsche Telekom e presente nel contratto di cessione di una prima quota azionaria concluso nel 2007.

Adesso sappiamo che si stima la Grecia avrà per l'anno corrente circa 1-1,5 (max) mld euro di proventi da privatizzazioni contro i 5 mld previsti negli accordi di luglio, per cui, poiché i conti si faranno necessariamente a fine anno, o meglio in occasione dell'erogazione della settima tranche, qualora sia erogata la sesta prima di una ristrutturazione complessiva del debito greco, la Grecia mancherà il target concordato con la Troika nei nuovi accordi di luglio.

Anche i target di politica fiscale sono stati nuovamente mancati, come sancito dalla troika, la quale peraltro - secondo rumors - stima che al meglio la patrimoniale sugli immobili varata dal governo greco raccolga la metà della somma occorrente a chiudere il gap fra target e risultato conseguito.

Analogamente, si assume che la recente revisione delle stime circa l'andamento del PIL e del deficit/PIL prodotte dal governo greco possano rivelarsi insufficienti alla disamina della Troika, i cui tecnici, sempre secondo i rumors, avrebbero dichiarato che dette indicazioni sono al margine inferiore della forchetta previsionale ... i dati che la Troika asumerà alla base delle proprie decisioni saranno comunicati il 24 ottobre, da quanto si sa.

Concordo anche sulla indicazione del report per cui il governo greco non è intenzionato a defaultare finché può contare su qualche forma di supporto esterno, e che la Troika, per quanto detto, cercherà di fare cadere iltiming del default greco all'inizio del prossimo anno, così i suoi effetti si ripercuoteranno sui bilanci di banche/assicurazioni coinvolte per l'anno 2012, anziché per il 2011.

Lo scenario implicito nel report, per cui potrebbe aversi uno swap con un primo haircut a novembre (per gli istituzionali, che avrebbero così la garanzia degli zero coupon) e poi un default che investe tutti i bondholders nei primissimi mesi dell'anno con un secondo haircut, a portare ad un taglio complessivo del 70% sul nominale quando gli istituzionali hanno già gli zero coupon AAA in portafoglio per effetto dello swap mi sembra un po' macchinoso...

Questo resta un problema aperto, perchè certamente i politici europei voglio dare questi zc agli istituzionali, non certo agli investitori privati non sistemici... e allora o gli tocca chiudere lo swap con banche ed assicurazioni a novembre e poi fare defaultare la Grecia a gennaio (così però il cantiere del default resta aperto 3 mesi... ), oppure devono allungare il brodo ancora, però in estate si vota in Francia, in autunno negli USA... diventa problematico...

Il nostro Mark è sempre molto negativo.
Ha le sue ragioni.
I target mancati: lo sapevamo sin dall'inizio che man mano il programma avanza diventa più difficoltoso attuarlo. Specie in presenza di una congiuntura negativa che i provvedimenti della troika, in Grecia, hanno contribuito ad accelerare.
Tra l'altro intorno al PIL c'è un pò di incertezza, rispetto ai dati preventivati. Questa volta in positivo, ma probabilmente terranno il dato ancora in gelatina per non vanificare i prossimi sforzi di correzione della manovra da richiedere alla popolazione ellenica.

Per quanto riguarda lo swap seguito da un defaut mi pare un pò macchinoso, la Grecia non è una macchietta in mano alla Troika.
Il default lo può dichiarare anche lei, dopo aver fatto il pieno di aiuti.
Volendo aumentare le pressioni, per uno sblocco della situazione, potrebbe farlo benissimo questo mese in mezzo al caos del sistema bancario.
La Troika cosa direbbe?
No, aspettate un attimo, per favore che prima abbiamo altri problemi da risolvere....
A questo punto non vedo perchè dovrebbe fare il favore di defaultare diversi mesi prima delle elezioni francesi o americane.
In cambio di cosa? Del rimanente 10% non coinvolto nello swap?

E' vero che la Grecia conta poco, ma evitiamo di pressarla inutilmente.
Mettete una mano sulla coscienza e aprite il portafoglio.
Anche le formiche, nel loro piccolo si incazzano ... alla lunga.

E alla fine voglio vedere che ha il pugnale dalla parte del manico.

report UBS:
l'adesione allo swap del 21 luglio non è mai stata comunicata;
era data sicura al 75%, poi un articolo greco l'aveva portata all'82%, qualche gg fa una fonte vicina a Venizelos aveva parlato del raggiungimento di oltre il 90%;
mi pare che dall'IIF si sia parlato di alta adesione senza dare % numeriche;
ufficialmente nessuno si è pronunziato;
la Grecia dal canto suo non ha pubblicizzato il raggiungimento del target come sarebbe stato di interesse
il report UBS la riporta a "some 70%"

report UBS riporta recovery del 30%
ultimamente si parla di haircut del 50%
il report IIF nel piano del 21/07 prevedeva il ritorno del debito al 98% del pil entro il 2020 - e ciò era ritenuto sostenibile;
un haicut del 50% nel 2011 corrisponderebbe già all'88% del pil di oggi;
perchè allora arrivare ad una recovery del 30%?

ipotizziamo uno swap con haircut del 35% ed adesione al 90%:
assicurerebbe una deviazione rispetto agli accordi di luglio di 18 mld di euro;
possibile che non sono sufficienti a colmare il gap tra previsione bilancio e mancate privatizzazioni?!

La previsione di UBS sui prossimi sviluppi del rapporto Grecia/Europa francamente appare un po’ troppo meccanicistica. Si dice che la troika accetterà di erogare ora la prossima tranche pur in presenza di correttivi (la nuova tassa sugli immobili) inefficaci. Di conseguenza la prossima verifica a dicembre non potrà che prendere atto dell’ulteriore divaricazione nei conti. Da qui l’inevitabilità dell’haircut al 70%, a gennaio o al massimo a marzo.

Innanzitutto mi sembra che la troika stia facendo di tutto per spingere Atene ad apportare una correzione vera (e non di sola facciata) ai conti. La riduzione del personale statale (da cui peraltro dovrebbero derivare benefici in un arco di tempo non brevissimo) e gli altri temi attualmente oggetto di trattativa non pare siano stati previsti da UBS (il rapporto è di metà settembre). Quantomeno dovrebbero essere il segno che non si sta recitando un copione già scritto. E’ proprio irrealistico concedere a un’ipotesi meno negativa almeno il beneficio del dubbio?

Voi che seguite i conti dello stato: date per scontato che fra 3 mesi i consuntivi saranno automaticamente peggiori di quanto previsto al 24 di ottobre (se sarà mantenuta questa data di reporting della troika)?
Pensate poi che avrebbe senso, per gli stessi politici greci, defaultare alla grande prima di aver raggiunto un minimo di avanzo primario? Che probabilità avrebbe la Grecia di continuare a riformare la struttura dello stato senza avere la spada di damocle del default sul capo?

Vi ringrazio per il parere che vorrete esprimere.
 

tommy271

Forumer storico
"Forse abbiamo sottovalutato" la riduzione richiesta

Messaggio di Schäuble per un taglio maggiore prima dell' incontro Merkel-Sarkozy

Pubblicato: Sabato 8 Ottobre 2011






Segnale per un possibile aumento del "taglio" in obbligazioni greco restituì il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble, mentre si avvicina il critico incontro Angela Merkel e Nicolas Sarkozy per la zona euro.

"Forse abbiamo sottovalutato la portata della necessaria riduzione del debito greco" nel contratto del 21 luglio ha detto il ministro tedesco, notando un alto rischio di tensione e di espansione della crisi, sottolineando la necessità per le posizioni di capitale forte nel sistema bancario.

In un'intervista pubblicata Domenica la Frankfurter Allgemeine Zeitung, il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, ha affermato che il 21% del debito greco che è stato deciso a luglio è stato "forse" abbastanza.

"Forse abbiamo raccolto nel mese di luglio una percentuale molto piccola" per ridurre il debito greco, dice il ministro e dice che si aspetta il rapporto della troika, alla fine del mese per una decisione definitiva al riguardo. Si avverte inoltre vi è un alto rischio che la crisi è destinata a peggiorare ed espandersi.

"Dobbiamo garantire che le banche hanno fondi sufficienti" per evitare problemi dalla procedura per il debito greco, ha avvertito che anche Schäuble.
Respinto invece destinate a concedere una licenza bancaria in dell'EFSF per il rifinanziamento da parte della Banca centrale europea (BCE), dicendo che questo avrebbe portato a "'nomismatopoiithei debito in Europa. Vertice decisivo a Berlino Il look della zona euro è stata focalizzata sulla soddisfazione del cancelliere tedesco e il presidente francese nella capitale tedesca Domenica, la sfida principale dei quali è compromesso Berlino e Parigi, sia il debito greco e la questione della ricapitalizzazione delle banche.

Mentre i due leader riaffermano che un fallimento greco sarebbe il peggiore dei casi, a Berlino, suggerisce che non esclude anche lo scenario di "bancarotta controllata" Una volta a Parigi teme l'impatto sulle banche francesi.

Fonte Reuters presso il ministero delle Finanze francese ha detto che Parigi è aperta a modificare i termini dell'accordo del 21 luglio per il programma di scambio di titoli di Stato greco, ma non comporta necessariamente l'altezza del "taglio di capelli", ma può cambiare i tassi di interesse e il periodo di ammortamento.

Si noti che l'esposizione totale (Stato e debito privato) del settore finanziario francese in Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna e Italia sono stati 672 miliardi alla fine del marzo scorso, secondo i dati della Banca dei Regolamenti Internazionali.

Questa è la più grande mostra che esiste in paesi e circa il 35% superiore alla corrispondente esposizione delle banche tedesche.

La questione è direttamente correlata alla franco-tedesca disputa ricapitalizzazione delle banche come possibili: Parigi vuole essere in grado di utilizzare i fondi di un meccanismo di sostegno temporaneo per l'euro, la EFSF, una ricapitalizzazione possibile di banche con grandi esposizioni al debito sovrano "regionale Eurozona "mentre Berlino insiste sul fatto che la EFSF dovrebbe essere l'ultima risorsa, dopo i mercati e i governi nazionali.
Fonti di Reuters a Parigi e Bruxelles indicano che l'interesse francese per il rispetto degli francese AAA se "arruolati" dalle casse dello Stato alle banche confermato a Reuters fonti a Bruxelles. Questo punto sembra giocare un ruolo centrale nella questione del PSI greca, come il sistema bancario francese è più vulnerabile a un possibile fallimento greca.

(Ta Nea)

***
La traduzione è quella che è ... ma si capisce.
 

tommy271

Forumer storico
Corretto. Se si fa lo SWAP dell'IIF a novembre, seppure riveduto e corretto.. non si torna a ristrutturare prima di un paio d'anni.. ergo che ha i GGB 2012 vince la lotteria..

a meno che tra i dettagli da "correggere" non vi sia quello del carattere volontario dello scambio..

Forse su questo punto siamo tutti d'accordo ...
Poi tra un paio d'anni si vedrà.
 

tommy271

Forumer storico
La previsione di UBS sui prossimi sviluppi del rapporto Grecia/Europa francamente appare un po’ troppo meccanicistica. Si dice che la troika accetterà di erogare ora la prossima tranche pur in presenza di correttivi (la nuova tassa sugli immobili) inefficaci. Di conseguenza la prossima verifica a dicembre non potrà che prendere atto dell’ulteriore divaricazione nei conti. Da qui l’inevitabilità dell’haircut al 70%, a gennaio o al massimo a marzo.

Innanzitutto mi sembra che la troika stia facendo di tutto per spingere Atene ad apportare una correzione vera (e non di sola facciata) ai conti. La riduzione del personale statale (da cui peraltro dovrebbero derivare benefici in un arco di tempo non brevissimo) e gli altri temi attualmente oggetto di trattativa non pare siano stati previsti da UBS (il rapporto è di metà settembre). Quantomeno dovrebbero essere il segno che non si sta recitando un copione già scritto. E’ proprio irrealistico concedere a un’ipotesi meno negativa almeno il beneficio del dubbio?

Voi che seguite i conti dello stato: date per scontato che fra 3 mesi i consuntivi saranno automaticamente peggiori di quanto previsto al 24 di ottobre (se sarà mantenuta questa data di reporting della troika)?
Pensate poi che avrebbe senso, per gli stessi politici greci, defaultare alla grande prima di aver raggiunto un minimo di avanzo primario? Che probabilità avrebbe la Grecia di continuare a riformare la struttura dello stato senza avere la spada di damocle del default sul capo?


Vi ringrazio per il parere che vorrete esprimere.

Intanto i dati delle entrate si stanno rivelando migliori del previsto, pur in presenza di uno sforamento.
Ad agosto abbiamo avuto una prima crescita, confermata poi a settembre. Ad ottobre c'è stato poi l'aumento dell'IVA. Si suppone un incremento ulteriore delle entrate.
Ovviamente la Troika vuole dati certi, possiamo supporre che novembre e dicembre confermino i dati rendendo lo sforamento più contenuto rispetto a quello atteso.

Onestamente, fossi Venizelos, il default me lo potrei permettere solo in avanzo primario ... questo potrebbe essere raggiunto il prossimo anno.
Stando alle proiezioni di fonte ellenica.

La questione "default" potrebbe mettere in seria difficoltà Papandreou. In questo caso niente di più facile che il ricorso - sotto la spinta della piazza - ad elezioni anticipate.
Con conseguente sconfitta assicurata.
 

tommy271

Forumer storico
... mentre invece, concordo con quanto dice Mark sulle privatizzazioni.
A fine anno potremmo arrivare a 1,5 MLD rispetto ad un'obiettivo di circa 5 MLD.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Corretto. Se si fa lo SWAP dell'IIF a novembre, seppure riveduto e corretto.. non si torna a ristrutturare prima di un paio d'anni.. ergo che ha i GGB 2012 vince la lotteria..
a meno che tra i dettagli da "correggere" non vi sia quello del carattere volontario dello scambio..
Beh, ormai si è ripetuto sino allo sfinimento che uno swap non volontario non è uno swap ma un default, con tutti i corollari che conosciamo a memoria, tra cui fine dell'euro e 15 anni di depressione + guerre, rivoluzioni ecc. (e non scherzo, purtroppo).
Perciò, anche se non mi è chiaro con quale criterio carib giudica che tra due anni o poco più si rischia una nuova ristrutturazione (se gentilmente può spiegarmelo, ringrazio in anticipo), noterei comunque che anche questo nuovo swap non riguarderebbe i non istituzionali, cioè i privati cittadini bondholders, bensì gli stessi soggetti di questo imminente. Per gli stessi motivi validi oggi.
A meno che, naturalmente, gli stessi capi europei che non hanno saputo tappare il buco nella diga all'inizio non diventino così furbi da spalmare montagne di vasellina sulle terga dell'intero gregge in eurozona.
 
Stato
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