Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (5 lettori)

Stato
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Imark

Forumer storico
La previsione di UBS sui prossimi sviluppi del rapporto Grecia/Europa francamente appare un po’ troppo meccanicistica. 1) Si dice che la troika accetterà di erogare ora la prossima tranche pur in presenza di correttivi (la nuova tassa sugli immobili) inefficaci. Di conseguenza la prossima verifica a dicembre non potrà che prendere atto dell’ulteriore divaricazione nei conti. Da qui l’inevitabilità dell’haircut al 70%, a gennaio o al massimo a marzo.

2) Innanzitutto mi sembra che la troika stia facendo di tutto per spingere Atene ad apportare una correzione vera (e non di sola facciata) ai conti. La riduzione del personale statale (da cui peraltro dovrebbero derivare benefici in un arco di tempo non brevissimo) e gli altri temi attualmente oggetto di trattativa non pare siano stati previsti da UBS (il rapporto è di metà settembre). Quantomeno dovrebbero essere il segno che non si sta recitando un copione già scritto. E’ proprio irrealistico concedere a un’ipotesi meno negativa almeno il beneficio del dubbio?

Voi che seguite i conti dello stato: date per scontato che fra 3 mesi i consuntivi saranno automaticamente peggiori di quanto previsto al 24 di ottobre (se sarà mantenuta questa data di reporting della troika)?
Pensate poi che avrebbe senso, per gli stessi politici greci, defaultare alla grande prima di aver raggiunto un minimo di avanzo primario? Che probabilità avrebbe la Grecia di continuare a riformare la struttura dello stato senza avere la spada di damocle del default sul capo?

Vi ringrazio per il parere che vorrete esprimere.

Sulla 1) non posso che ripetere una opinione già espressa qui: il problema IMHO è che si vuole, prima del default greco, fare due cose: a) dare alle banche, in ambito swap sui tds greci, titoli zero coupon a rating AAA; b) sgravare la BCE dei tds greci che ha in pancia, suppongo mediante un intervento del Efsf...

Per fare queste due cose ci vuole ancora un po' di tempo ... quindi occorre ancora una tranche di prestiti della troika ... poi però, ti dice la UBS, fatto questo, si deve riportare la Grecia in una situazione che le dia un qualche reale spazio di manovra, facendo debt reduction in misura sostanziosa...

Per cui, a fine anno, la troika prende atto che la Grecia non ce la fa e si fa il tanto procrastinato default...

Scenario verosimile, con qualche perplessità già esposta in precedenti post... non sull'epilogo della vicenda, quanto sulla tempistica...

Su 2) concordo che si voglia comunque costringere Atene ad una correzione vera dei conti, ma credo non si possa non essere consapevoli dell'effetto accartocciamento che le misure richieste avranno sul PIL...

Ammettiamo che eliminare 30.000 dipendenti pubblici sia cosa da farsi (io credo sia da farsi): le conseguenze sono alcune decine di migliaia di persone il cui potere di spesa si abbatte, più un effetto panico fra i pubblici dipendenti che vedono cadere il principio della non licenziabilità per il pubblico impiego...

Voglio dire: che la Grecia tagli i costi o incrementi le entrate, le misure chieste sono recessive ... il deficit/PIL cresce anche al contrarsi del PIL, non solo al salire dell'indebitamento, e la strada diventa sempre più in salita per la Grecia che entra nel suo quarto anno di recessione...

Vediamo cosa dice la troika il 24 ottobre, ma credo saremo sopra l'8,5% di deficit/PIL ammesso dalla Grecia nei giorni scorsi, e con la patrimoniale sugli immobili che dovrebbe portare il deficit/PIL dal 8,5% al 7,6% che ben che vada darà metà del gettito stimato dai greci (1 mld euro contro i 2 stimati).

A dicembre mancano altri 3,5-4 mld euro per il discorso privatizzazioni: che fai tu troika, chiedi alla Grecia di tagliare altri 50.000 pubblici dipendenti ? E a quel punto che succede ? Anche perché quando in piazza ad Atene ci saranno 3-400.000 persone (su 10 mln di greci), è ben possibile che dopo 2 settimane la Grecia vada al default incontrollato e torni alla dracma.

Allora, è sensato ritenere che, fatto tutto quanto si poteva per le banche e le assicurazioni, sgravata la BCE dai suoi tds greci, più presto si arriva ad un default controllato, meglio è.

La Grecia viene fatta defaultare e poi assistita, dopo il default, sempre dalla troika, visto che un default con permanenza nell'euro è impensabile senza assistenza finanziaria esterna post default, diventa invece possibile con tale assistenza e dopo drastica riduzione del debito che riduca l'incidenza del servizio del debito sul deficit pubblico (oggi pari a circa i 4/5 del totale).

D'altronde, se ne sta già parlando fra politici greci e troika: il cd. "default controllato" è appunto questo...

Tagliando il debito del 50%, il costo del servizio del debito sul deficit/PIL resta comunque molto elevato, il che è sufficiente incentivo alla Grecia per continuare a riformare nel tentativo di raggiungere un avanzo primario senza farsi 6-7 anni di recessione continua, cosa che nessuno stato ha mai fatto in tempi recenti.

Quando lo si fosse raggiunto, una ulteriore ristrutturazione del debito, con nuovo taglio del nominale, potrebbe forse rendere possibile una permanenza della Grecia nell'euro.

Ci vorranno una decina d'anni, molto impegno da parte dei greci ed una buona dose di fortuna affinché un tale risultato possa essere raggiunto.

La tentazione Argentina sarà sempre dietro l'angolo e, per la cronaca, è utile andare a vedere cosa è successo al PIL argentino dopo default e sganciamento del peso dall'USD.

Molto dipenderà anche dall'andamento del contesto macro generale. Considera che gli USA dovranno varare presto un più incisivo piano di rientro dal debito e di riduzione dell'insostenibile deficit/PIL.
 
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policeman

Forumer storico
prima devono salvare le loro banche,il resto e "talk show".quella parte che riguarda "modificare i trattati" e il piu' brutto per la grecia.in gergo povero "Grecia out"
 

carib

rerum cognoscere causas
tagliare il debito nominale.. é stupido e masochista.
occorre allungare, tagliare i tassi.. e dare garanzie.. in cambio del pareggio di bilancio.
ridurre il pubblico impiego di 30.000 unitá.. é ancora poco, specie visto che si tratta di pre-pensionamenti.
Ovviamente.. hanno tutto il diritto di uscire dall'UE a andare.. verso il nulla.
 

Imark

Forumer storico
ipotesi:

- se fanno haircut (per intenderci dflt) direttamente al 50% avrebbe quasi senso ... ma non sembra essere lo scenario a cui si orientano, e tra l'altro l'ESM non è ancora attivo e scattano i CDS

- swap volontario e dopo un paio di anni ristrutturazione con ESM in vigore; la Grecia è tornata in attivo primario e si autosostiene; a quel punto gli istituzionali non si prendono più le cedole fino al 2041 ma si trovano in mano il collaterale; i free riders subiscono l'haircut maggiore; a questo punto però scattano i CDS (ma magari per allora i volumi sono scesi) e la Grecia si pregiudica la possibilità di ritorno sul mercato (assistita però dall'ESM); ma a quel punto l'haircut maggiore se lo beccano sempre gli istituzionali europei e di debito free riders non ce ne è poi molto (bisognerebbe fare 2 conti)

Il primo ha i limiti già indicati nel mio post precedente, il secondo è insufficiente ... per questo UBS ti dice: prima swap e subito dopo default...
 

policeman

Forumer storico
tagliare il debito nominale.. é stupido e masochista.
occorre allungare, tagliare i tassi.. e dare garanzie.. in cambio del pareggio di bilancio.
ridurre il pubblico impiego di 30.000 unitá.. é ancora poco, specie visto che si tratta di pre-pensionamenti.
Ovviamente.. hanno tutto il diritto di uscire dall'UE a andare.. verso il nulla.


se tagliano ancora succede una revolta tipo argentina nell 2001
 

Imark

Forumer storico
Giovedì il punto: fervono i lavori nel cantiere della ristrutturazione del debito greco.

La BCE stende la rete di sicurezza per le banche che fu predisposta nel post Lehman e, giustamente, lo fa prima della ristrutturazione piuttosto che dopo, mentre Francia e Belgio nazionalizzano Dexia, azzerandone gli azionisti, se tanto mi dà tanto, sempre prima della Grecia, anziché attendere di farlo dopo.

Decisioni a loro modo saggie, che cercano di far sì che la ristrutturazione sia l'evento culminante della crisi in corso, così che, esauritosi tale evento, il mercato possa ripartire con il tavolo sgombro dalla vicenda greca ma anche dai suoi corollari.

In questo contesto il mercato, che già sconta ampiamente la ristrutturazione prossima ventura, attende di apprendere i dettagli: se l'haircut sarà volontario o verrà imposto a tutti via default, quale ne sarà la consistenza ecc. ecc.

Nell'attesa, continua la fase laterale: ieri si è nuovamente scesi, in media di 2-2,5 punti pct, su tutte le lunghezze dei titoli di debito, con l'eccezione di lunghi (oltre il 2019) e lunghissimi, dove il calo è limitato a pochi decimali di punto.

I corti: marzo 2012, 57,66; i due maggio 2013: 44,73 (il 4,6%) e 50,60 (il 7,5%); l'agosto 2014, 40,58;

Mediani: persa quota 40/100 per quasi tutte le scadenze fino al 2019, si scende di circa 2 punti pct;

Lunghi e lunghissimi: si scende molto meno, mediamente di 3-5 decimi di punto sui lunghi; qualcosa in più sui lunghissimi, che chiudono il 2037 a 31,38, il 2040 a 31,41...

Venerdì, il punto: ancora giornata di prezzi in rosso, con cali che stavolta colpiscono soprattutto alcune scadenze corte e le scadenze lunghe, mentre incidono in misura molto lieve sui titoli che per convenzione chiamiamo lunghissimi.

Complessivamente, siamo ancora nell'ambito di un movimento di prezzi laterale dopo i recenti minimi.

Nel dettaglio, fra i corti il marzo 2012 scende lievemente, a 57,46, i due maggio 2013 accusano il colpo e chiudono a 43,61 (il 4,6%) e a 49,70 (il 7,5%), sotto 2 punti pct ed oltre, l'agosto 2014 termina a 40,31, con una discesa contenuta.

Sulle lunghezze mediane, la discesa dei prezzi cresce da pochi decimi ad oltre 1 punto pct man mano che ci si approssima ai titoli più lunghi in questo segmento di curva, i 2019.

I lunghi, oltre il 2020, scendono più sensibilmente, portandosi attorno a quota 32/100 o poco sotto e sostanzialmente azzerando la differenza di prezzo rispetto ai lunghissimi, dato che il 2037 ed il 2040 chiudono fermi a quota, rispettivamente, 31,36 e 31,41.
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
Non voglio rompere i marroni a nessuno ...

ma quando sei dentro un titolo vedi solo le cose positive ...qundo ne sei fuori ...forse si vedono le cose con altra luce ...

dopo essere uscito dalla Grecia ormai da 2 settimane credo ...non ho postato più nulla di attivo ...solo qualche articolo oggi...

non voglio assolutamente uccidere le speranze o consigliare alcunchè...inoltre indirettamente tramite Groupama .. sono coinvolto ancora nella storia greca ...pechè sapete benissimo che Groupama ...ha molte obbligazioni della Grecia circa 2 miliardi di euro se non vado errato...

venendo al dunque ...

credo che a fine mese comunichino il taglio di capelli " non volontario" questa volta ...io me ne sono uscito già 2 settimane fà ..tra l'altro sui minimi perchè poi nella stessa settimana le quotazioni si sono alzate ...perchè avevo capito che dopo il G 20 quella era la strada ...da indiscrezioni dei giornali U.S.A.

mi auguro che magari non sia così ...e che i detentori dei titoli a breve ...quale ero anch'io ...facciano un grande gain ...

ma tutte le strade mi sembra vadano nella direzione di un H.C. secco del 50% ....

poi metteranno più garanzie UE ...poi metteranno scadenze a 30 anni e poi metteranno tassi sostenibili ...

qua non si parla più ...non so se l'avete capito ...di swap volontario ...si parla di taglio prendere o lasciare ...

poi possono girarci intorno quanto vogliono ...

adesso stanno pensando alle banche ,... aggiungo io :D e anche alle assicurazioni ...

come gestire il pesante loss ...50% ...per fare ripartire poi tutto ...

non escludo che per dare più spinta possano tagliare anche i tassi ...

mi sbaglierò ...ma questa è l'unica strada percorribile ...e forse è meglio tagliare un braccio che morire un po alla volta ....

per le banche ...faranno di tutto e di più per salvarle ...e farle salvare ai privati e ci mettono la rete di protezione dell'EFSF ...

Grecia al 50% e ... sopratutto sostenibilità ...del pagamento degli interessi ...

forse è la volta buona che i mercati ripartono a razzo ....e si và a sistemare ognuno i propri conti con aumenti di capitale e pulizia...

Buona Fortuna e Buona serata ...e spero di sbagliarmi...
p.s. ultimamente sbaglio sempre il timing ...forse anche questa mia view sarà sbagliata ...;)
 
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general gain

Nuovo forumer
mi sbaglierò ...ma questa è l'unica strada percorribile ...e forse è meglio tagliare un braccio che morire un po alla volta ....

.

Tagliare il braccio può portare ad una morta rapida per dissanguamento se non sei ASSOLUTAMENTE CERTO di poter fermare l'emorragia e contenere lo shock.
Morire un po alla volta...vuol dire che finchè non si muore si è certamente ancora vivi...
e quindi ci si può ancora curare e magari guarire...
 

carib

rerum cognoscere causas
se tagliano ancora succede una revolta tipo argentina nell 2001

peggio: loro non hanno più le dracme.. ne le rotative.
hanno un deficit primario notevole (a differenza dell'Argentina)
e un debito pubblico triplo di quello argentino.

possono pure "rivoltarsi".. ma finiscono peggio..
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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