epilogo in tre parti , parte prima
a lui Axel Weber giovane tenente fresco di nomina era stato affidato
il comando dell'avamposto a334o sigla altisonante per
un avamposto sperduto ai confini del deserto di pietre a ovest di quello che una volta era l'impero del rialzo perenne , già una volta pensò il tenente con un pò tristezza ,
gettò un'ultima occhiata distratta al fondo valle , poi cercò con lo sguardo su per il sentiero che si inerpicava fino a loro , tracce di vita , la luna risplendeva sul nulla , erano stati messi a guardia del nulla
pensò per l'ennesima volta , poi si voltò a dare un'occhiata ai suoi subalterni
Rolf un tipo tarchiato o goffo che veniva dalle campagne del sud stava ripulendo con insospettabile perizia
usando il dito indice la sua gavetta , poi se lo portò in bocca e soddisfatto lascio schioccare la lingua ,
incrociò lo sguardo del tenente che gli sorrise , ricambiò il sorriso e alzò una razione in offerta
con un garbato cenno del capo il tenente rifiutò sia per mancanza di appetito , sia perchè le unghie
di Rolf erano più sporche del fango dei pantani , per nulla scoraggiato il soldato si mise di buona lena a lavorarsi anche la seconda razione
Poi il suo sguardo si posò su Eland che dormiva , meglio così , perchè quando non dormiva Eland
stressava tutti con le sua lagne , se non era il freddo era il caldo e se non era la temperatura era il cibo
in scatola , più che un soldato sembrava una cariatide
poi c'era il soldato Ebner , buon uomo , che dormiva anche lui , e lì accanto che si fumava un sigaro
il ricognitore Aldur un tipo sveglio e intelligente , di poche parole ma tutte sensate
"signor Tenente" la voce stridula lo fece voltare " c'è qualcosa signore ?"
la voce apparteneve al miliziano Agus ; un fanatico con trascorsi nel tempio dell'ordine dei sacerdoti
del rialzo perenne , nemmeno loro se lo erano tenuto , il tenente lo guardò e incrociando i suoi occhi da sorcetto provò come sempre un pò di pena e disgusto
"no Agus niente , tutto tranquillo come al solito"
era tutta qui la sua pattuglia sei uomini a guardia di rocce sotto la luna , questo erano
e in fondo non se ne lamentava , meglio far la guardia ai sassi che dover fare uso dei fucili pensò
con soddisfazione , questa bastarda guerra non lo aveva mai convinto
è il tuo turno disse rivolto a Aldur
e noi tutti cerchiamo di dormire per le ore che restano della notte
si lasciò quasi cadere sul giaciglio e si tirò su la coperta lasciando che il sonno lo strappasse alla malinconia
lo risvegliò una mano sulla bocca , fissò il viso di Aldur che gli faceva cenno di far silenzio
poi il soldato tolse la mano dalla bocca del tenente e bisbigliò
"sono quasi certo che là fuori c'è qualcuno , poco più che una sensazione , e qualche rumore strano ,
ma non credo di sbagliare "
cercando di fare meno rumore possibile il tenente si alzò , prese il binocolo e strisciando sul costone
si appoggiò alla roccia alta che lo proteggeva dai raggi della luna , così che nessuno dal sentiero potesse
vederlo , rimase a fissare il sentiero a lungo , con e senza binocolo , senza scorgere nulla poi d'un tratto
dide come un'ombra scivolare dietro una roccia , puntò il binocolo e attese trepidante , un'altra ombra
scivolò esattamente dove prima aveva scorto l'altra , nessun dubbio , stavano salendo su per il sentiero
per sorprenderli nel sonno , i nemici erano arrivati , i ribassisti erano qui per conquistare l'avamposto farli
prigionieri o peggio ucciderli !
"svegliamo tutti e prepariamoci a riceverli" disse al ricognitore Aldur
e si apprestavano a farlo quando alle loro spalle un ordine perentorio li gelò
"state tutti calmi e nessuno si farà male , alzate le mani bene in vista e nessun gesto inconsulto"
voltandosi il tenente Axel vide che sopra le rocce ben cinque nemici li tenevano sotto tiro ben disposti a semicerchio , ogni resistenza sarebbe stata inutile quindi alzando le mani disse rivolto ai suoi che ormai erano tutti ben svegli e con gli occhi sbarrati per la sorpresa
" fate come dicono ragazzi e niente colpi di testa "
" ma signore tenente non possiamo ......non dobbiamo arrenderci ......sono solo selvaggi"
la voce era quella del miliziano Agus
"siete sotto tiro soldato , non avete nessuna possibilità , arrendervi è l'unica cosa sensata da fare"
disse un graduato degli assalitori
"no ........io ......signor tenente ......dia un'ordine " Agus la cui mente da sempre poco brillante sembrava ormai vacillare verso una nera voragine farfugliava incoerenti brani di improbabili schemi mentali
poi fu un attimo , il suo sguardo si abbassò fino alla mitraglietta posata a terra poi verso i nemici poi di nuovo verso la mitraglietta , sul suo volto apparve un ghigno di sfida , si lanciò sulla mitragietta gridando
"per la gloria dell'Imper... " la raffica lo falciò mentre era ancora chino e così rimase , come improvvisamente pietrificatoto in quella innaturale posizione
mentre tutti osservavano il povero Agus , che per la verità stava sulle scatole a tutti , ma ora faceva un pò
di compassione , il tenente Axel squadrò il soldato che aveva ucciso Agus , poi gli altri della pattuglia , ognuno di loro era rimasto fisso con il suo bersaglio nel mirino , nessun rumore , nessun commento -ben addestrati- pensò -molto ben addestrati- poi rivolse nuovamente lo sguardo al soldato che aveva sparato,
lui lo fissava a sua volta e ora la canna del suo mitra era rivolta verso lui
..........................in fase di elaborazione , finisco entro l'anno .........o poco dopo
