Telecom Italia (TIT) Hanno deciso di prenderci per il kulo

tontolina

Forumer storico
nel 2001 Tronketti acquistò Olivetti e subito vendette il ramo televisivo a Murdoh
mi pare per poco più di 1 milione di euro
era considerato dal consigliere Buora "la morte che cammina"...

ora vorrebbero farci credere che è nell'interesse di telecom riacquistare SKY per 5 milioni di euro
non in cash
ma con un adc del 10% in azioni

in modo che possano confluire tutte in Olimpia e blindare la partecipazione di Pirelli


:ciao: :ciao: :ciao:
 
Vendite su Telecom Italia, continuano a pesare timori su target 2006

31/07/2006 16.25



Telecom soffre anche oggi in Borsa a seguito di alcuni giudizi negativi espressi da alcune case d'affari sulla scia dei risultati semestrali pubblicati la scorsa settimana. Il titolo cede lo 0,58% a 2,11 euro, seppur in un mercato debole e in un constesto altrettanto negativo per il comparto europeo delle tlc (-0,9% lo Stoxx).

I risultati del primo semestre del gruppo di Tronchetti Provera hanno, secondo Banca Imi, confermato i timori della vigilia sulla difficoltà a mantenere invariato il livello dei margini operativi, in fase di compressione sia nel business fisso sia in quello mobile domestico. Telecom, lo ricordiamo, ha comunque chiuso il periodo con ricavi a 15,3 miliardi di euro in aumento del 5,6% (del 2,6% su base omogenea), sostenuti dal business mobile (+8,9%) e soprattutto dal forte trend di crescita in Brasile (+40,7%).

Il mercato mobile domestico, che si è confermato maturo, sta beneficiando dell'introduzione dei servizi Umts. Moderata è stata invece la crescita del business fisso (+1,3%). Ma l'Ebitda del gruppo, pari a 6,5 miliardi di euro, è cresciuto solo dello 0,5%, mentre il margine sui ricavi è stato pari a 42,5% (da 44,6% del primo semestre 2005).

Più pesante il calo dell'Ebit, che si è attestato a 3,8 miliardi di euro (-4,5%) con un margine sui ricavi sceso al 24,8% dal 27,4% del primo semestre 2005. La pressione sui margini è derivata dal calo delle tariffe, dovuto alla concorrenza e ai controlli regolamentari, ma anche dal forte impegno in campagne promozionali volte a mantenere elevato il livello di fidelizzazione del portafoglio clienti.

Altra nota dolente è stata il debito di gruppo, salito a 41,32 miliardi di euro (+1,46 miliardi da fine 2005) a seguito del pagamento di dividendi (2,99 miliardi di euro) e degli investimenti (2,21 miliardi), pur controbilanciati dalla buona generazione di cassa (2,99 miliardi). Nonostante ciò, Telecom ha confermato gli obiettivi di riduzione del debito per il 2006 (38 miliardi) e 2007 (33,5 miliardi).

In definitiva, "alla luce dei risultati annunciati, i target e le stime per il 2006 potrebbero essere difficili da raggiungere", dichiarano a Banca Imi. In particolare, a marzo 2006 il gruppo aveva annunciato i target del piano triennale 2006-2008 sintetizzabili in un Cagr (tasso composto medio di crescita) dei ricavi tra il 3-4% e margini operativi stabili allineati al 2005. Il management ha ora indicato un Ebitda del secondo semestre in linea con quello del primo.

"Ciò implica un livello di Ebitda sull'intero 2006 di circa 13-13,1 miliardi di euro, in calo rispetto al target precedente di 13,35 miliardi. Il consensus potrebbe progressivamente riflettere il nuovo target", ipotizzano alla banca d'affari che mantiene un giudizio neutrale sul gruppo, dato che è tutto il settore delle tlc che sta sperimentando una fase sfavorevole caratterizzata, in particolare, da pressione sui margini a seguito dell'aumento della concorrenza, dell'introduzione di maggiori vincoli e controlli tariffari e delle elevate spese promozionali.

Nonostante lo scenario di moderato peggioramento emerso, va detto che Telecom Italia mantiene elevati cash flow, che fanno prevedere il proseguimento della politica di distribuzione dei dividendi e di elevati rendimenti. In ipotesi di dividendo invariato, Banca Imi stima il rendimento 2006 pari al 6,7% per le ordinarie e al 7,8% per le azioni di risparmio.

Se il titolo quota per Banca Imi in linea con i principali concorrenti, Lehman Brothers ha tagliato il target price a 2,6 da 2,8 euro, pur confermando a overweight (sovrappesare) il giudizio. La revisione segue il taglio delle stime rettificate di Eps, del 7% a 0,15 da 0,16 euro per il 2006 e del 6% a 0,17 da 0,18 euro per il 2007, successivo ai dati del primo semestre.

Il rating resta positivo tenuto conto delle aspettative ragionevoli da parte del management di un miglioramento nella crescita degli utili nel secondo semestre e del rafforzamento del posizionamento strategico che potrebbe far seguito all'eventuale partnership con News Corp. Nel breve termine, comunque, è possibile che la debolezza si accentui ed è per questo motivo che le stime sono state ritoccate al ribasso.

Riviste così anche quelle di Ebitda, passate per l'anno in corso da 13,33 miliardi di euro a 13,02 miliardi, e per l'anno prossimo da 13,525 miliardi a 13,32. Come Lehman anche Merrill Lynch, confermando il rating di buy (acquistare) sul titolo, ha tagliato le stime di Ebitda 2006-2007 rispettivamente del 2,4% e del 3,4% al fine di assumere un più conservativo outlook per il mercato domestico sia nel fisso sia nel mobile.

Il nuovo target price per la fine dell'anno prossimo è di 2,4 euro e, includendo lo stacco di un dividendo nel secondo trimester del 2007 di 14 centesimi di euro, il ritorno totale sugli utili è stimato del 23%. "Secondo noi, la composizione dell'azionariato di Telecom Italia garantisce la disciplina di mercato, l'alto valore delgli asset brasiliani non è poi pienamente riconosciuto e il profilo rischio-rendimento è troppo interessante per poter essere ignorato", si legge nella nota di ML.

"Assumendo un enterprise value di 81,5 miliardi di euro e con un rapporto di Ev/Ebitda pari a 6, Telecom implica un cost of equity del 14,6%", hanno detto gli analisti di questa banca d'affari. Telecom, così come il resto del settore tlc, ha un livello di debito almeno pari a 3 volte l'Ebitda, ma Merrill Lynch crede che farà del suo meglio per battere il livello di rientro del debito a 33,5 miliardi nel 2007 e probabilmente la cassa sarà usata per operazioni di buy back o per distribuire un dividendo più elevato.

Antonella Marseglia
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=169230&chkAgenzie=TMFI
 
Lettera su Telecom Italia, nessuna intesa azionaria con News Corp

03/08/2006 16.15



Non esiste alcuna intesa né tantomeno accordo con News Corporation su possibili scambi azionari e Telecom Italia flette in Borsa. L'azione infatti arretra dello 0,80% a 2,11 euro, testando il minimo intraday a 2,1025 euro. In evidenza peraltro gli scambi che interessano 89,8 milioni di pezzi, lo 0,67% del capitale, contro una media giornaliera dell'ultimo mese di 95,4 milioni di pezzi.

Vengono così smentite le voci di ieri che parlavano di uno scambio azionario imminente tra il magnate australiano dei media, Rupert Murdoch, e il numero uno del gruppo Pirelli & C. (-1,12% a 0,671 euro), Marco Tronchetti Provera. In realtà, le discussioni tra i due gruppi riguardano solo, come detto nelle scorse settimane, la fornitura di contenuti e le trattative non sono neppure in esclusiva.

Lo scenario più gettonato nelle sale operative prevede invece che Sky, la tv satellitare dell'editore australiano, venga conferita a Telecom in cambio di azioni della stessa società che poi sarebbero trasferite a Olimpia, con l'ingresso di Murdoch nella holding, operazione tesa a rafforzare il controllo dei soci in TI. Altre indiscrezioni parlano invece del conferimento di una quota o del 100% di Sky Italia a Telecom.

La società italiana di Murdoch riceverebbe in questo modo azioni Telecom da conferire a Olimpia. Smentita a parte, per gli stessi analisti l'operazione sarebbe insidiosa e con poco senso. Le valutazioni di Sky Italia attualmente oscillano fra i 3,5 e i 7 miliardi di euro. "Basandoci sui multipli di BskyB e Sogecable e assumendo zero debito, la valutazione di Sky Italia potrebbe essere compresa tra 4 e 6 miliardi di euro", calcola Marco Baccaglio di Cheuvreux.

"Assumendo poi 1.500 euro ad abbonato, l'enterprise value ammonterebbe a 5,5 miliardi di euro, cifra che permetterebbe alla News Corp di raggiungere il 15% circa di partecipazione in Telecom Italia", continua Baccaglio che non vede però valide motivazioni industriali in questo possibile deal. "Non vediamo benefici in termini di sinergie e per giunta gli azionisti di minoranza di TI, su cui manteniamo il rating di outperform (farà meglio del mercato, ndr) e il target a 2,4 euro, potrebbero non essere favoriti dall'operazione".

Comunque per ora a livello internazionle Telecom Italia ha aperto la porta solo agli asset tedeschi di Aol. L'ex monopolista italiano delle tlc a quanto pare è infatti entrato nella short list dei pretendenti per gli asset di Aol in Germania. La società italiana è in lizza con Versatel, Freenet.de, United Internet e Kpn. Ieri Time Warner ha presentato i risultati del trimestre e nel corso dell'incontro con gli analisti il ceo di Aol, Jonathan Miller, parlando dei tempi della cessione delle attività Internet in Europa, ha detto che le dismissioni saranno portate a termine prima della fine dell'autunno.

Francesca Gerosa
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=169765&chkAgenzie=TMFI



come la notizia è stata appresa dai mercati il titolo sale del 2%
l'operazione appariva più una resa che un accordo
 
thò un'altra

Telecom/ Pirelli verso l'addio. Voci su Blackstone-Mediaset
Mercoledí 27.12.2006 14:00
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/telecompirelli.html
a mio avviso il tonketto non uscirà da olimpia
semmai cederà la quota che acquisì da HOPA a 2,3€ diminuendo la sua esposizione

naturalmente dovrà trovare degli "amici" che gli consentano di non perdere l'italinità di telecom e una forza di fuoco contro il governo antipatico :lol:
e chi è meglio del Berluska?
nisciuno

però se davvero riuscisse ad uscire da telecom... quanto farà perdere ai suoi azionisti' Non riuscirà MAI a recuperare il capiotale investito
Berluska non è POLLO come LUI e gli affari di casa sua li sa fare anche troppo bene
 
Telecom I.: Tim Brasil non in vendita (DJ) -2-

Nello scorso mese di dicembre fonti accreditate avevano dichiarato alla stessa Dow Jones Newswires che Tim Brasil non sarebbe stata venduta e che tale decisione era stata presa in considerazione della rinnovata importanza strategica della societa' brasiliana. La vendita di Tim Brasil avrebbe consentito a Telecom I. di ridurre il suo indebitamento, pari a 39,5 mld euro a fine settembre, ma avrebbe anche determinato la perdita di un importante "motore di crescita" nel mercato delle telcomunicazioni. Tim Brasil, controllata al 100% da Telecom I., ha registrato nel 3* trimestre ricavi per 7,6 mld real (3,56 mld usd), controlla il 25% del mercato brasiliano della telefonia mobile ed ha un valore, secondo gli analisti, di oltre 10 mld usd. red/est/mur (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2007 MF-Dow Jones News Srl. January 03, 2007 11:03 ET (16:03 GMT)



insomma
troketti avrebbe venduto pure le mutande di telecom
adesso sembra che la strategia sia cambiata


fine della svendita degli assets
però fine anche del lauto dividendo
da oggi due dita nel


nell'okkio
che avevate pensato? :ops:
 
TIR/TI

Ti allego un mio post da altro sito per sapere cosa ne pensi:

Lo spread TIR/TI è risalito oltre quota 0,41, livelli che non si avevano da almeno un anno e mezzo. Ora TIR quota a sconto del 17,6% rispetto all'ordinaria, pur assicurando un dividendo maggiore, ad oggi il 6,88% netto, rispetto al 5,26% netto di TI. Quindi l'azione costa molto meno e rende molto di più.
Unico neo potrebbe essere l'appeal speculativo, maggiore per TI in caso di entrata diretta di altri soci nel capitale o tramite Olimpia. Comunque, la risparmio dovrebbe beneficiarne lo stesso perchè si tratterebbe sicuramente di un ingresso amichevole e quindi senza ripercussioni e lotte sui diritti di voto in assemblea. Per questo non concordo con chi dice di preferire le ordinarie. Sono la stessa cosa se non vi sono scalate ostili, ma rendono di più. Anzi, a volte per scalate ostili le risparmio sono decollate (ricordi RAS?)

Fred
 
Re: TIR/TI

aponteco ha scritto:
Ti allego un mio post da altro sito per sapere cosa ne pensi:

Lo spread TIR/TI è risalito oltre quota 0,41, livelli che non si avevano da almeno un anno e mezzo. Ora TIR quota a sconto del 17,6% rispetto all'ordinaria, pur assicurando un dividendo maggiore, ad oggi il 6,88% netto, rispetto al 5,26% netto di TI. Quindi l'azione costa molto meno e rende molto di più.
Unico neo potrebbe essere l'appeal speculativo, maggiore per TI in caso di entrata diretta di altri soci nel capitale o tramite Olimpia. Comunque, la risparmio dovrebbe beneficiarne lo stesso perchè si tratterebbe sicuramente di un ingresso amichevole e quindi senza ripercussioni e lotte sui diritti di voto in assemblea. Per questo non concordo con chi dice di preferire le ordinarie. Sono la stessa cosa se non vi sono scalate ostili, ma rendono di più. Anzi, a volte per scalate ostili le risparmio sono decollate (ricordi RAS?)

Fred
forse non hai letto bene la notizuola

senza la vendita di TIM Brazil
i dividendi saranno inferiori

negli scorsi anni il tronki non ha fatto altro che vendere assets solo per poter distribuire un cospicuo dividendo ad olimpia oberata di debiti per l'acquisto in LBO in po' stressato.


quindi
non credo che l'andamento delle risparmio sarà migliore rispetto alle ordinarie in quanto viene meno l'incentivo del dividendo generoso


le ordinarie ogni tanto hanno delle fimmate
quando cioè ci sono delle notizie relative alla cessione del pacchetto olimpia
che subito viene smentito dal tronki che puntualizza la sua disponibilità ll'entrata di altri soci nell'assetto societario

NON VUOLE VENDERE ... NON A QUESTI PREZZI
ciao
 
Re: TIR/TI

Finito di parlare di TIM Brasil Telecom è salita....
C'è qualcuno che invece ha idee su Pirelli?
Rprendono la bufala di quotare il settore pneumatici? O adesso sale solo sull'onda Telecom?
Comunque i volumi da ieri sono aumentati...
 
Re: TIR/TI

ottodenari ha scritto:
Finito di parlare di TIM Brasil Telecom è salita....
C'è qualcuno che invece ha idee su Pirelli?
Rprendono la bufala di quotare il settore pneumatici? O adesso sale solo sull'onda Telecom?
Comunque i volumi da ieri sono aumentati...
beh pirelli ha dei seri problemi di bilancio
1-ha svalutato la partecipazione in Olimpia che è tutta un debito per l'incauto acquisto in LBO di telecom
2-se telecom non distribuisce più i lauti dividendi che servivano per ripianare l'indebitamento di olimpia allora dovrà provvedere la casa madre Pirelli che non ha danè
3-aggiungi che hanno bisogno pure di soci amici per blindare il controllo di telecom in quanto tronki non ha più piccioli da metterci
4-non vogliono mollare l'osso


però telecom ha bisogno di liquidità per pagare i suoi debiti ed ammodernare la rete di trasmissione magari con l'W-max e raggiungere tutti anche i montanari con la banda larga

insomma è normale che Pirelli voglia, dopo la vendita del 30% alle banche, quotare un altro 30% sul mercato ... deve far fronte agli impegni presi e soprattutto NON FALLIRE

Considera che ha l'indice Z-score pari a 1 (non l'ho calcolato io ma Migliorino) decisamente inferiore alla soglia di 1.79

link Z-SCORE: http://www.brianzatrading.com/trading_masters/Altman/zscore_Altman.htm
 

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