Inter Media and Communication Spa ha annunciato l’emissione di un’offerta istituzionale di 415 milioni di euro in nuove Senior Secured Notes con scadenza 2027. Un nuovo bond, per rifinanziare quelli in scadenza nel 2022. L’importo dei precedenti bond, pari complessivamente a 375 milioni di euro, avrebbe dovuto essere rimborsato entro il 31 dicembre di quest’anno. In questo modo, la scadenza viene posticipata di cinque anni. Il nuovo bond potrebbe avere un tasso d’interesse attorno al 6% e ha ricevuto rating B+ da Fitch, ha visto agire Rothschild in qualità di financial advisor e Goldman Sachs come global coordinator e bookrunner.
L’Inter ha contestualmente annunciato di aver chiuso il trimestre al 30 settembre 2021 con ricavi in calo di 48,3 milioni di euro (-40,4%) e si attestano a 71,2 milioni di euro. Tale ribasso è dovuto all’impatto della pandemia di Covid-19, con il differimento di entrate pari a 62 milioni di euro dal 30 giugno al 30 settembre 2020, che ha portato ad un aumento dei ricavi commerciali e media per il primo trimestre dell’esercizio precedente rispettivamente di 19 e 43 milioni di euro. Inoltre, il rinvio dell’inizio della stagione 2020/21 ha comportato il differimento di ricavi per 16 milioni per i ricavi commerciali. Le parziale riapertura degli stadi ha generato invece un aumento delle entrate dal botteghino pari a 6,1 milioni di euro. Dal 1° luglio 20201 è stato risolto il contratto con Beijing Imedia Advertising Co, che nel trimestre luglio-settembre 2020 ha portato ricavi per 6,3 milioni di euro.
Aumentano del 17,1% i costi operativi, pari a 129,3 milioni di euro. Pesano i costi per gli agenti e i contributi di solidarietà sostenuti per le cessioni di Hakimi al Paris Saint-Germain e Lukaku al Chelsea, oltre alla svalutazione per 15,3 milioni del valore di carico del contratto di Eriksen, a cui non è stato dato il via libera dall’autorità medica per giocare in Serie A dopo i problemi cardiaci avuti a Euro 2020. L’Inter ha pure dovuto pagare una penale per l’annullamento del tour estivo in Florida. L’incremento dei costi operativi complessivi è stato parzialmente mitigato da minori ammortamenti delle tesseramenti dei calciatori diritti (in diminuzione di 7 milioni di euro, pari al 20,7%).
Il flusso di cassa derivante dalle attività operative nel trimestre chiuso il 30 settembre 2021 si è ridotto di 13,6 milioni di euro ed è pari a 7,7 milioni. Il player trading, però, ha reso possibile un aumento del flusso di cassa da attività di investimento per 154,3 milioni di euro, grazie ai 130,7 milioni raccolti appunto dalle operazioni di calciomercato. La posizione finanziaria netta di gruppo, sempre allo scorso 30 settembre, è migliorata di 37,5 milioni a quota 322,5 milioni. Le disponibilità liquide attuali consentiranno all’Inter di operare per il resto dell’anno fiscale, in chiusura il 30 giugno 2022, senza necessità di ulteriori finanziamenti soci.