Cmc Ravenna: incassi saltati in arrivo entro l'anno, rinnoviamo linea di credito
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G.I. 19 Ottobre 2018
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I mancati incassi per 108 milioni di euro della cooperativa Cmc Ravenna (numero 4 in Italia tra le imprese di costruzione con 1,119 miliardi di euro di fatturato nel 2017), comunicati al mercato lunedì scorso e causa nei giorni scorsi del calo delle quotazioni dei bond societari sul mercato secondario, sono relativi a mancati pagamenti Anas per due opere in Sicilia (per la superstrada Agrigento-Caltanissetta), due lavori in Kenya per opere idriche (circa 60 milioni di euro di mancati incassi), un'altra opera idrica in Nepal (circa 10 milioni).
Paolo Porcelli, direttore generale di Cmc: "Avevamo preso l'impegno di comunicare al mercato entro il 15 ottobre la situazione di questi incassi ritardati, ma in realtà nelle ultime settimane sono stati risolti o sono in via di soluzione tutti i problemi che avevano causato i mancati pagamenti. Dunque contiamo di portare a buon fine tutti gli incassi entro l'anno. La linea di credito da 165 milioni che scade a dicembre 2019 non solo non è a rischio, ma stiamo già lavorando insieme alle banche, proprio in questi giorni, per arrivare in tempi utili a un rinnovo anticipato, che estenda la scadenza della linea. Stiamo lavorando insieme ad Anas per i lavori della Agrigento-Caltanissetta. Su Empedocle 1 si tratta di lavori conclusi e il raggiungimento dell'accordo sull'ultimo certificato, nonostante la piena collaborazione, ha richiesto un po' di tempo. Nei giorni scorsi l'abbiamo firmato e quanto dovuto arriverà entro l'anno. Situazione simile su Empedocle 2, ma anche in questo caso il certificato è stato firmato, i soldi arriveranno a breve".
La trattativa per il rinnovo, scrive Radiocor, sarebbe in fase avanzata, e l'obiettivo è di spostare la scadenza di due-tre anni, ma la società non vuole per ora fare annunci, prima che la firma con le banche sia stata effettivamente posta.
Tornando al nodo degli incassi, i 108 milioni erano attesi da Cmc nel primo semestre dell'anno, e il loro ritardo aveva già portato nella semestrale a un peggioramento della posizione finanziaria netta rettificata della società (debiti meno disponibilità liquide), fino a 825 milioni di euro dai 670 milioni di fine 2017. Posizione che - spiega Cmc - è ad oggi sostanzialmente invariata rispetto a giugno.