Che tristezza.
, cerca di ottenere dal pubblico qualcosa per colmare il proprio nascosto senso di inferiorita'.
Sarà vero.di recente ti dissi che chi investe tempo ed energia a fare cancan delle proprie cose non e' veramente soddisfatto
Vero, ma questo è retaggio culturale. Così, come all’opposto, c’è chi vive una vita fondata sull’ avarizia (io la chiamo mummificazione del neurone)mangiando pane e cipolla, scroccando a destra e a manca e avendo in banca un conto cospicuo e immense proprietà. E li nel bresciano ce ne sono tanti casi....
Appunto. Essere poveri e restare poveri, essere benestanti e restare benestanti è per lo più il frutto di un approccio culturale.mmmm..che argomento!
I punti da prendere in considerazione sono diversi , le condizioni mentali e l'approccio dei "poveri" alla vita è sicuramente diverso dai "ricchi".
Riguardo alla VITA le persone ricche pensano che sono loro a creare la propria vita , mentre per i poveri la vita è qualcosa che accade!
Ecco il punto di partenza per cercare di dipanare...l'"affaire"
Avevo un vicino così.
Beh è la pubblicità a insegnare subconsciamente in modo martellante questo modello di vita e chi non si adegua a questa dinamica viene considerato come una specie di reietto.
