UNICREDIT Così conveniente che non si può non comprare
L’ingresso nella lista dei preferiti di Goldman Sachs dà slancio a Unicredit ;CRDI.MI>, in rialzo del 2,6% a 1,88 euro, mentre l’indice Stoxx delle banche europee sale solo dello 0,5%. Il broker americano ha confermato la raccomandazione buy sulla prima banca italiana e l’ha inserita nella sua Conviction buy list, l’elenco dei titoli da comprare senza indecisioni. Goldman invita a guardare i multipli di Borsa di Unicredit e ignorare quasi tutto il resto, anche l’abbassamento delle stime sull’utile netto del 2011 e del 2012 deciso dalla stessa Goldman Sachs. Tutti i problemi che affliggono l’istituto di credito, a partire dal costo della raccolta fino alla carenza di indirizzo strategico, sono incorporati nel prezzo: “Unicredit è una delle pochissime grandi banche europee che tratta a sconto sul valore di libro depurato dagli asset intangibili, il cosiddetto Tangible book value (Tbv). Unicredit vale in Borsa 0,9 volte il Tbv, mentre la media delle banche europee tratta a 1,4 volte. Per Goldman Sachs questo è più che mai il momento giusto per investire. Il titolo Unicredit ha già guadagnato il 21% da inizio anno ma la corsa è solo iniziata perché nel giro di 12 mesi potrebbe arrivare a 2,40 euro, il target price di Goldman. Unicredit ha iniziato bene il 2011 correndo molto più dell’indice delle banche europee, che da inizio anno sono salite solo dell’11,5%. Nel 2010 però il titolo ha perso il 30%, mentre l’indice Stoxx del segmento ha registrato un calo dell’11%. Goldman Sachs si aspetta che a guidare il recupero di Unicredit in Borsa sarà un aumento dei tassi di interesse di breve periodo, la diminuzione delle perdite da sofferenze, la forza delle attività in Est Europa e la discesa dei rendimenti dei titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Europa. Per quanto riguarda l’esposizione al fronte del debito sovrano la situazione procede anche oggi verso un rientro nella normalità: il rendimento del titolo di stato italiano a 10 anni scende a 4,51% (-10 punti base) ed il differenziale con il bund tedesco si restringe a 129 punti base, il minimi da agosto 2010. Goldman Sachs ritiene inoltre che le incertezze sui disegni strategici del nuovo amministratore delegato Federico Ghizzoni saranno ridimensionate nell’incontro con la comunità finanziaria che si dovrebbe tenere prima dell’estate. Prima di questo appuntamento, il titolo potrebbe reagire positivamente alla decisione finale sul destino delle attività nel risparmio gestito ed alla nomina del nuovo responsabile dell’investment banking.
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