ceccotti
enzo
un sacco di tempo che non sognavo.
Stanotte sogno vividissimo, pieno di particolari e stranissimamente, mi sono svegliato, poi riaddormentato e ho ripreso il sogno.
Non mi ricordo che mi sia mai successo, nonostante ci abbia provato, quando il sogno era bello.
Ero su una litoranea, mare grosso, strada che si allagava, quindi prendevo l'auto sottobraccio, si riduceva a dimensioni di cassetta di frutta, ma era sempre la macchina in cui guidavo poco prima, per non farla bagnare, e camminavo con i piedi nell'acqua.
Ma a un certo punto non ero più sulla litoranea, ma in mezzo agli scogli, auto sparita e destinazione non più raggiungibile.
Più avanti c'era un paesino, un villaggio proprio, dieci case.
Ci andavo per chiedere come fare a tornare sulla litoranea.
Vicoletti, scalette, un vecchio baffuto che fumava seduto in una piazzetta.
Viene fuori una specie di quasi nano, con gli occhiali, e gli chiedo.
Mi dice di andare via, che lui non può dirmi, non può parlare, insisto e alla fine mi dice.
Mi incammino per delle scalette in salita e sulla sinistra una porta con una stanza, una specie di grotta, dove c'era un letto matrimoniale con coprileto bianco, ed era la stanza del tipo seminano di prima e c'era lui cion un ragazzino che gli diceva " 480 euro" e lui, "bene 500 euro, ottimo".
Andavo avanti con la sensazione di aver carpito un frammento di discorso di affari di malavita.
Ma non trovavo la strada.
Quindi tornavo indietro ed era pieno di polizia, macchine, lampeggianti, cani, agenti...
E il seminano, ammanettato, che mi diceva "è colpa tua, è colpa tua, te l'ho detto di andartene e di non chiedere qua", " ma io non ho detto mezza parola a nessuno", "colpa tua, colpa tua".
A quel punto mi sono svegliato.
Poi mi sono riaddormentato e ho sognato che ero ancora là, con quello che continuava a dirmi che era colpa mia.
Poi mi sono risvegliato e basta.
Stanotte sogno vividissimo, pieno di particolari e stranissimamente, mi sono svegliato, poi riaddormentato e ho ripreso il sogno.
Non mi ricordo che mi sia mai successo, nonostante ci abbia provato, quando il sogno era bello.
Ero su una litoranea, mare grosso, strada che si allagava, quindi prendevo l'auto sottobraccio, si riduceva a dimensioni di cassetta di frutta, ma era sempre la macchina in cui guidavo poco prima, per non farla bagnare, e camminavo con i piedi nell'acqua.
Ma a un certo punto non ero più sulla litoranea, ma in mezzo agli scogli, auto sparita e destinazione non più raggiungibile.
Più avanti c'era un paesino, un villaggio proprio, dieci case.
Ci andavo per chiedere come fare a tornare sulla litoranea.
Vicoletti, scalette, un vecchio baffuto che fumava seduto in una piazzetta.
Viene fuori una specie di quasi nano, con gli occhiali, e gli chiedo.
Mi dice di andare via, che lui non può dirmi, non può parlare, insisto e alla fine mi dice.
Mi incammino per delle scalette in salita e sulla sinistra una porta con una stanza, una specie di grotta, dove c'era un letto matrimoniale con coprileto bianco, ed era la stanza del tipo seminano di prima e c'era lui cion un ragazzino che gli diceva " 480 euro" e lui, "bene 500 euro, ottimo".
Andavo avanti con la sensazione di aver carpito un frammento di discorso di affari di malavita.
Ma non trovavo la strada.
Quindi tornavo indietro ed era pieno di polizia, macchine, lampeggianti, cani, agenti...
E il seminano, ammanettato, che mi diceva "è colpa tua, è colpa tua, te l'ho detto di andartene e di non chiedere qua", " ma io non ho detto mezza parola a nessuno", "colpa tua, colpa tua".
A quel punto mi sono svegliato.
Poi mi sono riaddormentato e ho sognato che ero ancora là, con quello che continuava a dirmi che era colpa mia.
Poi mi sono risvegliato e basta.