Claire
ἰοίην
Forse prematuro.
Pare che mio marito abbia ricevuto un'offerta di lavoro che lo riporterebbe a Brescia.
Di sicuro non c'è niente, chiaro.
Potrebbe anche andare a fare il colloquio e poi potrebbe risolversi tutto in una bolla di sapone.
Però non posso non arrovellarmi (e vi risparmio, credetemi, il 99% dei miei pensieri e turbamenti)... tanto è vero che scrivo qui, per sentire il vostro parere, anche se sono in vacanza.
La fabbrica produce armi.
Ecco. Solo scriverlo mi fa accapponare la pelle.
Mi ripugna, mi fa vomitare.
Gli ho detto che l'idea non mi piace affatto, ma che, visti i tempi, almeno il colloquio lo farei.
Però mi sono sentita come se avessi una mano che mi stringe lo stomaco dentro e non posso non correre avanti con i pensieri....
E mi chiedo (Anche se fasciarsi la testa prima di averla battuta è un grosso errore): ma se gli dessero il posto e lui lo accettasse, come riuscirei a passarci sopra ogni giorno, magari fino alla fine della sua vita lavorativa?
Gli altri dubbi non ve li espongo, sono troppo intimi e privati.
Ma su questo, mi piacerebbe davvero leggere un vostro parere.
Se la vostra metà lavorasse in un campo che vi ripugna, un campo assolutamente NON etico, un campo che cozza contro molti dei vostri principi, voi cosa fareste? Come reagireste? Come mi comportereste?