I° e II° conflitto mondiale. Le foto più belle.

Ottobre 1939. La Germania nazista si riannette i territori polacchi che le erano stati sottratti alla fine della Prima guerra mondiale, con il Trattato di Versailles. Ma li aveva ripresi con la forza militare: l'invasione della Polonia era iniziata ai primi di settembre.


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Ancora oggi, queste foto mettono i brividi. Per quello che avrebbe potuto essere, e fortunatamente non è stato.

Il 23 giugno 1940 Hitler fece una visita lampo nella Parigi appena conquistata dalle sue truppe, accompagnato dal suo architetto preferito – e più tardi ministro degli
armamenti – Albert Speer, e Arno Breker, il suo scultore preferito.
Giova ricordare che Hitler si reputava un artista e architetto mancato, ed era seriamente interessato a tutti gli argomenti relativi all’urbanistica e all’architettura.

“La corsa in macchina attraverso la profonda banlieue ci portò direttamente all’Opéra dell’architetto Garnier, l’edificio neobarocco che Hitler prediligeva e che aveva voluto
vedere per primo. Le luci splendevano come in una serata di gala. Ci accompagnava per il teatro vuoto un custode dei palchi, dai capelli bianchi. Quando, finita la visita,
stavamo per uscire, Hitler sussurrò qualcosa all’orecchio dell’aiutante Brückner, il quale tolse dal portafoglio una banconota da cinquanta marchi e la porse all’uomo.
Con ferma cortesia l’uomo rifiutò. Hitler ritentò, incaricando questa volta Breker, ma il custode persistette nel rifiuto. Non aveva fatto che il suo dovere, disse a Breker.
“Usciti, percorremmo gli Champs Elysées fino al Trocadero, poi andammo alla Tour Eiffel, dove Hitler ci impose una nuova sosta. Giunti finalmente agli Invalides, il Führer
si fermò a lungo davanti al sarcofago di Napoleone. Poi volle vedere il Pantheon, le cui proporzioni lo impressionarono. La meta finale fu il Sacré Coeur di Montmartre.
Qui egli sostò di nuovo a lungo, mentre i numerosi fedeli che entravano e uscivano non mostravano, pur riconoscendolo, di interessarsi a lui.
“Dato un ultimo sguardo a Parigi, tornammo velocemente all’aeroporto. Erano le nove del mattino, e la visita era terminata".
 
Ieri mio figlio mi fa : Mi interroghi su Hindenburg e Hitler ? Domani mi pescano.

Pronti...faccio io...c'ho giusto una foto ad uopo. Dì pure a quel pirla del prof di storia che per colpa di quella foto
è saltato per aria mezzo forum. Anzi...porta 'sta foto (quella al post #1) a scuola e vediamo che succede...
 
Settantasette anni fa, il 15 febbraio 1944, i militari alleati bombardarono l'abbazia di Montecassino: ben 142 bombardieri pesanti e 114
bombardieri medi la rasero al suolo.
In seguito Roosevelt disse di averlo appreso dai giornali, Churchill non ne parlò per anni.

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Inutile dire che ci andai a Cassino, con mio padre. Ero poco più di un ragazzo.

Mi è rimasto impresso il cimitero militare polacco dedicato ai ragazzi che furono mandati a morire (insieme a tanti
altri di diverse nazioni) per mettere un altro tassello fondamentale alla liberazione dell'Italia.
 

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