giuseppe.d'orta
Forumer storico
L'opa annunciata venerdì scorso a 5.165 su Esaote da parte della controllante Bracco Biomed offre un'altra possibilità di investire su di un titolo senza correre rischi sino al termine dell'opa, se si compra ad un prezzo pari od inferiore al prezzo di opa stessa.
L'opa, finalizzata al raggiungimento di una quantità tale di azioni da richiedere la cancellazione del titolo Esaote dal listino, non è soggetta a condizione alcuna, pertanto l'uscita in opa a 5.165 è certa.
Bracco possiede il 60.076% del capitale, poi (dati Consob) c'è JPMorgan col 2.044%, mentre il resto delle azioni è posseduto dal mercato, o comunque è in partecipazioni inferiori al 2%.
Per ritirare il titolo dal listino si deve raggiungere una partecipazione quanto più possibile vicina al 100% del capitale: ricordo che per lanciare l'opa residuale si deve raggiungere almeno il 90% del capitale.
Cosa accadrebbe, quindi, se il mercato "decidesse" che Esaote vale più del prezzo di 5.165 offerto da Bracco Biomed? Il settore biomedicale, ad esempio, è ben considerato dal mercato, anche se in prospettiva non brevissima.
Bracco rinuncerebbe all'offerta? Potrebbe anche accadere, ma cosa accadrebbe se, invece, Bracco desiderasse Esaote comunque, considerando il ritiro del titolo dal listino strategicamente importante per i piani futuri? Un rilancio del prezzo, pertanto, non sarebbe improbabile.
Una delle possibilità indicate è la fusione di Esaote in Bracco Biomed, con conseguente quotazione in borsa di quest'ultima: in teoria basta il 66.67% del capitale per decidere in assemblea, ma decisioni del genere, se penalizzanti per le minoranze, sarebbero comunque fortemente osteggiate. La cosa ricorda l'opa Snia, se ci fate caso.
Esaote è un titolo C1, apertura fino alle 10.45, continua dalle 11.00 alle 16.25, asta di chiusura dalle 16.25 alle 16.35.
Ricapitolando: comprando Esaote ad un prezzo pari o inferiore a 5.165 ed attendendo l'opa si punta sul titolo senza correre alcun rischio, dato che l'uscita in opa è certa, non essendo l'offerta condizionata. Se sia cquista, invece, ad un prezzo superiore a 5.165, si corre un rischio pari alla differenza tra il prezzo pagato ed il prezzo di opa (5.165, appunto).
Aggiorneremo la strategia da attuare in prossimità dell'opa e successivamente (se necessario) mano a mano che la situazione evolverà.
L'opa, finalizzata al raggiungimento di una quantità tale di azioni da richiedere la cancellazione del titolo Esaote dal listino, non è soggetta a condizione alcuna, pertanto l'uscita in opa a 5.165 è certa.
Bracco possiede il 60.076% del capitale, poi (dati Consob) c'è JPMorgan col 2.044%, mentre il resto delle azioni è posseduto dal mercato, o comunque è in partecipazioni inferiori al 2%.
Per ritirare il titolo dal listino si deve raggiungere una partecipazione quanto più possibile vicina al 100% del capitale: ricordo che per lanciare l'opa residuale si deve raggiungere almeno il 90% del capitale.
Cosa accadrebbe, quindi, se il mercato "decidesse" che Esaote vale più del prezzo di 5.165 offerto da Bracco Biomed? Il settore biomedicale, ad esempio, è ben considerato dal mercato, anche se in prospettiva non brevissima.
Bracco rinuncerebbe all'offerta? Potrebbe anche accadere, ma cosa accadrebbe se, invece, Bracco desiderasse Esaote comunque, considerando il ritiro del titolo dal listino strategicamente importante per i piani futuri? Un rilancio del prezzo, pertanto, non sarebbe improbabile.
Una delle possibilità indicate è la fusione di Esaote in Bracco Biomed, con conseguente quotazione in borsa di quest'ultima: in teoria basta il 66.67% del capitale per decidere in assemblea, ma decisioni del genere, se penalizzanti per le minoranze, sarebbero comunque fortemente osteggiate. La cosa ricorda l'opa Snia, se ci fate caso.
Esaote è un titolo C1, apertura fino alle 10.45, continua dalle 11.00 alle 16.25, asta di chiusura dalle 16.25 alle 16.35.
Ricapitolando: comprando Esaote ad un prezzo pari o inferiore a 5.165 ed attendendo l'opa si punta sul titolo senza correre alcun rischio, dato che l'uscita in opa è certa, non essendo l'offerta condizionata. Se sia cquista, invece, ad un prezzo superiore a 5.165, si corre un rischio pari alla differenza tra il prezzo pagato ed il prezzo di opa (5.165, appunto).
Aggiorneremo la strategia da attuare in prossimità dell'opa e successivamente (se necessario) mano a mano che la situazione evolverà.