Idee e grafici. - Cap. 2 (19 lettori)

dondiego49

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SPREAD BTP-BUND 10Y Ora: 13:37:36 Data: 15/01/2013 267,3745 + 1.12% Minimo: 258,9519 Massimo: 272,8506



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dondiego49

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News

15/01/2013 13:30
Borsa Wall Street: prosegue fase di consolidamento sui massimi
Gruppo Banca Sella



Seduta leggermente negativa per il Nasdaq C., che chiude a 3117 (-0,26%). Dopo un avvio d'anno in forte rialzo, con una salita partita da 2600 ed esauritasi nel picco del 27.03 a 3134, nel bimestre aprilemaggio si sviluppa un movimento correttivo conclusosi nel minimo del 4 giugno a 2727 (-13% dai massimi). Dai minimi di inizio giugno un forte rally porta le quotazioni sopra i picchi di fine marzo a 3135, facendo registrare nuovi massimi per l'anno (max 3197 il 21.09). È quindi iniziato un movimento correttivo che ha portato l'indice al di sotto del forte supporto a ridosso di quota 3000, rompendo in accelerazione prima il supporto a 2950 e quindi anche l'area 2870-2900 (min 2811 il 16.11; -12,07% dai max del 21.09). Per le prossime sedute. Dai minimi di metà novembre 2012 a 2810 le quotazioni sono risalite al test dell'area 3000/35, facendo base sopra 2935/50 per poi spingersi verso 3060 (max 3062 il 19.12) e nuovamente ripiegare sotto 3000. La tenuta del forte supporto in area 2935/50 (min 2951 il 27.12) ha consentito una pronta risalita sopra 3000, con uno strappo rialzista a testare i picchi del 17.10, la forte resistenza in area 3100/15 (max 3128 il 10.01.2013). Sui livelli correnti sono possibili prese di beneficio verso 3055/65, la cui tenuta conserverebbe comunque un'impostazione tonica. Il superamento di 3115 (da confermare) è necessario per un segnale rialzista affidabile per le settimane a venire, con primo obiettivo i max del 21.09.2012 a ridosso di 3200. Il quadro tecnico si indebolirebbe su ridiscese sotto 3000/20 e diventerebbe ribassista sotto 2935/50 (poco probabile). Volatilità implicita Vxn: 16,13, stabile. Dopo una discesa a toccare nuovi minimi per l'anno il 17.08.2012 a 13,94 (sui livelli del dicembre 2006, precedenti allo scoppio della crisi finanziaria), il Vxn ha ripreso a salire con un picco il 24.10 a 21,67, per poi ridiscendere ad un min. a 15,53 il 23.11 e quindi risalire verso i picchi del 24.07 a ridosso di 23,23 (max 23,81 il 31.12) segnalando tensioni crescenti. Il Vxn ha quindi virato bruscamente all'ingiù, riportandosi al di sotto di 18 (min 15,51 il 04.01). Per una conferma del segnale distensivo occorre una stabilizzazione al di sotto di area 17,95-18,60. Nuove tensioni solo sopra 20,00/55 (prematuro). , Seduta lievemente positiva per il Dow Jones Ind., che chiude a 13507 (+0,14%). Dopo un avvio d'anno in forte rialzo, con una salita partita da 12200 ed esauritasi nel picco del 1° maggio a 13339, l'indice subisce un movimento correttivo, con una discesa conclusasi nel minimo del 4 giugno a 12035 (-9,8% dai massimi). Dai minimi di inizio giugno un forte rally porta le quotazioni a registrare nuovi massimi per l'anno (13653 il 14.09, marginalmente superato il 05.10, max 13662). È quindi iniziato un movimento correttivo che ha portato l'indice a rompere il forte supporto in area 12950 13000 spingendosi al test del supporto a 12500 (minimo 12471 il 16.11; -8,72% dai max del 05.10). Per le prossime sedute. Dai minimi di metà novembre 2012 a ridosso di 12500 l'indice è risalito al test della resistenza a 13300 (max 13366 il 18.12), per poi velocemente ripiegare verso il supporto a 12900 (min 12884 il 31.12) e quindi strappare al rialzo superando i picchi del 18.12 (max 13520 il 14.01). La prossimità dei massimi di inizio ottobre a 13662 potrebbe provocare prese di beneficio verso 13200/250, la cui tenuta conserverebbe comunque un'impostazione tonica. Il quadro tecnico si indebolirebbe su ridiscese sotto 13100 e diventerebbe ribassista sotto 12940 (poco probabile). Seduta lievemente negativa per l'S&P500, che chiude a 1471 (-0,09%). Dopo un avvio d'anno in forte rialzo, con una salita partita da 1260 ed esauritasi nel picco del 02.04 a 1422 - ritestato il 1° maggio (max 1415) - l'indice subisce una correzione, con una discesa conclusasi nel minimo del 4 giugno a 1267 (-10,9% dai massimi). Dai minimi di inizio giugno un forte rally porta le quotazioni a registrare nuovi massimi per l'anno, al test della resistenza a 1470 (max 1475 il 14.09, 1471 il 05.10). È quindi iniziato un movimento correttivo che ha portato l'indice al test del supporto critico in area 1340/70 (minimo 1343 il 16.11; -8,95% dai max del 14.09). , Per le prossime sedute. Dai minimi di metà novembre le quotazioni sono risalite al test della resistenza in area 1420/35 (max 1448 il 18 e 19 dicembre), per poi velocemente ripiegare verso il supporto a 1400 (min 1398 il 31.12) e quindi strappare al rialzo superando i picchi del 18-19 dicembre (max 1473 l'11.01). La prossimità dei massimi di metà settembre a 1475 potrebbe provocare prese di beneficio verso 1425/35, la cui tenuta conserverebbe comunque un'impostazione tonica. Il superamento di 1475 (prematuro) è necessario per avere un segnale rialzista per le settimane a venire. Il quadro tecnico si indebolirebbe su ridiscese sotto 1425 e diventerebbe ribassista sotto 1400 (poco probabile). Volatilità implicita Vix: 13,52, stabile. Dopo avere toccato nuovi minimi per l'anno il 17.08.2012 a 13,32, il Vix è risalito toccando un picco il 23.10 a 19,65, per poi ridiscendere fino ad un minimo a 14,77 il 21.11. Da metà dicembre il Vix ha ripreso a salire, spingendosi con forza sopra 19,65, con uno strappo verso quota 23 (max 23,23 il 28.12), segnalando tensioni crescenti. Il Vix ha quindi virato bruscamente all'ingiù, riportandosi al di sotto di 16 (min 13,22 il 09.01 e l'11.01). Per una conferma del segnale distensivo occorre una stabilizzazione al di sotto di 16-17,50. Nuove tensioni solo sopra 18-19,65 (prematuro). Seduta lievemente negativa per il DJEuroStoxx50, che chiude a 2715 (-0,11%). Dai minimi di fine novembre 2011 a 2065 è iniziato un forte rally che ha portato al test della resistenza critica a 2610 (max 2611 il 16.03), in corrispondenza dei livelli di fine luglio 2011 dove era partito il sell off della scorsa estate. L'incapacità di superare 2610 provoca un ampio movimento correttivo esauritosi nel min. del 1° giugno a 2050. Il rally partito dai min. di inizio giugno ha condotto le quotazioni al test dei max del 16 marzo a ridosso di 2610 (max 2605 il 14.09), senza riuscire a superarli. È quindi iniziato uno storno a testare il supporto a ridosso di 2450 (min. 2440 l'11.10), seguito da una risalita verso 2580 e quindi da un movimento laterale sotto tale livello, con un nuovo tentativo di rottura dei minimi il 16.11 (min 2427), seguito però da una veloce risalita sopra 2515 , Per le prossime sedute. Da metà settembre 2012 l'indice si è mosso lateralmente nell'intervallo 2425/50 - 2610/20: dall'11.12 è iniziato un tentativo di fuoriuscita dalla parte alta, con un massimo a 2668 il 27.12, superato poi di slancio con la prima seduta del nuovo anno (max 2711 il 02.01.2013 e 2735 il 14.01). La tenuta di 2635/50 manterrebbe un'impostazione tonica: il superamento dell'area 2700/35 (in fase di test) proietterebbe poi le quotazioni, nelle settimane a venire, verso 2850. Perdita di spinta su ridiscese sotto 2565/95 (prematuro); il quadro tecnico tornerebbe poi ad indebolirsi sotto 2545/55, con conferma sotto 2515 (poco probabile). A cura di Maurizio Milano dell'Ufficio Analisi Tecnica Gruppo Banca Sella Si prega di leggere il Disclaimer Fonte: News Trend Online
 

dondiego49

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15/01/2013 13:38
Azionario: take profit su FIAT, TELECOM e UNICREDIT
Pietro Paciello
Martedì 15 Gennaio 2013 12:37 Nonostante una view di lungo termine sempre orientata all'ottimismo, riteniamo opportuno monetizzare parzialemente alcuni dei titoli presenti nel nostro portafoglio modello.
Le motivazioni alla base di questa processo di allegerimento della nostra esposizione su Piazza Affari sono quasi esclusivamente riconduucibili a valuatzioni legate all'analisi intermarket più che alla configurazione dei singoli titoli oggetto del nostro intervento.
Se, difatti, l'indice FTSE MIB - come più volte evidenziato negli ultimi mesi - rimane orientato decisamente al rialzo nel medio-lungo termine (vedi grafico monthly a seguire...), non c'è dubbio che da altri strumenti notoriamente correlati (EURUSD, commodity currencies, Bund, etc...) giungano segnali anticipatori di un potenziale rallentamento della dinamica rialzista in atto che non intendiamo sottovalutare.
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L'euro in particolare, sembra pronto a correggere con decisione contro tutte le principali valute, il che appare assolutamente fisiologico dopo la violenta fase di recupero di inizio anno.
Il grafico a seguire, che lo vede a confronto sia contro il dollaro che contro lo yen mostra infatti delle evidenti divergenze ribassiste che, se dovessero produrre i loro effetti, trascinerebbero la valuta nostrana al ribasso con ovvie ripercussioni per i mercati azionari notoriamente correlati.

Quanto ai titoli azionari oggetto di liquidazione ai valori attuali, come già detto non presentano configurazioni tecniche particolari se non un evidente stato di "ipercomprato" che è una logica conseguenza della violenta fase di recupero di queso inizio anno; ciononostante, preferiamo liquidare un pò di posizioni per prepararci eventualmente a rientrare in una eventuale fase di debolezza.
FIAT - close long segnalato in area 3.60 (+19.78%)
Commento tecnico: la violazione della prima resistenza statica in area 4.15 ha provocato una ulteriore accelerazione rrialzista sul titolo che sembra orientato a recuperare area 5 euro per azione nei mesi a venire. Al momento riteniamo possibile una leggera fase di realizzi e prese di beneficio che potrebbe riportare il titolo a contatto del supporto citato (pulback) dove valuteremo un eventuale ripristino della posizione.
TELECOM - close long segnalato in area 0.714 (+5.32%)
Commento tecnico: il deciso breakout di area 0.72 ha rapidamente spinto il titolo verso l'alto, protandolo a raggiugere il livello dei 0.78 euro per azione che risulta particolarmente significativo in quanto coincidente con un ritracciamento di Fibonacci del 61.8% rispetto alla misurazione dell'intera dinamica ribassista precedente. Anche in questo caso, quindi, non ravvisiamo riferimenti grafici particolari, se non una decisa situazione di ipercomprato di breve e, magari, una divergenza ribassista in formazione.
UNICREDIT - close long segnalato in area 0.714 (+5.32%)
Commento tecnico: perfetta la reazione di UNICREDIT seguita alla violazione di area 3.90 dove transitava una ecidentissima resistenza dinamica; anche in questo caso la decisione di liquidare la posizione non ha grandissime giustificazioni grafiche se non, ancora una volta, una divergenza ribassista all'orizzonte...

In conclusione, rimaniamo in posizione con 4 titoli sui 10 consentiti dalle regole operative del nostro portafoglio modello; i titoli ancora in portafoglio sono, peraltro, notoriamente molto difensivi e come tali meno suscettibili di profonde discese qualora lo scenario intermarket sopraevidenziato produca i suoi effetti. In ogni caso, il nostro intervento odierno va letto solo come una fisiologica e prudente attività di "prese di beneficio", senza andare a modificare la nostre prospettive di lungo termine che rimangono più che positive per Piazza Affari & company.
Buon trading a tutti
Pietro Paciello
Uptrend Advisory
 

dondiego49

Forumer storico
Si appesantisce strada facendo il bilancio delle Borse europee che sono scivolate tutte in territorio negativo, complice l'andamento ribassista dei futures Usa. Dopo aver restitito alle indicazioni sulla crescita del PIL in Germania, rivelatasi inferiore a quella delle rilevazioni precedenti, i mercati hanno ripiegato in seguito alla minaccia Fitch. Gli analisti di quest'ultima hanno fatto sapere che la tripla A degli Stati Uniti è a rischio nel caso in cui il Congresso non riuscisse a trovare un accordo sull'innalzamento del debito del Paese. Ad indietreggiare più degli altri è il Dax30 che perde lo 0,52%, seguito dal Cac40 che cala dello 0,31%, mentre cerca di mantenersi a galla il Ftse100 con un frazionale ribasso dello 0,02%. Simile a quest'ultima la situazione di Piazza Affari dove il Ftse Mib ha annullato il vantaggio conquistato nel corso della mattinata, e si è riportato poco al di sotto dei 17.400 punti, con un ribasso dello 0,07%. Diverse le blue chips che resistono in territorio positivo come Snam e Ferragamo che salgono dell'1,98% e dell'1,66%, seguite da Parmalat e Luxottica che si apprezzano di poco più dell'1%. Spunti positivi tra i bancari con Intesa Sanpaolo che avanza dell'1,36%, mentre Monte Paschi cresce dello 0,95%. In rialzo di circa mezzo punto Banca Popolare di Milano e Unicredit, seguiti da Ubi Banca che cresce dello 0,35%, mentre Banca Popolare dell'Emilia romagna si apprezza dello 0,25%. In calo Mediobanca e Banco Popolare che scendono rispettivamente dello 0,65% e dell'1,1%. Sotto pressione Mediaset che flette del 2,06% dopo che la stampa ha parlato dell'interruzione relativa alla ricerca di un partner per la piattaforma premium. Male Fiat che paga pegno alle prese di profitto e arretra del 2% dopo che il gruppo ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Melfi per due anni. , Negative le indicazioni che arrivano intanto dall'opposta sponda dell'Atlantico dove si dovrebbe assistere ad una partenza in rosso. Il future sull'S&p500 arretra dello 0,41%, seguito da quello sul Nasdaq100 che scende dello 0,33%. Per le novità sul fronte macro Usa in agenda troviamo l'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nella maggiori catene Usa, con riferimento alle prime due settimane di gennaio. In calendario anche i prezzi alla produzione che a dicembre dovrebbero mostrare un calo dello 0,1%, in recupero però rispetto alla flessione dello 0,8% precedente, mentre per la versione "core" le attese parlano di un rialzo dello 0,2% dallo 0,1% di novembre. Per le vendite al dettaglio di dicembre si prevede una variazione positiva dello 0,2% dallo 0,3% precedente, mentre l'indice New York Empire State Manufacturing di gennaio è visto a -1 punti, in recupero rispetto alla lettura di dicembre fermatasi a -8,1 punti. Infine, per le scorte delle imprese le previsioni parlano di un rialzo dello 0,3% dallo 0,4% precedente. Sempre in America si segnala un discorso di Eric Rosengren, presidente della Fed di Boston, che parlerà delle prospettive economiche degli Stati Uniti. In agenda anche un intervento di Naryana Kocherlakota, presidente della Fed di Minneapolis, che parlerà dell'economia e del ruolo della Fed, mentre Charles Plosser, presidente della Fed di Philadelphia, sarà impegnato in un discorso sulle prospettive economiche. Fonte: News Trend Online
 

ghost dog

SNAFU
primi ostacoli come detto qui tra 400 e 380 io terrei sempre il trailing sopra la mia preferita se molla questa area faranno a cazzotti in area 340 dove stamani compravano i tgt sotto gia detti
ma andiamo per gradi.

attenzione a questa area che oggi qui hanno comprato
speriamo crashino :)

la mia media preferita ora sta a 405 accompagnerebbe il trailing
 
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