I dubbi della Ue. Anche la Ue contesta il comportamento di Moody's, anche se la Commissione europea formalmente "non ha commenti" sul declassamento di rating sull'Italia. Tuttavia ha affermato il portavoce del vicepresidente della Commissione europea Olli Rehn, Simon O'Connor, durante il briefing di metà giornata a Bruxelles, "penso che ci si possa legittimamente porre delle domande sull'appropriatezza della tempistica (timing) di questo declassamento e non è la prima volta che si pone questa questione". E ha aggiunto che la Commissione europea ritiene che l'italia abbia dimostrato di fare e sta facendo "uno sforzo senza precedenti" per rimettere in sesto le finanze pubbliche con l'obiettivo di raggiungere il pareggio in termini strutturali nel 2013 e che deve proseguire ''nei prossimi mesi con la stessa determinazione''.
Le reazioni. Dura la reazione del coordinatore delle commissioni economiche del Gruppo Pd della Camera, Francesco Boccia: "Se un Paese come l'Italia - dice Boccia - fa tutti i sacrifici richiesti dall'Ue e poi un'agenzia di rating declassa addirittura i titoli di Stato definendoli di fatto a rischio, e l'Esma o la Consob non intervengono, allora è la resa della politica". A lui fa eco il vice presidente vicario dei senatori Pd, Luigi Zanda che, sottolineando l'apprezzamento arrivato al nostro Paese da tutti i capi di Stato e di governo europei, oltre che dal presidente Usa, Barack Obama, mette in dubbio l'imparzialità dell'agenzia e chiede l'istituzione di un organismo europeo.
Per il deputato Pdl della commissione bilancio, Rocco Girlanda, quello di Moody's è l'ennesima ingerenza politica: "Il nuovo attacco di Moody's alla zona euro, e all'Italia in particolare, rappresenta l'ennesima ingerenza di natura politica di un ente privato nei confronti di uno Stato sovrano, che sta compiendo comunque sforzi importanti per sollevare l'euro e fronteggiare l'enorme debito pubblico. Operando giudizi negativi le agenzie di rating vogliono condizionare con mesi di anticipo il clima politico italiano e l'andamento della campagna elettorale". Nessuna bacchetta magica per il governo tecnico, dice Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato del Pdl: "Chi nello scorso novembre aveva salutato le dimissioni del presidente Berlusconi come momento di svolta per la nostra economia, oggi ha un ulteriore motivo per stare zitto".
Una dimostrazione del fallimento del governo Monti: così valuta il responsabile Lavoro e Welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, l'intervento di Moody's: "Fallimento è l'unica parola che definisce chiaramente l'operato del governo Monti e della sua maggioranza Pdl - Pd - Udc - scrive in una nota -. A novembre 2011 questo esecutivo è stato nominato con un mandato preciso: ridurre lo spread e il debito pubblico e generare crescita.Ora ci ritroviamo punto e a capo".
''Moody's secondo me sta azzerando se stessa e la credibilità delle agenzie di rating'', ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini a margine della direzione dei Liberaldemocratici. Casini ha sottolineato, invece che l'unico vero dato sono i ''scrifici'' che sta facendo il Paese per la ripresa.
''Di Moody's, Fitch Rating e S&P non dovrebbe fottercene di meno. Rilancio l'idea dell'istituzione della Grillo&Rich's, agenzia europea, italiana e genovese per retrocedere gli Stati Uniti alla C'', scrive Beppe Grillo su Twitter. Il comico riprende un'idea già lanciata, tra il serio e il faceto, dal suo blog qualche mese fa. Poi il comico snocciola i 'risultati' del governo e attacca Monti: "Otto mesi di tasse, disoccupazione, di espropri fiscali dei patrimoni privati per tornare al punto di partenza con un paese più in ginocchio di prima. In un'azienda privata un successo di questa natura porterebbe al defenestramento dell'amministratore con un calcio nel culo".
Più trasparenza. Prudente, nei confronti dei giudizi delle agenzie di rating è il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani "perché non sempre sono obiettive. Spesso - ha aggiunto - manca la trasparenza e non si sa per conto di chi operano: qualche volta hanno anche dato prova di scarsa affidabilità". Tajani, a margine dell'assemblea dell'Ance, ha quindi sottolineato che "serve un'agenzia di rating europea indipendente", aggiungendo che "dobbiamo impedire che ci siano attività che danneggino la moneta e l'Europa".
Banche e imprese: "Giudizio irresponsabile, Italia solida". ''Il nostro Paese è solido, l'Italia è la sesta economia ad alto reddito del mondo. La sua capacità di generare prodotto è basata sul robusto contributo del secondo settore manifatturiero d'Europa, che ha subito forti contraccolpi dalla recessione, ma che rimane vitale e in profonda trasformazione''. Così le Associazioni imprenditoriali - Abi, Ania, Alleanza delle Cooperative Italiane, Confindustria e Rete Imprese Italia - commentano "l'ennesima valutazione destabilizzante" dell'agenzia Moody's, che giudicano "irresponsabile". 'Lo sforzo che gli italiani stanno compiendo nel risanamento dei conti pubblici - proseguono - ha pochi eguali tra i paesi avanzati". eplicano
Da Berlino sostegno a Monti. ''Monti ha fatto riforme con coraggio e forza e ha il sostegno del governo tedesco'', ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert a Berlino in conferenza stampa. Seibert ha sottolineato anche il governo tedesco non commenta il declassamento dell'Italia da parte di Moody's come tutte le decisioni delle agenzie di rating.