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Forumer storico
(ASCA) - Palermo, 15 giu - ''L'invito rivolto oggi al governo
nazionale dall'amministratore delegato di Fiat per
un'inversione di rotta non puo' che trovarci assolutamente
d'accordo. Marchionne oggi ha sollevato un tema che e' stato
e sara' sempre al centro dell'azione del mio governo, ovvero
quello di non arrestare il rilancio della Sicilia gia'
avviato, trovando soluzioni idonee, anche in campo fiscale,
agli svantaggi strutturali lamentati dal tessuto produttivo
operante nell'isola e proseguendo nell'opera di
infrastrutturazione gia' intrapresa in questi anni''. Lo
dichiara il presidente della Regione Siciliana Salvatore
Cuffaro, che, commentando le dichiarazioni rilasciate oggi da
Sergio Marchionne, ribadisce le richieste gia' avanzate
all'esecutivo Prodi.
''Al governo nazionale - afferma Cuffaro - ho chiesto, sin
dal giorno della mia elezione, di mettere il bene comune al
di sopra degli schieramenti politici
Il bene della famigghia
e dunque di rispettare
gli impegni gia' assunti in favore dello sviluppo della
nostra regione. E' fondamentale che si assicurino le risorse
necessarie per il completamento delle opere infrastrutturali
pianificate, fra le quali l'interporto di Termini Imerese ed
il potenziamento della rete ferroviaria siciliana. In poche
parole e' necessario e non piu' rinviabile dotare la Sicilia
di un sistema di trasporti proiettato nel futuro, di cui
parte fondamentale e' il Ponte sullo Stretto di Messina,
essenziale ed imprescindibile anello di congiunzione fra i
mercati siciliani e quelli europei ed euromediterranei''.
''Per non interrompere il processo virtuoso di sviluppo
gia' avviato - prosegue Cuffaro - e' necessario che il
governo Prodi si impegni presso l'Unione Europea per
sbloccare l'annosa vicenda della fiscalita' compensativa,
indispensabile a colmare lo svantaggio strutturale, logistico
e geografico della Sicilia.
Infine invitiamo il governo nazionale a rispettare le scelte
di sviluppo adottate dalla Sicilia, evitando di imporre tasse
inique ed illegittime che gravano sull'impresa, come il
minacciato aumento dell'Irap, imposta da noi precedentemente
abbattuta proprio per sostenere il rilancio del mondo
produttivo siciliano''.
''Nonostante i primi annunci dell'esecutivo nazionale -
conclude Cuffaro - lascino presagire un disinteresse o peggio
una precisa volonta' punitiva nei confronti della voglia di
crescere della Sicilia, continuo a confidare nella auspicata
sensibilita' istituzionale che i siciliani ed oggi anche i
vertici di Fiat si attendono dal presidente del Consiglio''.
nazionale dall'amministratore delegato di Fiat per
un'inversione di rotta non puo' che trovarci assolutamente
d'accordo. Marchionne oggi ha sollevato un tema che e' stato
e sara' sempre al centro dell'azione del mio governo, ovvero
quello di non arrestare il rilancio della Sicilia gia'
avviato, trovando soluzioni idonee, anche in campo fiscale,
agli svantaggi strutturali lamentati dal tessuto produttivo
operante nell'isola e proseguendo nell'opera di
infrastrutturazione gia' intrapresa in questi anni''. Lo
dichiara il presidente della Regione Siciliana Salvatore
Cuffaro, che, commentando le dichiarazioni rilasciate oggi da
Sergio Marchionne, ribadisce le richieste gia' avanzate
all'esecutivo Prodi.
''Al governo nazionale - afferma Cuffaro - ho chiesto, sin
dal giorno della mia elezione, di mettere il bene comune al
di sopra degli schieramenti politici
Il bene della famigghia
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e dunque di rispettare
gli impegni gia' assunti in favore dello sviluppo della
nostra regione. E' fondamentale che si assicurino le risorse
necessarie per il completamento delle opere infrastrutturali
pianificate, fra le quali l'interporto di Termini Imerese ed
il potenziamento della rete ferroviaria siciliana. In poche
parole e' necessario e non piu' rinviabile dotare la Sicilia
di un sistema di trasporti proiettato nel futuro, di cui
parte fondamentale e' il Ponte sullo Stretto di Messina,
essenziale ed imprescindibile anello di congiunzione fra i
mercati siciliani e quelli europei ed euromediterranei''.
''Per non interrompere il processo virtuoso di sviluppo
gia' avviato - prosegue Cuffaro - e' necessario che il
governo Prodi si impegni presso l'Unione Europea per
sbloccare l'annosa vicenda della fiscalita' compensativa,
indispensabile a colmare lo svantaggio strutturale, logistico
e geografico della Sicilia.
Infine invitiamo il governo nazionale a rispettare le scelte
di sviluppo adottate dalla Sicilia, evitando di imporre tasse
inique ed illegittime che gravano sull'impresa, come il
minacciato aumento dell'Irap, imposta da noi precedentemente
abbattuta proprio per sostenere il rilancio del mondo
produttivo siciliano''.
''Nonostante i primi annunci dell'esecutivo nazionale -
conclude Cuffaro - lascino presagire un disinteresse o peggio
una precisa volonta' punitiva nei confronti della voglia di
crescere della Sicilia, continuo a confidare nella auspicata
sensibilita' istituzionale che i siciliani ed oggi anche i
vertici di Fiat si attendono dal presidente del Consiglio''.