Portafogli e Strategie (investimento) Il cassetto degli obbligazionisti perpetui

oggi io sono entrato in acea.


primo ingresso di 1000 pezzi a 7,26 (purtroppo la liquidità scarseggia, ma a sti prezzi sarebbe da prenderne di più)



p.s volevo comprare ancora qualche cosina su sns, ma oggi è salita particolarmente.

su, su scendi che voglio incrementare in saldo
 
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oggi io sono entrato in acea.


primo ingresso di 1000 pezzi a 7,26 (purtroppo la liquidità scarseggia, ma a sti prezzi sarebbe da prenderne di più)



p.s volevo comprare ancora qualche cosina su sns, ma oggi è salita particolarmente.

su, su scendi che voglio incrementare in saldo

Effettivamente il titolo è ai minimi. Bisognerebbe capire se il prezzo sconta la mancata distribuzione del dividendo o se ci sono ancora margini di discesa...certo che non si capisce come una utility rischi di chiudere in perdita...forse troppi debiti?
 
Effettivamente il titolo è ai minimi. Bisognerebbe capire se il prezzo sconta la mancata distribuzione del dividendo o se ci sono ancora margini di discesa...certo che non si capisce come una utility rischi di chiudere in perdita...forse troppi debiti?

i problemi di Acea sono anche questi con suez gdf

Acea, dai legali il sì alla guerra contro i francesi




Acea prepara la campagna di Francia. La società di Piazzale Ostiense sembrerebbe orientata ad andare allo scontro con il partner transalpino e di demandare la soluzione del contrasto con la Gdf-Suez sulla gestione dell'utility capitolina all'arbitrato di Ginevra. A confortare il socio di maggioranza, il Comune di Roma, nel portare le carte di fronte a un giudice terzo in Svizzera sarebbe stato il parere richiesto, nei giorni scorsi, ad alcuni consulenti legali da parte dei vertici dell'azienda. Le carte sono state studiate punto per punto da esperti in diritto societario e il verdetto che sarebbe stato consegnato, secondo quanto risulta a Il Tempo, darebbe una possibilità molto alta all'Acea di ottenere una vittoria sulla società di Parigi. L'oggetto del contenzioso riguarda in particolare gli accordi nella gestione delle sotto aziende (collocate sotto il cappello della holding nella quale il Comune di Roma ha una partecipazione del 51% e i francesi una quota del 9,98%) e che si occupano di trading, produzione e vendita di energia ai clienti finali. Le intese iniziali siglate da Parigi con la giunta Veltroni sono state rimesse in discussione con l'arrivo in Campidoglio di Gianni Alemanno. Il motivo: il forte sbilanciamento a favore dei francesi dei profitti generati dalle tre sotto aziende. Una impasse (francese d'obbligo in questo caso) che ha bloccato di fatto lo sviluppo della società in un confronto che è durato oltre un anno. Fino all'ultimo cda che ha di fatto sancito una rottura (inizialmente solo formale visto che gli sherpa delle due società hanno continuato a lavorare nei giorni successivi per trovare un compromesso) ma che alla fine si è tramutata in una distanza assolutamente incolmabile tra le parti. E che ha consigliato al presidente Giancarlo Cremonesi e all'ad Marco Staderini la richiesta di un parere legale a un consulente. A Piazzale Ostiense le bocche restano assolutamente cucite e non trapela nessuna conferma sulla richiesta e sull'arrivo dei pareri. Ma le indiscrezioni raccolte da Il Tempo parlano di un clima ormai quasi irrecuperabile tra i soci. All'orizzonte si profila dunque il ricorso all'arbitrato previsto negli atti di costituzione della joint venture italo-francese. E che dovrebbe essere depositato presso la Camera di Commercio di Parigi ma istruito a Ginevra alla presenza di tre giudici: uno nominato da Acea, un secondo da Suez-Gdf e un terzo indipendente. Una strada lunga 18-24 mesi ma che farebbe chiarezza una volta per tutte.
 
......e questi:

Ancora un buco nell'acqua



Franca Roma Nuova riunione dell'assemblea dei sindaci Ato, ieri pomeriggio, nella sede della Provincia di Frosinone, per eleggere la Consulta d'ambito delegata a trattare la delicata vicenda Acea. La riunione, che ha seguito quella dello scorso 15 gennaio, andata a vuoto per mancanza del numero legale e seguita da un polverone di polemiche sul mancato accordo nella «spartizione» dei posti all'interno della Consulta, a sua volta è rimasta «ostaggio» dei mancati quorum e, evidentemente, di mancati equilibri. La seduta di ieri si è aperta con la presenza di 59 rappresentanti, ma al momento della votazione, all'appello ne mancavano 16 che invece avevano risposto al primo appello. Si tratta dei rappresentanti dei Comuni di Arpino, Castro dei Volsci, Cervaro, Colfelice, Ferentino, Fiuggi, Pofi, Sant'Ambrogio sul Garigliano, Sant'Andrea sul Garigliano, Sant'Elia Fiumerapido, Santopadre, Supino, Terelle, Torrice, Vallemaio e Vallerotonda. Il numero legale, che nel caso dell'assemblea dei sindaci è calcolato con il principio della rappresentanza e dunque sul calcolo del numero degli abitanti che ogni sindaco rappresenta, era valido all'inizio di seduta ma non lo è stato al momento delle votazioni. «Reputo una grave responsabilità quella che alcuni sindaci si sono assunti di non eleggere ancora una volta la Consulta dei sindaci per affrontare la pressante vicenda dei rapporti con Acea - ha dichiarato il presidente della Provincia, Antonello Iannarilli - Tanto più che i sindaci erano largamente presenti in assemblea e sono volutamente mancati al momento del voto. Voglio sottolineare che alcuni sindaci che sono usciti dall'aula al momento del voto mi avevano accusato, in modo assolutamente falso e arbitrario, in occasione della precedente assemblea, di essere stato il responsabile del fallimento dell'assemblea stessa Un comportamento che si commenta da solo. Voglio inoltre ribadire che io sono il presidente dell'assemblea dei sindaci in quanto Presidente della Provincia e non svolgo alcun ruolo politico per quanto riguarda accordi o mancati accordi tra le componenti di questa assemblea che agisce in piena autonomia».
 
oggi io sono entrato in acea.


primo ingresso di 1000 pezzi a 7,26 (purtroppo la liquidità scarseggia, ma a sti prezzi sarebbe da prenderne di più)



p.s volevo comprare ancora qualche cosina su sns, ma oggi è salita particolarmente.

su, su scendi che voglio incrementare in saldo

Io avevo incrementato un pochino a 3,76 l'altro giorno. Cmq oggi in spolvero le popolari (tra cui ci metto pure SNS). In ottica long per me sono ottime: BPM, Banco Pop, SNS, etc quotano il 30-40% del patrimonio netto...:eek:
UCG al palo. C'è sempre la nota stonata:(

Io vado un po' contro-corrente: non amo tanto le utilities in questo periodo. Utili azzerati, pochi o nulli dividendi. Non so...
 
acea

Effettivamente il titolo è ai minimi. Bisognerebbe capire se il prezzo sconta la mancata distribuzione del dividendo o se ci sono ancora margini di discesa...certo che non si capisce come una utility rischi di chiudere in perdita...forse troppi debiti?


ha chiuso i primi 9 mesi dell'anno in rosso, a causa della moratoria fiscale per 86,8 milioni, di cui 7,9 erano iscritti nel bilancio 2008

e i restanti 78,9 milioni hanno appesantito il bilancio 2009, se no era in utile.


cmq oltre a questo che è una spesa non ricorrente, effettivamente l'utile di acea è diminuito, a causa in particolare della parte elettricità che ha portato molti meno introiti....


la parte riguardante acqua e immondizia invece anche quest'anno è cresciuta.




ci sono stati anche quest'anno altri eventi non ricorrenti.

7 milioni per l'esodo del managment

1 milione per la gestione di aguazul bogotà

e qualche altra cosa che non ricordo.




non mi piace di acea l'aumento delle spese per il personale, ma sappiamo tutti come funzionano le società pubbliche:rolleyes::rolleyes:


cmq per l'anno prossimo sicuramente ci sarà un discreto utile.

personalmente penso proprio che il 2009 lo chiuderanno in utlie anche se piccolino
 
Io avevo incrementato un pochino a 3,76 l'altro giorno. Cmq oggi in spolvero le popolari (tra cui ci metto pure SNS). In ottica long per me sono ottime: BPM, Banco Pop, SNS, etc quotano il 30-40% del patrimonio netto...:eek:
UCG al palo. C'è sempre la nota stonata:(

Io vado un po' contro-corrente: non amo tanto le utilities in questo periodo. Utili azzerati, pochi o nulli dividendi. Non so...


penso la stessa cosa, sono interessantissimi Banco popolare, bpm, sns.

di certo si possono fare molti più soldini con questi titoli.

neanche a me le utilitys fanno impazzire, però per Acea faccio un eccezione, sta sui minimi e il business dell'acqua sarà una miniera d'oro.

certo c'è il problema della politica su acea....


anche per diversificare un pochino, adesso ho praticamente solo bancari.

al momento ho: sns, bpm, banco popolare, Aig, e un paio di titoli sottili per scommessa (che sono cmq bancari:D:D) e ora Acea


sns la volevo incrementare parecchio sotto i 3,8 ma non avevo liquidi:wall::wall::sad::sad::wall::wall:
 
Io vado un po' contro-corrente: non amo tanto le utilities in questo periodo. Utili azzerati, pochi o nulli dividendi. Non so...

Le solite beghe politiche, sulle municipalizzate i costi della politica incidono molto :(
A ciò si aggiunga il costo della restituzione delle imposte non pagate perché considerate aiuti di stato, che hanno colpito quasi tutte con rare eccezioni (Enia ad es.)
Su Acea poi ci vorrebbe una bella pulizia. E per l'azione la speranza è che Caltagirone incrementi la quota...
 
penso la stessa cosa, sono interessantissimi Banco popolare, bpm, sns.

di certo si possono fare molti più soldini con questi titoli.

neanche a me le utilitys fanno impazzire, però per Acea faccio un eccezione, sta sui minimi e il business dell'acqua sarà una miniera d'oro.

certo c'è il problema della politica su acea....


anche per diversificare un pochino, adesso ho praticamente solo bancari.

al momento ho: sns, bpm, banco popolare, Aig, e un paio di titoli sottili per scommessa (che sono cmq bancari:D:D) e ora Acea


sns la volevo incrementare parecchio sotto i 3,8 ma non avevo liquidi:wall::wall::sad::sad::wall::wall:

Io ho Banco Pop, BPM, UCG, SNS e Fiat R. Volevo arrotondare tutte queste e entrare su Enel e ENI. Però 'sto convertibile BancoPop mi ha sparigliato un po' tutto...
 

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