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1) Giorno a tutti..
2) MILANO (MF-DJ)--La banche italiane, con alla guida Unicredit, sono stati
gli istituti di credito dell'Eurozona che piu' hanno ricorso alle
operazioni di rifinanziamento a 3 anni (Ltro) che la Banca centrale
europea ha condotto a dicembre.
E' quanto emerso da un report di Morgan Stanley, come riportato dal
Financial Times. Secondo l'analisi, Unicredit ha richiesto 12,5 mld euro,
Intesa Sanpaolo 12 mld euro e Monte dei Paschi di Siena 10 mld euro. In
totale gli istituti di credito del Paese, stando ai dati di Morgan
Stanley, hanno richiesto fondi per oltre 50 mld euro (dati aggregati),
coprendo quindi il 90% delle necessita' finanziarie del 2012.
Tra le altre banche citate da Morgan Stanley, figurano anche Royal Bank
of Scotland, che ha richiesto 5 mld euro attraverso una filiale olandese.
A dicembre la Banca centrale europea ha collocato 489 mld euro in
operazioni di rifinanziamento a lungo termine (Ltro) a favore di oltre 500
banche. Una seconda asta a 3 anni si terra' il 28 febbraio e gli analisti
di Morgan Stanley si aspettano una domanda altrettanto alta, intorno a 400 mld euro.
3) MILANO (MF-DJ)--Arriveranno oggi sul tavolo del governatore di Banca
d'Italia Ignazio Visco i piani delle banche italiane per raggiungere il
tetto di capitale fissato dall'Eba.
Intesa Sanpaolo e Unicredit, scrive MF, sono al riparo dopo le recenti
ricapitalizzazioni, percio' l'attenzione e' su B.Mps, B.Popolare e Ubi B..
Fra i tre istituti, quello senese ha il maggior deficit Eba (3,3 miliardi)
e, secondo il Financial Times, per raggiungere la soglia potrebbe ricevere
fondi dalla Cassa Depositi e Prestiti (direttamente o attraverso la
Fondazione Montepaschi). L'indiscrezione viene pero' negata in ambienti
vicini alla Fondazione: "Siamo sorpresi. Si trattadi voci che circolavano
due mesi fa, nel frattempo le cose sono cambiate e abbiamo anche un nuovo
d.g., Fabrizio Viola. Per il futuro non si puo' mai dire, ma per il
momento non ha concretezza quello che ha scritto il Financial Times. Si
andra' avanti secondo i programmi". Ieri il Cda straordinario di Mps ha
varato il piano da presentare a Bankitalia, che segue la linea indicata da
Viola (operazioni di capital management, ottimizzazione degli attivi,
dismissioni di asset) e non contiene aumenti di capitale sul mercato.
Neppure Banco e Ubi ricorreranno agli azionisti. Inoltre sempre per quanto
riguarda Mps, tra il 13 e il 18 gennaio il vicepresidente Francesco
Gaetano Caltagirone ha venduto azioni per circa l'1% dell'istituto senese
a un prezzo compreso tra 0,20 e 0,23 euro per azione, incassando
complessivamente 25,6 milioni
e come disse qualcuno al mio cenno scatenate l'inferno ....