Mediaset esce da Hopa, che tratta per restare in Olimpia
La Hopa orfana di Gnutti e dopo l'uscita di soci importanti come Mediaset e Fininvest non intende rinunciare tanto facilmente al suo gioiello più importante, la quota del 16% di Olimpia.
MILANO - La Hopa orfana di Gnutti e dopo l'uscita di soci importanti come Mediaset e Fininvest non intende rinunciare tanto facilmente al suo gioiello più importante, la quota del 16% di Olimpia, la holding che controlla il 18% di Telecom Italia.
Ieri il cda di Hopa ha chiesto formalmente ai soci di Olimpia di trattare "per provare le soluzioni più opportune e di reciproca soddisfazione". I contatti saranno presumibilmente avviati prima dell'8 febbraio, termine utile per ogni eventuale comunicazione di disdetta dei patti.
Secondo indiscrezioni di stampa, ci sarebbe già una bozza di accordo su cui verrà aperto il tavolo di negoziati tra la Bicocca e Hopa. Secondo quanto ricostruisce Il Sole 24 Ore, lo schema di accordo si snoda attraverso due passaggi chiave: la liquidazione del 16% di Hopa in Olimpia senza premio e la rinegoziazione degli accordi parasociali tra la stessa Olimpia e Holinvest. In campo per studiare il complesso dossier della trattativa, comunque,
secondo quanto scrive il Corriere della Sera, ci sarebbero Roberto Poli per Hopa, oltre a Bruno Ermolli.
Sotto la guida del vice-presidente Stefano Bellaveglia, il gruppo pare intenzionato a proseguire la sua attività: "Il consiglio di amministrazione di Hopa nella sua collegialità intende sottolineare il proprio impegno e la propria attenzione nel seguire l'attività della società", è stato affermato in una nota al termine del consiglio, per cercare di allontanare le ipotesi secondo cui la holding si starebbe avviando verso un disimpegno. O l'ipotesi di un passaggio in mano alle banche, come ventilato dalla stampa.
Giovedì prossimo 19 gennaio si riunirà di nuovo il consiglio di amministrazione in cui verranno cooptati in consiglio i rappresentanti degli azionisti di Bpi, Antonveneta, Unipol e Fingruppo, in seguito alle dimissioni di Gianpiero Fiorani, Pierluigi Montani, Giovanni Consorte ed Emilio Gnutti. Il rappresentante di Mediaset e Fininvest, Marco Giordani, direttore finanziario di Mediaset, nonostante le due società abbiano ceduto ieri le loro quote a Fingruppo (la prima il proprio 2,73% per 45,7 milioni e la seconda il 2,53%) rimane invece come consigliere. Nel consiglio siedono inoltre Giuseppe Lucchini come vicepresidente e Romano Marniga, amministratore delegato, Leonardo Bossini, Giorgio Cirla (Interbanca), Enrico Consoli, Ubaldo Livolsi, ex manager del biscione, Ettore Lonati, Luciano Marinelli, Piermaria Pacchioni (Banca Agricola Mantovana) e Federico Imbert (JP Morgan).
(13 gennaio 2006)