Non sono neanche tanti. E calano di anno in anno.
Secondo me le persone ormai pensano che non ci sia alcuna differenza (se non il pezzo di carta) tra il matrimonio e la convivenza. E allora scelgono il "meno costoso" in tutti i sensi: la convivenza. Non spendi per la cerimonia e non spendi in legali se finisce, salvo le beghe per i figli, se ci sono. Se dura, vinci tutto, se non dura, perdi il meno possibile.
Sarebbe interessante vedere quanti di quei 180.000 matrimoni siano concordatari (celebrati in chiesa, con effetti civili), perché sono sicura che (almeno in teoria), gli unici che credono ancora che matrimonio e convivenza siano diversi sono i credenti.
Per un credente, sposarsi in chiesa è garanzia di eternità.