In Senegal andai ben 20 anni fa esatti. Gennaio 1995.
Se riuscissi ancora a postare immagini su questo forum potrei anche postarne un paio.
Ma più che altro volevo postare un racconto di viaggio che mi ha appassionato molto, lucido e realistico.
Mi fa tornare in mente i fiori e gli uccellini colorati a Gennaio 1995, il clima stupendo, le donne con capelli curatissimi vestite con abiti dal colore sgargiante ma, anche la realtà più cupa presente ovunque nei bei posti in giro per il mondo.
Anche le "banalità" mi vengono in mente.
Sai Cosmic
Ovviamente non la borsa, quella non è una banalità.
Non per chi ci investe tutto quel che ha.
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Ricominciare una nuova vita in Senegal: Silvia ci racconta
La popolazione senegalese come recepisce i tuoi sforzi?
Alcuni pensano che sia stupida, altri pensano che sia buffa, le donne pensano che sia davvero strana, gli uomini dicono di aver visto raramente una donna coltivare in mutande e fare il falegname e il muratore come fosse un uomo, i bambini pensano che sia come Mary Poppins. Mi vedono come una bianca non ricca, che si batte per riconoscere ad ognuno il diritto di sognare, una persona che se ti deve dire che sei st*** anche se sei nero, non si fa problemi perché si sente ugualmente pronta a sentirselo dire. Insomma alcuni mi scoraggiano, alcuni mi sostengono, altri sono invidiosi dei ragazzi con cui lavoro, altri vorrebbero approfittare. Certo non è sempre facile contraddire le istituzioni e trovare il modo di difendere i giovani dalla mafia, dalla corruzione, dallo sfruttamento degli ex coloni, degli investitori, ecc. Stiamo parlando di un Paese che ha ricevuto e buttato nel cesso migliaia di fondi per lo sviluppo, migliaia di opportunità mal gestite e perse nelle tasche dei vari ministri, governatori, militari, ecc…
Questo è sicuramente un grande insegnamento! Ma a tuo parere, qual è la difficoltà più grande del vivere in Senegal?
Condividere tutti i giorni la devianza straniera. Purtroppo gli stranieri stanziali fanno schifo, sono alcolizzati, fanno uso smodato di droghe pesanti, ci sono molti pedofili, ricchi e pensionati che approfittano delle giovani donne e dei ragazzini, fomentando bisogni in cambio di sesso o di servitù. Gli stranieri, se facessero in Italia ciò che fanno in Senegal, andrebbero in galera, forse. Relazionarmi con quella gente mi mette in difficoltà perché influisce sui miei rapporti con le istituzioni corrotte e mi porta a combattere contro le mie stesse radici. E’ vergognoso vedere come si comportano alcuni di loro. Con i barconi a vela arrivano molto vicino alle spiagge, dunque i bimbi non possono bagnarsi e i pescatori hanno difficoltà ad usare le loro piroghe, ci sono fabbriche di eternit, c’è il viagra, tutto ciò che in Italia è vietato arriva in Africa, a quintali, costa meno che disfarsene. I cinesi sono ovunque e danno lavoro per pochi centesimi al giorno, lavori del cavolo, come vendita di oggetti inutili e già rotti e questo rovina il mercato dell’artigianato locale. Molti senegalesi cambiano rotta, escono dal loro magnifico universo per diventare schiavi di un sistema marcio e complici della mafia russa, americana, inglese, francese, ecc. Vedere tutto questo mi mortifica e nello stesso tempo mi dà la forza di lottare per difendere con loro la loro terra, le loro abitudini, il loro meraviglioso cuore puro.